Politica: verso nuova squadra di governo
In seguito al ritiro dei liberali dal Governo, il premier socialdemocratico Victor Ponta sta negoziando una nuova maggioranza che, accanto ai partner conservatori e all’Unione nazionale per il progresso della Romania, includa anche l’Unione democratica magiari di Romania (Udmr).
Ştefan Stoica, 27.02.2014, 12:46
In seguito al ritiro dei liberali dal Governo, il premier socialdemocratico Victor Ponta sta negoziando una nuova maggioranza che, accanto ai partner conservatori e all’Unione nazionale per il progresso della Romania, includa anche l’Unione democratica magiari di Romania (Udmr).
Il 4 marzo il premier andrà a chiedere la fiducia del Parlamento. Con il ritiro dei liberali, l’Unione social-liberale scompare, ma il suo programma resta, dichiara il primo ministro.
“Martedì andremo in Parlamento con una squadra di governo che, innanzitutto, si assumerà completamente il programma dell’Unione social-liberale. Ovviamente, la maggioranza sarà assicurata dall’Unione socialdemocratica, che include i socialdemocratici, i conservatori e l’Unione nazionale del progresso della Romania e il gruppo delle minoranze nazionali. Per avere una maggioranza stabile, ho proposto all’Unione democratica magiari di Romania di entrare nella compagine governativa”, ha detto il premier.
Dopo più di un anno fuori dal governo, fatto insolito negli ultimi due decenni, l’Unione democratica magiari di Romania accoglie favorevolmente la proposta. “Io non nego che la migliore e la più forte variante sarebbe quella di far parte del Governo con ministri, il che offre una maggiore forza al tuo programma e in materia di interessi degli elettori”, ha detto il leader dell’Udmr, Kelemen Hunor.
Intanto, sullo schieramento dell’opposizione, il ritiro dei liberali dal Governo sposta in seconda fila i democratico-liberali, che ora devono combattere non solo i socialdemocratici, al governo, ma anche con i liberali. Soprattutto ora che corrono voci sul passaggio dei liberali dall’ALDE ai Popolari europei, di cui già fanno parte i democratico-liberali.
D’altra parte, l’ex premier liberale Calin Popescu Tariceanu, che si è pronunciato contro il ritiro dal Governo, si è dimesso dal partito, annunciando la creazione di un altro, sempre liberale.
Ritenuto il premier postcomunista con i maggiori successi, il cui mandato è coinciso con il boom economico visto dalla Romania fino al 2008, Calin Popescu Tariceanu è pronto a rifare l’Unione social-liberale, ipotizzando persino una candidatura alle presidenziali.
Invece, il leader liberale Crin Antonescu ha definito come “una vicenda triste” nella storia del partito l’iniziativa dell’ex collega di fondare un altro.