Romania-Bulgaria: progetti bilaterali
Romania e Bulgaria, come paesi confinanti e membri dell’Ue e della Nato, condividono valori e interessi comuni, il che è un’eccellente premessa per il consolidamento dei rapporti a livello bilaterale, regionale ed europeo. Lo ha dichiarato, ieri, a Bucarest, il ministro degli Esteri bulgaro, Kristian Vigenin, durante l’incontro con il suo collega romeno, Titus Corlatean. Uno dei principali obiettivi della visita è stato la preparazione del secondo vertice intergovernativo romeno-bulgaro, che si terrà a Varna, in Bulgaria, nella seconda metà di settembre.
România Internațional, 23.08.2013, 14:03
Romania e Bulgaria, come paesi confinanti e membri dell’Ue e della Nato, condividono valori e interessi comuni, il che è un’eccellente premessa per il consolidamento dei rapporti a livello bilaterale, regionale ed europeo. Lo ha dichiarato, ieri, a Bucarest, il ministro degli Esteri bulgaro, Kristian Vigenin, durante l’incontro con il suo collega romeno, Titus Corlatean. Uno dei principali obiettivi della visita è stato la preparazione del secondo vertice intergovernativo romeno-bulgaro, che si terrà a Varna, in Bulgaria, nella seconda metà di settembre.
“Ci siamo proposti di accelerare la negoziazione e la firma di più accordi bilaterali e di avanzare nell’implementazione dei progetti di cooperazione settoriale tra i nostri Paesi”, ha affermato Titus Corlatean, in conferenza stampa al termine dell’incontro con il collega bulgaro. Tra questi progetti, la costruzione di una nuova centrale idroelettrica sul Danubio e l’ultimazione, entro dicembre, del punto di interconnessione della rete di distribuzione del gas tra la città romena di Giurgiu e quella bulgara di Ruse.
Titus Corlatean ha salutato la recente inaugurazione del Ponte Calafat-Vidin sul Danubio, che collega la Romania alla Bulgaria, ribadendo l’interesse di Bucarest per ulteriori simili progetti. Il ministro ha precisato che durante i colloqui bilaterali si è parlato dell’importanza della salvaguardia dell’identità della comunità bulgara in Romania e di quella romeno-valacca in Bulgaria, per il sostegno dei progetti culturali-educativi, ed ha sottolineato che le minoranze rappresentano “ponti solidi” tra i due Paesi. “La delimitazione dello spazio marittimo nel Mar Nero e i rapporti con le minoranze sono le uniche cose che vanno aggiustate nelle relazioni tra Romania e Bulgaria”, ha precisato, dal canto suo, il ministro degli Esteri bulgaro, Kristian Vigenin.
D’altra parte, durante l’incontro tra i due ministri a Bucarest si è sottolineato che la Romania e la Bulgaria, sebbene riuniscano tutti i criteri per l’ingresso nell’Area Schengen, dovranno continuare gli sforzi per convincere anche i Paesi che si oppongono ancora all’adesione. “Comunicheremo, ci trasmetteremo le informazioni ricevute, ci consulteremo e lavoreremo per raggiungere questo obiettivo, in base alla soluzione di adesione a Schengen a due tappe, evocata, a Bucarest, dal premier francese”, ha affermato il capo della dipomazia romena, Titus Corlatean. Una prima tappa sarebbe l’adesione con i confini aerei.