Partenariato Est: Moldova sigla Accordo di associazione all’Ue
Un momento importante dell’attualità politica internazionale è il vertice del Partenariato Orientale ospitato, questi giorni, dalla capitale lituana Vilnius. Creato per sei repubbliche ex sovietiche, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina, il Partenariato Orientale rappresenta la chance di avvicinamento di questi Paesi all’Ue, attraverso lo sviluppo della cooperazione politica e dell’integrazione economica.
Leyla Cheamil, 29.11.2013, 12:22
La Moldova, repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania all’est, e la Georgia hanno siglato, oggi, a Vilnius, l’Accordo di Associazione all’Ue, che include anche quello di Libero Scambio. I due Paesi avevano avviato i negoziati per la sigla di questi accordi nel 2010. “Stiamo vivendo un momento storico, che sta a significare fiducia e apertura nella relazione tra la Moldova e l’UE”. Lo ha dichiarato il premier moldavo Iurie Leanca, dopo la sigla del accordo, assieme all’Alto Rappresentante dell’Ue per la Politica Estera, Catherine Ashton. “Moldova, oggi abbiamo assicurato la nostra strada verso l’Ue!”, si è rivolto Iurie Leanca, in romeno, ai suoi concittadini.
Il presidente del Consiglio Europeo, Herman von Rompuy, ha salutato la determinazione, il coraggio e la volontà politica dei leader moldavi e georgiani, dando, allo stesso tempo, assicurazioni, che l’Ue rispetta la sovranità di questi Paesi. Presente a Vilnius, il presidente romeno Traian Basescu ha dichiarato, dal canto suo, che la Moldova e la Georgia compiono un passo in avanti al Vertice del Partenariato Orientale, ma che è deplorevole il passo indietro fatto dall’Ucraina. Del resto, il fallimento del vertice in Lituania è rappresentanto dal rifiuto di Kiev di allontanarsi dall’influenza russa.
Nel 2011, l’Ucraina è stata il primo Paese del Partenariato Orientale ad aver concluso i negoziati con l’Ue in vista di questo accordo. Ma, la condanna alla reclusione dell’ex premier ucraino, Ilia Timoshenko, e il rinvio a giudizio di alcuni membri dell’Opposizione ucraina hanno determinato Bruxelles a rinviare la firma dell’accordo che sarebbe dovuta avvenire a Vilnius. L’Ucraina ha deciso di sospendere i preparativi per la firma dell’Accordo di Associazione all’Ue, in seguito alle pressioni della Russia. Tuttavia, Bruxelles spera che i negoziati con Kiev in vista dell’integrazione europea registrino dei progressi e, alla fine, l’accordo sia firmato. Un altro Paese membro del Partenariato Orientale, l’Azerbaigian, ha firmato un accordo di facilitazione del rilascio dei visti per l’Ue. Confinante con l’Azerbaigian a nord-est, l’Armenia ha scelto di fare parte dell’Unione Doganale promossa da Mosca, per cui aveva optato anche la Bielorussia.