Finanziaria: seconda e ultima manovra 2013
Nelle condizioni in cui gli incassi al budget sono inferiori alle stime, la manovra significa meno risorse per la maggioranza dei ministeri fino a fine anno, come ha spiegato il premier Victor Ponta nella seduta governativa.
Roxana Vasile, 30.10.2013, 13:12
Nelle condizioni in cui gli incassi al budget sono inferiori alle stime, la manovra significa meno risorse per la maggioranza dei ministeri fino a fine anno, come ha spiegato il premier Victor Ponta nella seduta governativa.
“Abbiamo una manovra finanziaria negativa, in quanto gli incassi previsti sono inferiori di circa 3,8 miliardi di lei. Ciò significa meno risorse fino a fine anno. Significa, inoltre, che, per il 2014, il ministro delle Finanze, in base alle stime dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione Fiscale — questa volta più realistiche — debba costruire e presentare scenari realistici”, ha detto il premier.
I bilanci della Presidenza, della Corte Costituzionale e dell’Agenzia Nazionale per l’Integrità saranno ridotti. Tagli drastici subiranno anche i Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo regionale. Eppure, le autorità assicurano che la manovra non lederà il pagamento della previdenza, delle pensioni e dei salari fino a fine anno.
Invece, più fondi andranno al Senato, alla Camera dei deputati, all’Intelligence o al Servizio di Telecomunicazioni Speciali. L’opposizione di centro-destra critica la manovra.
La primo-vicepresidente democratico-liberale Andreea Paul dice che, in questo modo, la maggioranza di centro-sinistra fa investimenti nella propria clientela politica, a scapito degli incentivi alla competitività economica, e chiede al Governo di spiegare perchè ha aumentato gli stanziamenti al Parlamento, al Ministero degli Esteri e all’Intelligence, a scapito di altre istituzioni.
“Oggi più che mai, il Governo presieduto da Victor Ponta deve rendere conto pubblicamente come saranno spesi concretamente i maggiori fondi stanziati al Parlamento, all’Intelligence, ai Ministeri degli Esteri o dell’Interno, che si prendono la parte del leone dall’attuale manovra. Il Governo Ponta non porta nessuna soluzione alla creazione di posti di lavoro e al rilassamento fiscale”, ha detto Andreea Paul.
Stando all’opposizione, i settori sacrificati di nuovo con l’attuale manovra sono la sanità, il lavoro e la previdenza, che perdono tanti soldi, il che potrebbe abbassare il tenore di vita dei romeni.