Incidente aereo: dimissioni e revoche
L’incidente aereo avvenuto il 20 gennaio nei Carpazi Occidentali, che ha provocato due morti e cinque feriti, ha portato alle dimissioni di più cariche istituzionali, compresa quella del ministro dell’Interno, il liberale Radu Stroe.
Leyla Cheamil, 24.01.2014, 12:33
L’incidente aereo avvenuto il 20 gennaio nei Carpazi Occidentali, che ha provocato due morti e cinque feriti, ha portato alle dimissioni di più cariche istituzionali, compresa quella del ministro dell’Interno, il liberale Radu Stroe.
L’opinione pubblica ha definito come inaccettabile il fatto che le vittime sono state trovate dopo ore intere di ricerche cui hanno partecipato vigili del fuoco, gendarmi, poliziotti, soccoritori alpini e abitanti del posto. L’ironia è che, nell’epoca della tecnologia ultra sofisticata, a trovare per primo le vittime è stato un boscaiolo.
Le conseguenze politiche sono subito apparse. Criticato con veemenza per il modo in cui il Ministero dell’Interno ha agito nel lasso di tempo passato dallatterraggio di emergenza fino alla scoperta della vittime, il liberale Radu Stroe si è dimesso, sostenendo di aver compiuto un gesto d’onore, in difesa della dignità dei vigili del fuoco dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza.
“Questi soccoritori di professione non devono patire a causa dei fattori decisionali politici. Sarà accertato a breve che gli obblighi e le responsabilità in materia di allerta, piano di ricerca e localizzazione dei resti dell’aereo interessano esclusivamente altre istituzioni dello stato romeno”, ha detto Stroe.
Le sue dimissioni sono state precedute da quelle del direttore generale e di quello incaricato alle operazioni di ROMATSA (il gestore dei servizi di traffico aereo), nonchè del capo dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza.
In precedenza, il premier Victor Ponta, che ha definito “un fallimento” le azioni di salvataggio dei superstiti, aveva revocato anche un segretario di stato all’Interno. Il primo ministro ha dichiarato che il Governo modificherà l’attuale sistema di coordinamento delle istituzioni in situazioni di emergenza.
“Non si può continuare a mantenere l’attuale sistema, in cui il ministro dell’Interno tenta e, a volte, riesce, a coordinare istituzioni subordinate ad altri ministeri o ad altri poteri dello Stato, come il Servizio di Telecomunicazioni Speciali”, ha detto Victor Ponta.
Da parte sua, il procuratore generale della Romania, Tiberiu Nitu, contempla un’inchiesta sul modo in cui le autorità hanno reagito nel caso dell’incidente. Intanto, sono in corso le inchieste per accertare le cause della tragedia, ancora poco chiare. Gli inquirenti tengono in considerazione il maltempo, un’errore di navigazione o guasti tecnici del velivolo.