Energia: progetti UE prioritari
L’energia e l’infrastruttura energetica sono elementi chiave della Strategia UE “Europa 2020”, che si prefigge, tra l’altro, di aumentare del 20% l’efficienza energetica e ricavare il 20% del fabbisgono di energia da fonti rinnovabili. Dopo aver finanziato massicciamente studi di fattibilità nel settore, l’Unione Europea passa alla prossima tappa, che comporta l’attuazione, nella programmazione finanziaria 2014-2020, di diversi progetti energetici. In tutto, nei prossimi sette anni, la Commissione stanzierà, attraverso il meccanismo “Connessione dell’Europa”, intorno a 5,5 miliardi di euro come finanziamenti effettivi, crediti o garanzie bancarie. Bruxelles ha precisato che, oltre a numerosi progetti relativi all’energia elettrica, dal deposito al trasporto nei grandi parchi eolici, saranno investiti dei soldi anche in progetti transfrontalieri riguardanti le riserve di gas. Ma anche nel trasporto di queste risorse tra gli stati, al fine di ridurre la vulnerabilità dell’Unione Europea.
Corina Cristea, 15.10.2013, 12:31
L’energia e l’infrastruttura energetica sono elementi chiave della Strategia UE “Europa 2020”, che si prefigge, tra l’altro, di aumentare del 20% l’efficienza energetica e ricavare il 20% del fabbisgono di energia da fonti rinnovabili. Dopo aver finanziato massicciamente studi di fattibilità nel settore, l’Unione Europea passa alla prossima tappa, che comporta l’attuazione, nella programmazione finanziaria 2014-2020, di diversi progetti energetici. In tutto, nei prossimi sette anni, la Commissione stanzierà, attraverso il meccanismo “Connessione dell’Europa”, intorno a 5,5 miliardi di euro come finanziamenti effettivi, crediti o garanzie bancarie. Bruxelles ha precisato che, oltre a numerosi progetti relativi all’energia elettrica, dal deposito al trasporto nei grandi parchi eolici, saranno investiti dei soldi anche in progetti transfrontalieri riguardanti le riserve di gas. Ma anche nel trasporto di queste risorse tra gli stati, al fine di ridurre la vulnerabilità dell’Unione Europea.
All’inizio della settimana, la Commissione Europea ha analizzato e adottato la lista dei progetti d’interesse comune in materia di infrastruttura energetica. Stando a Bruxelles, questi hanno una forte caratteristica transfrontaliera e beneficiano di una serie di agevolazioni che permetteranno il loro concretamento quanto più rapido. Si tratta di procedure di autorizzazione molto più semplificate e di un’unica autorità abilitata in ciascuno stato membro, che si occuperebbe di tutti gli iter necessari. Allo stesso tempo, la Commissione Europea annuncia che si propone che la procedura di pianificazione, e poi, di autorizzazione durino al massimo 4 anni.
Nel settore dei gas naturali, Bucarest partecipa ai progetti sul corridoio meridionale del gas, dove si prevede la costruzione di un gasdotto di oltre 1300 km tra Bulgaria e Austria, via Romania e Ungheria, e di un gasdotto sottomarino tra Georgia e Romania, progetto noto come White Stream. Inoltre, sul corridoio est è prevista la costruzione di serbatoi di stocaggio del gas in Romania e l’interconnessione del porto romeno al Mar Nero Costanza, dove sarà costruito anche un terminal per la liquefazione del gas da parte dell’Ungheria via Arad (città nell’ovest della Romania), il cosiddetto progetto AGRI (Azerbaigian-Georgia-Romania Interconnector). La Romania è presente anche nei progetti di interconnessione nord-sud delle reti di energia elettrica, dove, sulla lista di progetti si trovano linee di alta tensione di alcune centinaia di chilometri tra Varna (Bulgaria) e Stupina (Romania) e Resita (Romania) e Pancevo (Serbia), nonchè le loro connessioni in 4 province romene.
La Commissione Europea ha annunciato che monitorerà attentamente l’applicazione delle misure di rilascio delle autorizzazioni e l’esecuzione dei progetti. La lista dei progetti d’interesse comune sarà aggiornata ogni due anni per includere nuovi progetti necessari ed eliminare quelli già obsoleti.