Ucraina: Romania auspica nuova legislazione minoranze
L’abolizione della legge sulle lingue regionali o minoritarie nella confinante Ucraina ha costituito un errore strategico delle nuove autorità di Kiev. Numerose istituzioni e stati europei hanno criticato la misura adottata dal Parlamento di questo Paese subito dopo la rimozione del regime di Viktor Ianukovich.
Valentin Țigău, 05.03.2014, 12:48
L’abolizione della legge sulle lingue regionali o minoritarie nella confinante Ucraina ha costituito un errore strategico delle nuove autorità di Kiev. Numerose istituzioni e stati europei hanno criticato la misura adottata dal Parlamento di questo Paese subito dopo la rimozione del regime di Viktor Ianukovich.
Eppure, la normativa non è stata promulgata dal presidente ad interim, Olexander Turcinov, e i deputati di Kiev contemplano già una nuova legge che, a loro avviso, sarà migliore della precedente adottata durante il mandato di Ianukovich.
In un’intervista a Radio Romania, il segretario di stato al Ministero degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha spiegato che il capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlatean, ha sollecitato al collega ucraino ad interim, Andrej Descitsa, che la nuova legislazione venga adottata quanto prima, con la consultazione diretta delle minoranze, quella romena compresa, nonchè con l’assistenza della Commissione di Venezia e dell’Alto commissario dell’OSCE per le minoranze nazionali.
I due ministri discuteranno di nuovo questo problema in un incontro che si terrà prossimamente. Bogdan Aurescu ha spiegato che Bucarest vuole che la nuova legislazione sia in piena sintonia con gli standard europei in materia di minoranze.
Ai sensi della legge abrogata di recente, adottata nel 2012, nelle zone in cui le minoranze rappresentavano almeno il 10% della popolazione, alle loro lingue veniva conferito statuto regionale. Il problema interessa i circa mezzo milione di romeni che vivono in Ucraina, soprattutto nelle regioni di Cernauti e Odessa.
Il segretario di stato Bogdan Aurescu ricordava a Radio Romania che il Ministero degli Esteri manterrà un dialogo costante e diretto con le autorità ucraine e con gli altri stati che hanno dei connazionali sul territorio di questo Paese, altrettanto direttamente interessati a una legislazione volta a proteggere le lingue minoritarie.
Nel passato, la comunicazione tra Bucarest e Kiev sul tema della minoranza romena è stata abbastanza difficile. Per la voce del presidente Traian Basescu, la Romania ha chiesto ripetutamente all’Ucraina di concedere agli etnici romeni diritti simili a quelli offerti dalla Romania agli ucraini che vivono sul suo territorio. In ogni occasione, dichiarava il capo dello stato, faccio l’esempio della Romania come modello da trattare le minoranze nazionali.