Romania-FMI: via libera dal Governo alla lettera d’intenti
In piena crisi politica e durante una riunione di governo atipica — con 10 ministri dimissionari — l’Esecutivo di Bucarest ha approvato la lettera d’intenti per l’accordo stand-by di tipo preventivo concluso lo scorso autunno con il FMI. Ciò è avvenuto dopo un colloquio tra il capo dello stato Traian Basescu e il premier Victor Ponta. Le dichiarazioni dei due su questo tema rispecchiano, una volta in più, le tensioni che esistono inclusivamente a questo livello. Da una parte, il presidente Basescu ha annunciato di conferire mandato per la firma della lettera d’intenti con il FMI al premier Victor Ponta, che ricopre l’interim al Ministero delle Finanze, e al governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu. Ha posto però la condizione che il documento non faccia alcun riferimento all’introduzione di un’accisa supplementare sui carburanti e al progetto di concessione di agevolazioni per il pagamento delle rate bancarie alle persone fisiche, che ritiene profondamente inequa.
Roxana Vasile, 27.02.2014, 12:42
Accusando, nuovamente, il premier Ponta, di corruzione, Traian Basescu vede nell’introduzione dell’accisa supplementare sui carburanti una modalità di “pompare soldi nelle tasche dei baroni locali”. Per quanto riguarda le agevolazioni per il pagamento delle rate bancarie, esse sarebbero destinate ad ingannare i romeni — ritiene il presidente — i quali dovrebbero pagare di più, in quanto sarebbe prolungato il periodo di rimborso del credito e implicitamente aumenterebbero il suo costo e gli interessi attinenti. Fermo sulle posizioni, il premier Ponta ha voluto precisare che i due provvedimenti — motivo di disputa con il presidente — non andavano comunque menzionati nella lettera d’intenti, perchè l’atto normativo sull’aumento dell’accisa è, già, in vigore, e le agevolazioni fiscali sulle rate bancarie non rappresentano un impegno assunto dalla Romania nei confronti del FMI, bensì un diritto.
La guerra delle dichiarazioni tra il presidente e il premier sulla lettera d’intenti con il Fmi è cominciata alla fine dell’anno scorso, quando il presidente annunciava che non avrebbe promulgato la Finanziaria 2014, in quanto prevedeva l’aumento dell’accisa sui carburanti. Di seguito, il premier Ponta aveva promesso di negoziare con il FMI il rinvio di tre mesi della sua introduzione. Secondo il principio “tutto va bene quel che finisce bene”, la Finanziaria è stata, in fin dei conti, promulgata, e adesso la lettera d’intenti con il FMI approvata. Il Governo dovrà concentrarsi sullo sviluppo economico della Romania. Il Fmi stima per quest’anno una crescita del 2,2%, dopo l’avanzo del 2,8% registrato l’anno scorso. Il budget è uno degli investimenti, tra le priorità annoverandosi lo sviluppo dell’infrasttrutura. Molto utili saranno i fondi europei, motivo per cui i creditori esteri hanno raccomandato a Bucarest un migliore assorbimento.