Schengen: la questione dei rrom e l’adesione della Romania
Da almeno una settimana, la questione dei rrom è la più discussa in Francia. Non è per la prima volta. È stata tirata in ballo, diverse volte, soprattutto a partire dal 2010, durante il mandato del presidente Nicolas Sarkozy, dall’ex governo di destra. Si è annoverata inclusivamente tra i temi della campagna elettorale per le presidenziali della scorsa primavera, quando molti hanno affermato che il tema è stato scelto dal partito di Sarkozy al fine di recuperare voti dall’elettorato di estrema-destra. Vincitore delle elezioni, il socialista Francois Hollande ha promesso che la questione dei rrom non sarà più strumentalizzata, e il ministro dell’Interno francese, Manuel Valls, ha affermato che desidera trattarla “con serenità”. Accennando ai suoi predecessori di estrema destra, Valls affermava: “se la questione è riaffrontata nello spazio pubblico nella stessa maniera in cui è stata affrontata negli ultimi anni, non si arriverà a nessun risultato”.
Roxana Vasile, 27.09.2013, 14:51
Da almeno una settimana, la questione dei rrom è la più discussa in Francia. Non è per la prima volta. È stata tirata in ballo, diverse volte, soprattutto a partire dal 2010, durante il mandato del presidente Nicolas Sarkozy, dall’ex governo di destra. Si è annoverata inclusivamente tra i temi della campagna elettorale per le presidenziali della scorsa primavera, quando molti hanno affermato che il tema è stato scelto dal partito di Sarkozy al fine di recuperare voti dall’elettorato di estrema-destra. Vincitore delle elezioni, il socialista Francois Hollande ha promesso che la questione dei rrom non sarà più strumentalizzata, e il ministro dell’Interno francese, Manuel Valls, ha affermato che desidera trattarla “con serenità”. Accennando ai suoi predecessori di estrema destra, Valls affermava: “se la questione è riaffrontata nello spazio pubblico nella stessa maniera in cui è stata affrontata negli ultimi anni, non si arriverà a nessun risultato”.
Alla serenità invocata da Manuel Valls è subentrato però, soprattutto negli ultimi giorni, l’accanimento dei politici di quasi l’intera compagine politica francese. Mancano solo sei mesi alle elezioni municipali in Francia e la posta in gioco è importante. In questo contesto, la questione dei rrom è tornata alla ribalta. Si stima che sull’intero territorio francese vivono circa 20 mila etnici rrom, accusati molte volte di furto dalle tasche, di accattonaggio aggressivo o di furti da abitazioni e negozi. In altre parole — afferma proprio Manuel Valls – essi non desiderano integrarsi. È il principale motivo, anche se non ammesso apertamente, per cui numerosi politici francesi, sia dell’Opposizione, che della Maggioranza, chiedono il rinvio dell’adesione della Romania all’Area Schengen prevista, normalmente, per il 1 gennaio del 2014. Il loro timore è che, a partire da quella data, si potrebbero confrontare con un massiccio afflusso di rrom.
L’integrazione sociale dei rrom non ha alcun legame con l’adesione della Romania a Schengen ed è preferibile evitare questi temi in contesto elettorale — ha risposto il Ministero romeno degli Esteri. Tra la Romania e la Francia c’è un partenariato strategico, il calendario dei contatti al vertice è stato, quest’anno, “estremamente vario” e gli esponenti di Parigi hanno espresso il sostegno all’adesione della Romania a Schengen, inclusivamente a luglio, in occasione della visita a Bucarest del premier Jean-Marc Ayrault. Dal canto suo, il premier romeno Victor Ponta ha dato assicurazioni che il governo di Bucarest continuerà a implementare la strategia d’integrazione dei rrom assieme agli esponenti della Commissione Europea, in quanto è una responsabilità nei confronti dell’intera Europa, non solo della Francia. Ciononostante, la polemica in Francia, alimentata da motivi elettorali, sembra lontana dall’attenuarsi e ladesione della Romania a Schengen è possibile solo con l’accordo di tutti i Paesi membri dello spazio di libera circolazione europeo.