Giustizia: verdetti al vertice attesi nel 2014
Il 2014 si delinea come un anno pieno per la giustizia romena. Già dai giorni scorsi l’ex premier socialdemocratico Adrian Nastase è tornato di nuovo dietro le sbarre, in seguito alla sentenza dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, che lo ha condannato a quattro anni di reclusione, in un fascicolo di corruzione.
Florentin Căpitănescu, 08.01.2014, 11:21
Il 2014 si delinea come un anno pieno per la giustizia romena. Già dai giorni scorsi l’ex premier socialdemocratico Adrian Nastase è tornato di nuovo dietro le sbarre, in seguito alla sentenza dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, che lo ha condannato a quattro anni di reclusione, in un fascicolo di corruzione.
Nella stessa causa, l’Alta Corte ha inflitto anche alla moglie Dana Nastase tre anni con la sospensione e ha deciso di confiscare alla coppia circa 400.000 euro. Stando ai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione, Nastase ha preteso e ricevuto, tramite sua moglie, benefici indebiti stimati a 630.000 euro. In precedenza, Nastase aveva scontato nove mesi di carcere in un altro fascicolo di corruzione.
Ma il caso Nastase non è l’unico. Il deputato conservatore Gheorghe Coman è in custodia cautelare, accusato dai procuratori anticorruzione sempre di essersi avvalso dell’incarico per ricevere benefici indebiti.
Invece, il noto chirurgo Serban Bradisteanu è stato assolto dal Tribunale di Bucarest dall’accusa di aver intascato tangenti di 4 milioni di euro in cambio di aste truccate per la dotazione di ospedali penitenziari.
Anche altre figure pubbliche sono in atesa di sentenze definitive. E’ il caso dell’ex ministro del Trasporti, Relu Fenechiu, condannato a cinque anni di reclusione per concorso in abuso d’ufficio.
Fenechiu è accusato di aver venduto a una compagnia statale, dal 2002 al 2005, tramite le sue imprese, dei trasformatori e degli interruttori vecchi a prezzi di prodotti nuovi. Il pregiudizio è stimato a oltre 1,3 milioni di euro. Fenechiu si era dimesso a luglio 2013, dopo la sentenza di primo grado.
Sempre a gennaio aspettano le sentenze due ex ministri — della Giustizia, Tudor Chiuariu, e delle Telecomunicazioni, Zsolt Nagy, accusati di aver facilitato il passaggio illegale di un immobile dal patrimonio della Posta romena in quello di una ditta privata.
In attesa di sentenza anche l’ex ministro dell’Economia, Varujan Vosganian, accusato di aver minato l’economia nazionale. Verdetti aspettano anche diverse autorità locali, da sindaci di piccole località fino a presidenti di consigli provinciali.