Quadri Rotterdam: rinviato processo furto del secolo
Sospeso fino al 10 settembre, per ragioni procedurali, il processo, appena aperto, per il furto di 7 quadri dalla Galleria Kunsthal di Rotterdam. Alla sbarra sei romeni, accusati che avrebbero partecipato o sarebbero stati complici a ciò che la stampa definisce “il furto del secolo”. Nella notte del 15 verso il 16 ottobre del 2012, dal museo olandese sono stati rubati quadri ad olio firmati, tra l’altro, da maestri come Picasso, Matisse, Monet e Gaugain. I capolavori sarebbero stati portati in Romania e una parte di essi bruciati dalla madre del principale sospetto, secondo la propria testimonianza. Ulteriormente, la donna ha ritrattato la dichiarazione.
România Internațional, 14.08.2013, 13:27
Sospeso fino al 10 settembre, per ragioni procedurali, il processo, appena aperto, per il furto di 7 quadri dalla Galleria Kunsthal di Rotterdam. Alla sbarra sei romeni, accusati che avrebbero partecipato o sarebbero stati complici a ciò che la stampa definisce “il furto del secolo”. Nella notte del 15 verso il 16 ottobre del 2012, dal museo olandese sono stati rubati quadri ad olio firmati, tra l’altro, da maestri come Picasso, Matisse, Monet e Gaugain. I capolavori sarebbero stati portati in Romania e una parte di essi bruciati dalla madre del principale sospetto, secondo la propria testimonianza. Ulteriormente, la donna ha ritrattato la dichiarazione.
La versione iniziale sembra, però, confermata dall’analisi effettuata dagli esperti del Museo Nazionale di Storia della Romania, dalla quale emerge che le ceneri prelevate dall’abitazione della donna proverebbero da tre-quattro dipinti ad olio diversi. Allo stesso tempo, i chiodi trovati indicherebbero che si tratta di quadri realizzati prima della fine del XIXesimo secolo. Tuttavia, il direttore del museo che ha analizzato i prelievi ha dichiarato che non può dire con esattezza se le ceneri provengano veramente dai quadri rubati. Del resto, gli avvocati degli imputati hanno contestato le analisi fatte in Romania ed hanno dichiarato che desiderano l’invio dei prelievi al Museo del Louvre. Essi sostengono di aver appreso dai loro clienti che i quadri non sarebbero stati bruciati e che questi aspettano l’istituzione di un quadro processuale corretto prima di consegnarli alle autorità olandesi.
Stando al difensore del principale sospetto, quest’ultimo avrebbe proposto agli inquirenti la consegna di 5 quadri in cambio di una pena da scontare in Olanda, dove il furto aggravato non è punito altrettanto duramente come in Romania. D‘altra parte, l’avvocato, uno dei più noti in Romania, non ha potuto garantire che l’autore del furto e’ veramente in possesso dei 5 quadri. Ciononostante, le speranze che almeno una parte dei capolavori rubati siano in salvo aumentano. D’altra parte, la sorte di due dei sette quadri resta un mistero, e gli inquirenti temono che siano stati bruciati. Il furto di questi dipinti il cui valore supererebbe 18 milioni di euro fa sorgere degli interrogativi anche sul modo in cui era assicurata la protezione delle opere d’arte nella Galleria Kunsthal di Rotterdam. A questi interrogativi risponderà l’indagine avviata dalle autorità olandesi, stando allo stesso avvocato romeno, e chi sarà trovato colpevole della violazione delle norme di sicurezza risponderà alla pari dei ladri. In questo contesto, il furto del secolo promette anche un processo del secolo.