Carne infestata: smantellati gruppi delinquenziali
Oltre 100 perquisizioni domiciliari fatte dai procuratori della Direzione d’Investigazione dei Reati di Crimine Organizzato e Terrorismo (DIICOT) in 18 province romene hanno portato a misure cautelari nei confronti di diverse persone. Le azioni sono state volte allo smantellamento di due gruppi delinquenziali formati di 80 persone, specializzati in reati di evasione fiscale, riciclaggio di denaro, commercializzazione di prodotti alterati e traffico d’influenza. Stando agli inquirenti, i membri dei gruppi avrebbero acquistato, attraverso società commerciali in Romania, carne e uova dall’Olanda, Polonia, Gran Bretagna e Germania, senza pagare l’Iva. Ulteriormente, la merce sarebbe stata venduta al beneficiario finale, attraverso l’aggiunta di questa tassa, oppure “in nero”, ad un prezzo di molto inferiore a quello del mercato, in concorrenza sleale con le società commerciali che svolgono lo stesso tipo di attività onestamente.
Corina Cristea, 13.03.2014, 13:08
Oltre 100 perquisizioni domiciliari fatte dai procuratori della Direzione d’Investigazione dei Reati di Crimine Organizzato e Terrorismo (DIICOT) in 18 province romene hanno portato a misure cautelari nei confronti di diverse persone. Le azioni sono state volte allo smantellamento di due gruppi delinquenziali formati di 80 persone, specializzati in reati di evasione fiscale, riciclaggio di denaro, commercializzazione di prodotti alterati e traffico d’influenza. Stando agli inquirenti, i membri dei gruppi avrebbero acquistato, attraverso società commerciali in Romania, carne e uova dall’Olanda, Polonia, Gran Bretagna e Germania, senza pagare l’Iva. Ulteriormente, la merce sarebbe stata venduta al beneficiario finale, attraverso l’aggiunta di questa tassa, oppure “in nero”, ad un prezzo di molto inferiore a quello del mercato, in concorrenza sleale con le società commerciali che svolgono lo stesso tipo di attività onestamente.
Un secondo metodo di evasione riguardava l’acquisto di merci da altri stati Ue, i membri del gruppo registrando forniture fittizie verso ditte-fantasma di Bulgaria, Ungheria o Cipro, per non addebitare l’Iva alle società commerciali romene per la merce, che era però venduta in Romania senza documenti contabili. Un’altra modalità di operare della stessa rete criminale comportava forniture dai grandi produttori di carne in Romania a società commerciali in Bulgaria e Ungheria, da dove la merce tornava in Romania, attraverso società di tipo “ombrello”, che ulteriormente erano abbandonate, e i prodotti erano venduti sul mercato interno senza la registrazone delle transazioni nei documenti contabili.
Stando agli inquirenti, i danni stimati superano 15 milioni di euro. Allo stesso tempo, ci sono sospetti di commercializzazione di prodotti alterati, che erano inviati a mattatoi per essere lavorati e mescolati ad altri prodotti ulteriormente commercializzati sul mercato. Oltre 230 tonnellate di carne e altri prodotti di carne sono state ritirate dal commercio in seguito ai controlli degli ispettori dell’Autorità Nazionale per la Tutela dei Consumatori presso una serie di magazzini della capitale Bucarest e diverse province. Stando al presidente ad interim dell’Autorità, Marius Dunca, le più gravi sregolatezze sono state scoperte in un magazzino nei pressi di Iassi (nord-est della Romania).
“Abbiamo scoperto 13,6 tonnellate di ali di pollo scadute a novembre 2013 e cinque tir di 20 tonnellate ciascuno, in tutto 100 tonnellate di maccarello, con caratteristiche non conformi ai requisiti di consumo. Inoltre, abbiamo scoperto 300 chili di cervello di maiale con caratteristiche organolettiche modificate”, ha precisato Marius Dunca.
Gli inquirenti sospettano che le operazioni illegali si siano svolte con la complicità di alcuni funzionari dell’Autorità Doganale e dei Commissariati per la Tutela dei Consumatori, che hanno facilitato sia le importazioni illegali, che l’introduzione della carne alterata nella catena alimentare.