Diplomazia: riunione annua a Bucarest
La crisi in Siria e un eventuale intervento militare internazionale in questo Paese hanno dominato, ieri, il primo giorno della Riunione Annua della Diplomazia Romena, in corso fino al 29 agosto a Bucarest. Presente all’incontro, il capo dello stato romeno, Traian Basescu, ha sottolineato che la Romania sarà solidale con i suoi alleati nel caso in cui l’Onu dimostrerà l’uso di armi chimiche dal regime di Damasco nell’attacco della scorsa settimana. Il presidente romeno ha precisato che la Romania presenterà la sua posizione dopo l’annuncio dell’esito dell’indagine degli esperti Onu in Siria. Basescu ha esortato alla prudenza nella crisi siriana, visto che in questo Paese vivono attualmente oltre 10 mila cittadini romeni.
România Internațional, 28.08.2013, 14:05
La crisi in Siria e un eventuale intervento militare internazionale in questo Paese hanno dominato, ieri, il primo giorno della Riunione Annua della Diplomazia Romena, in corso fino al 29 agosto a Bucarest. Presente all’incontro, il capo dello stato romeno, Traian Basescu, ha sottolineato che la Romania sarà solidale con i suoi alleati nel caso in cui l’Onu dimostrerà l’uso di armi chimiche dal regime di Damasco nell’attacco della scorsa settimana. Il presidente romeno ha precisato che la Romania presenterà la sua posizione dopo l’annuncio dell’esito dell’indagine degli esperti Onu in Siria. Basescu ha esortato alla prudenza nella crisi siriana, visto che in questo Paese vivono attualmente oltre 10 mila cittadini romeni.
Alla Riunione Annua della Diplomazia Romena di Bucarest sono state presentate le priorità della diplomazia romena. Stando al presidente Traian Basescu, l’adesione della Romania all’Area Schengen, auspicata inizialmente per marzo 2011, ma rinviata diverse volte, resta prioritaria. Il capo dello stato ha insistito per una maggiore attenzione alle relazioni con i Paesi dell’Asia Centrale e per una maggiore concentrazione sul partenariato con gli Usa.
“Il partenariato ha tutte le chance di uno sviluppo estremamente accelerato anche una volta reso operativo, nel corso del 2015, lo scudo antimissile di Deveselu, ma anche in seguito ad una serie di riposizionamenti militari dall’Asia Centrale verso l’Europa, probabilmente verso la Romania”, ha sottolineato Traian Basescu.
Dal canto suo, il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, ha sottolineato la continuità della politica estera romena di consolidamento della posizione della Romania nelle istituzioni europee ed euroatlantiche, in concomitanza con la promozione efficiente degli interessi nazionali. Corlatean ha incoraggiato gli ambasciatori a intensificare le attività di promozione degli interessi delle imprese romene all’estero e a trasmettere agli investitori e ai partner economici un messaggio di fiducia nell’economia della Romania, che nonostante il contesto internazionale difficile, resta una buona destinazione per gli investimenti.
Il premier Victor Ponta ha chiesto ai diplomatici romeni di promuovere gli interessi legittimi della Romania all’estero e di essere estremamente attivi sul fronte della cooperazione economica e commerciale. Il premier li ha esortati a presentare le realtà nel Paese, a non celare i problemi, ma, allo stesso tempo, a non accettare la colpevolizzazione collettiva e la presentazione della Romania e dei romeni in un modo che può essere interessante per i media internazionali, ma non è corretto e accettabile. Per quanto riguarda le comunità romene all’estero, le autorità di Bucarest hanno sottolineato che va incoraggiata anche d’ora in avanti la loro partecipazione al progetto “Un’unica Romania”, avviato l’anno scorso, in quanto esse possono contribuire in modo significativo alla rimodellazione della società romena.