UE: priorità della Presidenza greca
Dal 1 gennaio, la Grecia ha assunto la presidenza di turno dell’UE, una buona opportunità per riconquistare il prestigio e di uscire dalla condizione di Paese assistito finanziarmente dal 2010. Da parte sua, l’UE può tendere una mano al governo di Atene che, sotto il peso delle misure di austerità, si confronta con difficoltà interne.
Valentin Țigău, 09.01.2014, 12:44
La Grecia annuncia una presidenza incentrata su unione bancaria, sostegno dei crediti alle piccole e medie imprese, appoggio ai giovani che vogliono lavorare in regioni svaforite, ma anche impegno nei dossier dell’immigrazione e della politica marittima. Praticamente, la Grecia avrà a disposizione meno di quattro mesi per individuare delle soluzioni, in quanto, a fine maggio si terranno le elezioni europee che renderanno più difficile il processo decisionale.
Comunque, il Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, è del parere che la Presidenza greca si impegnerà al massimo per garanire che i dossier legislativi-chiave registreranno dei progressi nel Consiglio nel primo semestre — cruciale – del 2014.
Presente al lancio del programma della presidenza di turno greca a Bucarest, il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, ha assicurato che Atene può contare sul pieno appoggio del nostro Paese per l’agenda europea.
Il capo della diplomazia di Bucarest ha sottolineato che la Romania non starà con le mani in mano per vedere riunite le condizioni politiche in vista dell’ingresso a Schengen, ricordando che Bucarest ha adempiuto a tutti i requisiti in tal senso.
“Quando saranno riunite le condizioni politiche per il consenso, aspetteremo subito che questo punto sia inserito sull’agenda del Consiglio per una decisione — ripeto — corretta, legittima, nei confronti di Romania e Bulgaria”, ha detto il ministro Corlatean.
E’ per la quinta volta che la Grecia assume la Presidenza di turno dell’UE. Questo semestre è stato preceduto da quello lituano e sarà seguito da quello italiano, da 1 luglio prossimo. La Romania avrà la prima presidenza di turno dell’UE nel 2019.