Immigrazione: ok a sistema europeo vigilanza frontiere
A una settimana dopo l’accordo di principio del Parlamento europeo, il Consiglio Affari Generali dell’Unione ha approvato l’istituzione del Sistema europeo di vigilanza delle frontiere (Eurosur). Il Consiglio ritiene che il nuovo sistema diventerà uno strumento-chiave che consentirà all’UE di prevenire tragedie come quelle di Lampedusa, che hanno provocato centinaia di morti.
România Internațional, 23.10.2013, 12:17
A una settimana dopo l’accordo di principio del Parlamento europeo, il Consiglio Affari Generali dell’Unione ha approvato l’istituzione del Sistema europeo di vigilanza delle frontiere (Eurosur). Il Consiglio ritiene che il nuovo sistema diventerà uno strumento-chiave che consentirà all’UE di prevenire tragedie come quelle di Lampedusa, che hanno provocato centinaia di morti.
L’obiettivo dell’Eurosur sarà quello di rafforzare i controlli alle frontiere esterne, marittime e terrestri dell’UE. Il sistema introdurrà un meccanismo che consentirà lo scambio rapido di informazioni operative tra gli stati membri e la cooperazione con Frontex – l’agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dellUnione, al fine di ridurre il numero di immigranti clandestini.
Inoltre, il sistema consentirà una maggiore sicurezza interna, contrastando la criminalità transfrontaliera e il traffico di droga e di esseri umani. Eurosur sarà attivo dai primi di dicembre in 18 stati UE, la Romania compresa, e, fra un anno, anche negli altri Paesi comunitari.
Presente al Consiglio Affari Generali dell’UE, il segretario di stato agli Affari europei al Ministero degli Esteri romeno, George Ciamba, ha espresso il sostegno della Romania per un messaggio politico che ribadisca l’importanza di maggiori sforzi congiunti per contrastare l’immigrazione clandestina, assunti dall’UE in seguito alle sciagure di Lampedusa.
D’altronde, il tema era stato discusso da Ciamba e dal capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, col viceministro degli Esteri, Marta Dassù, durante la sua recente visita a Bucarest. Ciamba ha evocato il contributo della Romania all’operazione marittima congiunta EPN Aeneas 2013, gestita dalla Frontex, alla quale ha partecipato di recente anche la nave “Stefano il Grande” della polizia di confine romena, accanto a forze di polizia degli altri stati comunitari, in una missione al confine marittimo dell’Italia.
La nave romena è riuscita a fermare circa 1.000 immigranti illegali. Intato, l’Italia ha annunciato che solleciterà degli impegni concreti in materia di immigrazione anche al Consiglio europeo, in programma giovedì e venerdì a Bruxelles. Si tratta della rapida attivazione dell’Eurosur, del consolidamento della Frontex, ma anche di un piano di azione per la gestione delle emergenze in materia di immigrazione e l’avvio di un dialogo con i Paesi del Mediterraneo.
Da parte loro, la Grecia e la Malta hanno auspicato di arrivare a una posizione congiunta con la Spagna, l’Italia e la Francia nella questione dell’immigrazione. I due Paesi ritengono l’immigrazione clandestina una minaccia alla stabilità in Europa, ma anche un problema umanitario che richiede una soluzione europea.