Schengen: Francia, ancora polemiche su ingresso Romania
Come anticipato da molti, il dibattito sulla questione dei rrom provenienti dalla Romania che vivono in Francia, che sarebbero circa 20.000, è lungi dall’essere finito, anzi continua a tener banco sui giornali francesi. Le autorità di Bucarest affermano che la correlazione fatta più o meno palesemente dai politici francesi tra un’eventuale presenza massiccia dei rrom sul territorio francese e l’ingresso della Romania nell’Area Schengen è falsa.
Roxana Vasile, 03.10.2013, 13:40
Come anticipato da molti, il dibattito sulla questione dei rrom provenienti dalla Romania che vivono in Francia, che sarebbero circa 20.000, è lungi dall’essere finito, anzi continua a tener banco sui giornali francesi. Le autorità di Bucarest affermano che la correlazione fatta più o meno palesemente dai politici francesi tra un’eventuale presenza massiccia dei rrom sul territorio francese e l’ingresso della Romania nell’Area Schengen è falsa.
Più precisamente, Bucarest afferma che parlare di un’eventuale immigrazione di massa dopo l’ingresso del Paese nello spazio di libera circolazione non si giustifica neanche per ragioni elettorali in vista delle amministrative francesi del prossimo marzo. Ciò perchè si tratta prima di tutto di garantire la sicurezza dei confini esterni dell’Area Schegen, non della libera circolazione dei romeni, diritto acquisito sin dal 2007, con l’ingresso della Romania nell’Ue.
E, grazie agli sforzi compiuti, Bucarest riunisce attualmente i criteri tecnici, quindi, potrebbe entrare nello spazio di libera circolazione europeo da gennaio 2014. Inoltre, non va dimenticato che tra la Romania e la Francia c’è un partenariato strategico, in base al quale le autorità di Parigi hanno espresso il sostegno a questo obiettivo della Romania. Le mete di questo partenariato si sostengono attraverso la reciprocità, sottolinea il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean.
“Ciò che abbiamo stabilito nel partenariato strategico e nella road map firmati con il premier francese a Parigi, qualche mese fa, in cui viene precisato un obiettivo comune assunto da ambo le parti — il sostegno da parte della Francia degli sforzi della Romania per l’adesione a Schengen — e anche altri obiettivi politici, strategici, economici e culturali estremamente importanti, ebbene un simile partenariato strategico si sostiene attraverso la reciprocità. Se non c’è reciprocità, allora è bene che ci vega comunicata questa conclusione da parte del Governo francese attraverso i canali ufficiali e non tramite i media”, ha sottolineato Corlatean.
Presente a Bucarest, il deputato socialista Jean-Pierre Dufau, vicepresidente del Gruppo parlamentare di amicizia romeno-francese, dichiarava che l’integrazione dei rrom in Francia o in Europa non andrebbe collegata all’ingresso della Romania nell’Area Schengen. Anche a Parigi, le autorità si adoperano a distinguere tra le due questioni. Non è dato per scontato però che l’opinione pubblica francese faccia questa distinzione.
Dal canto suo, il ministro dell’Interno francese, Manuel Valls, afferma di mantenere le sue precedenti dichiarazioni, stando alle quali la questione dei rrom non può essere risolta attraverso l’inclusione sociale, a causa dello scarso numero di coloro che vogliono integrarsi. Mentre il capo della diplomazia francese, Laurent Fabius, afferma che la Romania non riunisce i requisiti per entrare a Schengen a gennaio 2014, opinione condivisa anche dalla portavoce del Governo francese, Najat Vallaud-Belkacem, e da tanti politici francesi. (trad. Adina Vasile)