Ucraina: vertice UE decide sanzioni contro la Russia
Il Consiglio straordinario dei capi di stato e di governo dell’UE, svoltosi a Bruxelles, ha deciso sanzioni politiche contro la Russia.
Bogdan Matei, 07.03.2014, 12:22
Sospesi i negoziati relativi all’accordo sull’abolizione dei visti per i russi e rinviata a tempo indeterminata la partecipazione al vertice G8, che doveva tenersi nella stazione turistica russa di Sochi.
Inoltre, i leader comunitari hanno ammonito Mosca che, se non avvierà subito il dialogo con le autorità legittime di Kiev, seguiranno anche sanzioni economiche.
L’UE definisce come illegale la decisione del parlamento filorusso della Crimea sull’annessione di questa repubblica autonoma alla Federazione russa, e ritiene il ritiro delle truppe russe dalla penisola una misura essenziale per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Presente al vertice di Bruxelles, il presidente Traian Basescu ha annunciato la disponibilità della Romania, che condivide con l’Ucraina centinaia di chilometri di frontiera, a partecipare alla mediazione della crisi.
La Romania, spiega il capo dello stato, ha tutti i motivi per essere considerata un partner equilibrato in un eventuale formato di negoziati. Da una parte, non dipende energeticamente dalla Russia, alla quale non è legata da interessi economici di rilievo.
D’altra parte, ha aggiunto Traian Basescu, “più di 400.000 cittadini ucraini parlano la lingua romena, il che ci colloca al secondo posto, dopo la comunità russa, come interesse per la situazione delle minoranze sul territorio dell’Ucraina. Un secondo argomento è che la Romania è lo stato membro dell’UE più vicino alla Crimea, dalla quale la separano solo 160 miglia marine. Per una delle 400 navi della flotta della Federazione russa di Sebastopoli significa una marcia di 10 ore al massimo fino alle frontiere della Romania. Inoltre, la Romania dista 100 km da un altro conflitto congelato, quello della Transnistria (regione separatista filorussa nell’est della Moldova, a maggioranza romenofona – ndr)”, ha detto Traian Basescu.
Il capo dello stato ha annunciato di aver approvato la partecipazione di esperti romeni alla missione dell’OSCE in Ucraina e di aver sollecitato alle nuove autorità di Kiev di annullare la legge sulle minoranze, che toglieva anche al romeno lo statuto di lingua regionale.
La situazione della comunità romena nella confinante Ucraina, per la quale Bucarest auspica standard europei di protezione, e le relazioni bilaterali in generale saranno esaminate lunedì, quando il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, andrà in visita a Kiev.