Fiscalità: ministro Petrescu, flat tax resta 16% nel 2014
In Romania, la flat tax del 16% sarà mantenuta nel 2014, però dal 2015 potrebbe interessare solo le compagnie, mentre per i contribuenti sarà applicata la tassazione progressiva. Lo ha dichiarato il nuovo ministro delle Finanze, Ioana Petrescu, la cui nomina è stata guardata con certi riserbi, data la sua età di 33 anni. Eppure, il giovane ministro vanta un dottorato ad Harvard, il che ha avuto probabilmente peso nella sua nomina in un incarico di massima responsabilità.
Corina Cristea, 17.03.2014, 13:12
Ospite a una tv privata, il ministro ha presentato in dettaglio le misure fiscali contemplate dal nuovo governo presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta. In riferimento alle strategie di rilassamento fiscale, il ministro si è pronunciato per la riduzione dei contributi alla previdenza del 5% per il datore di lavoro, obiettivo del programma del Governo, che darà una boccata d’ossigeno sia agli imprenditori che ai dipendenti.
La misura è volta anche a “schiarire” il mercato nero del lavoro. Un’altra misura volta a stimolare gli investimenti e a generare capitale sarà la non tassazione sul reinvestimento del profitto. Inoltre, l’Iva dovrebbe scendere dall’attuale livello del 24% al 19%, valido fino all’estate del 2010, mentre si contempla una quota ancora inferiore per i generi agroalimentari di base, se il quadro fiscale lo consentirà.
E sempre se il budget sarà generoso, sarà possibile anche il passaggio, il più probabilmente dal 2015, alla tassazione progressiva dei contribuenti, con livelli pari all’8, al 12 e al 16%. L’attuale livello del 16% della flat tax sarà mantenuto solo per le compagnie.
Ospite nello stesso programma televisivo, il direttore esecutivo della compagnia Ernst&Young, Gabriel Sincu, si è pronunciato per il mantenimento dell’attuale livello di tassazione, argomentando che la realtà degli ultimi 9 anni ha indicato che la flat tax ha costituito la chiave di volta della fiscalità romena, sulla quale è stato costruito un sistema funzionale, che è riuscito a mantenere attraente la Romania sulla mappa degli imprenditori.
Il passaggio alla tassazione progressiva rappresenta una soluzione di rilassamento fiscale, ha sottolineato il ministro, ricordando che, a tale meta, si contempla anche la riduzione del numero di tasse, che al momento si aggirano su 200. Il ministro sta esaminando l’impatto di bilancio, per vedere in che misura alcune potrebbero essere eliminate.
Ioana Petrescu boccia assolutamente possibili misure simili all’amnistia fiscale, che, a suo avviso, altro non farebbero che aumentare temporaneamente la raccolta delle tasse. Invece, il ministro si pronuncia per lo sradicamento dell’evasione fiscale, con una crescita delle entrate in modo sostenibile.