Agricoltura: accordo Ue su PAC
Il Parlamento Europeo, il Consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura e la Commissione Europea hanno raggiunto un accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune, nel contesto del quadro finanziario pluriennale 2014-2020. L’accordo contiene provvedimenti chiari sui fondi che gli stati membri possono ricevere dal bilancio europeo destinato all’agricoltura e sugli aiuti ai farmer fino al 2019. Inoltre, gli stati membri potranno aumentare il sostegno finanziario alle zone disagiate e sarà incoraggiato l’insediamento di nuove aziende agricole da parte dei giovani farmer. L’accordo prevede anche la riduzione dei contributi degli stati membri ai programmi cofinanziati con fondi europei. Presente a Bruxelles, il ministro romeno dell’Agricoltura, Daniel Constantin, ha salutato quest’ultima misura.
România Internațional, 25.09.2013, 12:40
Il Parlamento Europeo, il Consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura e la Commissione Europea hanno raggiunto un accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune, nel contesto del quadro finanziario pluriennale 2014-2020. L’accordo contiene provvedimenti chiari sui fondi che gli stati membri possono ricevere dal bilancio europeo destinato all’agricoltura e sugli aiuti ai farmer fino al 2019. Inoltre, gli stati membri potranno aumentare il sostegno finanziario alle zone disagiate e sarà incoraggiato l’insediamento di nuove aziende agricole da parte dei giovani farmer. L’accordo prevede anche la riduzione dei contributi degli stati membri ai programmi cofinanziati con fondi europei. Presente a Bruxelles, il ministro romeno dell’Agricoltura, Daniel Constantin, ha salutato quest’ultima misura.
“L’aumento del tasso di cofinanzamento dal 75 all’80% è benefico. Ciò significa un minore sforzo da parte dello stato membro. Possiamo orientare i fondi dal bilancio di stato verso altri investimenti, e avere nella zona di cofinanziamento solo il 15%, con la possibilità, finchè la Romania avrà un accordo internazionale con il FMI e la Commissione Europea, di aumentare il tasso di cofinanziamento al 95%, ha precisato Daniel Constantin.
Sempre a Bruxelles, Daniel Constantin ha partecipato ad una conferenza sull’evoluzione del settore lattiero-caseario dopo il 2015, promossa dal commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, il romeno Dacian Ciolos. Daniel Constantin ha dato assicurazioni che il suo dicastero ha in vista misure di sostegno ai produttori di latte in Romania, nella prospettiva dell’eliminazione, dal 2015, del regime comunitario di quote latte che impone soglie massime di produzione ai paesi membri. Le statistiche rilevano che il mercato internazionale del latte e dei latticini è in crescita, afferma Dacian Ciolos, e teoricamente, c’è una capacità di assorbimento dell’intera produzione di late. Per quanto riguarda la Romania, il commissario europeo afferma che l’eliminazione delle quote latte non è il principale problema.
“La Romania non utilizza neanche la metà della quota latte assegnata. Quindi, in Romania non è la revoca delle quote latte il problema diretto. Ci può essere un probema indiretto, nel senso che, in seguito all’eliminazione delle quote latte, può esistere una produzione che arrivi dall’estero e che entri in concorrenza con la produzione in Romania”, ha spiegato Dacian Ciolos.
Nell’opinione di Ciolos, la Romania ha bisogno di un processo più rapido di organizzazione e ristrutturazione nel settore, e la nuova Politica Agricola Comune già offre gli strumenti necessari. Dal canto loro, gli specialisti richiamano l’attenzione che, dal 2015, attraverso l’eliminazione del regime delle quote latte, si arriverà ad una maggiore concorrenza nell’industria lattiero-casearia, e sul mercato apparirà una quantità troppo grande di latte. Attualmente, a ciascuno stato membro è stata assegnata una quota latte nazionale di cui ad ogni singolo produttore spetta una quota individuale.