Corruzione: nuove condanne per i politici
Quasi tutti i partiti politici hanno pagato, dall’inizio del 2014, tributo alla lotta alla corruzione cominciata dalla Giustizia. Condanne a catena hanno colpito, senza discriminazione, la Maggioranza e l’Opposizione, la sinistra e la destra. Leader, per anni, nel top dei politici percepiti dal pubblico come corrotti, l’ex premier socialdemocratico Adrian Nastase, onnipotente tra il 2000 e il 2004, è stato il primo a finire dietro le sbarre, per 4 anni, subito dopo le feste invernali. Il carcere era già famigliare a Nastase in quanto liberato di recente, prima della scadenza della pena, dopo una condanna di tre anni in un altro fasciolo di corruzione. La scorsa settimana, altri due ex ministri, figure politiche di seconda fila, sono stati condannati in via definitiva, per abuso d’ufficio.
Bogdan Matei, 31.01.2014, 12:27
Il liberale Tudor Chiuariu ha ricevuto tre anni e sei mesi con sospensione, mentre Zsolt Nagy, membro dell’Unione Democratica Magiari di Romania, sempre con sospensione, sotto l’accusa di aver approvato e partecipato al trasferimento della proprietà di un immobile sito nel centro della capitale Bucarest dalle Poste Romene in mani private. Stando ai procuratori, il trasferimento, siglato attraverso decisione governativa, è stato fatto attraverso falsità nei documenti, ad un prezzo inferiore di 3,6 milioni di euro a quello reale.
Lo scorso lunedi’, la deputata del Partito del Popolo-Dan Diaconescu, Monica Iacob Ridzi, ex ministro democratico-liberale della Gioventù e dello Sport, è stata condannata a cinque anni con esecuzione, con l’accusa di abuso d’ufficio. La Ridzi è accusata di aver concesso contratti senza gara a compagnie private e di aver speso somme esorbitanti per organizzare la Festa dei Giovani, il 2 maggio del 2009. Dopo l’avvio delle indagini nei suoi confronti, la Ridzi sarebbe intervenuta per far cancellare dai computer del Ministero dati informatici e files rilevanti per l’accertamento della verità. Giovedi’ è toccato all’ex ministro liberale dei Trasporti, il deputato Relu Fenechiu, condannato in via definitiva a 5 anni di reclusione con esecuzione, per concorso in abuso d’ufficio. Prima di essere nominato ministro, Fenechiu avrebbe venduto, come azionista e amministratore delegato di un’impresa, trasformatori e interuttori di seconda mano, prodotti negli anni ’70-80, come prodotti nuovi ad una compagnia statale romena del settore energetico. Sempre giovedi’, a solo due settimane dopo l’arresto, il deputato del Partito Conservatore Gheorghe Coman è stato condannato ad un anno di reclusione con esecuzione, in un fascicolo in cui è accusato di aver usato la sua influenza per ottenere soldi, beni o altri benefici indebiti — più precisamente una bottiglia di whisky. Dai trasformatori di seconda mano all’alcol, basta poco perchè un ministro o un parlamentare romeno rovinino il loro prestigio e la carriera. E, grazie alla Giustizia, fare il politico comincia a diventare un rischio massimo, finchè questa professione viene esercitata ai limiti della legge.