Sanità: verso misure per risolvere crisi sistema
I romeni costretti ad andare in ospedale sanno dalla esperienza propria o degli altri che al solito devono procurarsi da soli le medicine necessarie durante il ricovero, anche se pagano i dovuti contributi. Le autorità vogliono por fine a questa pratica, cosicchè saranno inflitte aspre sanzioni agli ospedali che mandano i pazienti a comprarsi le medicine e materiali sanitari o ai laboratori che chiedono soldi per analisi gratuite che vengono poi rimborsati dalla Cassa per le assicurazioni sanitarie, come spiega il suo direttore Cristian Busoi. Le sanzioni potranno andare fino all’annullamento del contratto con la Cassa, aggiunge il direttore.
Ştefan Stoica, 19.11.2013, 12:44
“1503 fornitori di simili servizi hanno contratti con le Casse per le assicurazioni sanitarie e, per il prossimo anno, se un unico fornitore sollecita rimborsi alla Cassa e allo stesso tempo chiede anche soldi per le analisi della persona malata, voglio chiedere l’annullamento del contratto. Vi posso garantire che, in mancanza di un contratto con la Cassa, nessun laboratorio di Romania è capace di resistere sul mercato concorrenziale”, ha spiegato Cristian Busoi. Inoltre, le autorità richiamano l’attenzione ai direttori di ospedali di gestire i fondi come si deve, per evitare le situazioni in cui i pazienti arrivano a comprarsi da soli le medicine. Altrimenti saranno sanzionati, aggiunge Cristian Busoi.
“Sarà regolata in maniera più chiara la possibilità che i pazienti possano recuperare i soldi. Inoltre, infliggeremo ai direttori delle sanzioni contrattuali, nel senso di trattenere una percentuale del contratto, se necessario”, ha aggiunto Busoi.
D’altra parte, i dipendenti del sistema sanitario minacciano con lo sciopero generale dal 28 novembre. Il Ministero della Salute e i sindacati non hanno ancora raggiunto un accordo, ma i negoziati continuano. I dipendenti chiedono almeno il 6% del Pil alla sanità, una legislazione in grado di consentire l’indipendenza professionale a chi lavora nel sistema pubblico e privato e una legge salariale specifica.