Politica: tensioni in seno alla coalizione governativa
I leader dell’Unione social-liberale, al governo in Romania, si accusano reciprocamente di mentire, sullo sfondo delle controversie relative ai ddl sull’amnistia e l’attività mineraria. Per ora, i due disegni di legge sono stati tolti dal dibattito parlamentare, a causa di queste polemiche.
Radio România, 17.12.2013, 13:23
I leader dell’Unione social-liberale, al governo in Romania, si accusano reciprocamente di mentire, sullo sfondo delle controversie relative ai ddl sull’amnistia e l’attività mineraria. Per ora, i due disegni di legge sono stati tolti dal dibattito parlamentare, a causa di queste polemiche.
Il premier e leader socialdemocratico Victor Ponta ha dichiarato che il capo liberale, Crin Antonescu, gli ha chiesto di adottare un’ordinanza d’urgenza relativa alla legge sull’amnistia e la grazia di alcune pene qualche settimana fa, proprio durante una seduta dell’Unione social-liberale.
“Ovviamente, ho detto di no a una simile ordinanza d’urgenza, però non sarebbe per la prima volta che Crin Antonescu dice una cosa ai propri colleghi, un’altra cosa a noi e tutt’un’altra alla stampa. Ci siamo abituati”, ha dichiarato Victor Ponta.
Invece, Crin Antonescu sostiene di non aver mai sollecitato a Ponta di emettere un’ordinanza d’urgenza relativa alla legge sull’amnistia, bensì di aver solo invocato questa possibilità, qualora il premier avesse tenuto necessariamente a far passare la normativa. Antonescu ammette che, se lo scandalo e le accuse continueranno, si rischia la rottura dell’Usl.
“Tanto tempo quanto si è basata su un’ottima relazione personale, attinente sempre alla politica e non ad altro, l’Unione social-liberale è andata molto bene. Oggi non ci troviamo più in questa situazione, però auspico che saranno individuate le risorse per andare avanti”, ha dichiarato Crin Antonescu.
I commentatori anticipano già la rottura dell’Usl nel 2014, che sarà un anno elettorale. Alle elezioni europee, i socialdemocratici e i liberali, affiliati a famiglie ideologiche continentali diverse, si candideranno su liste separate. Inoltre, a fine anno si terranno le presidenziali, da sempre con la maggiore posta in gioco politica in Romania.
Anche se Antonescu è il candidato ufficiale dell’Usl alla presidenza, pochi credono che i socialdemocratici, il numero uno della coalizione, si rifiuteranno il diritto al proprio candidato. Soprattutto perchè, nei sondaggi, nonostante non sia il candidato ufficiale, il leader socialdemocratico Victor Ponta è il meglio piazzato in questo momento.