Energia: verso nuove privatizzazioni
Un elemento chiave per consolidare la crescita economica in Romania sono le ampie riforme nei settori dell’energia e dei trasporti. E’ in ugual misura anche un impegno assunto dal Governo di Bucarest con il Fondo Monetario Internazionale. A fine luglio, le autorità romene hanno concordato con il FMI e la Commissione Europea un accordo di tipo preventivo, dalla durata di due anni, per un valore di quattro miliardi di euro. L’accordo sarà discusso dal board del Fondo in autunno.
Roxana Vasile, 07.08.2013, 12:59
Un elemento chiave per consolidare la crescita economica in Romania sono le ampie riforme nei settori dell’energia e dei trasporti. E’ in ugual misura anche un impegno assunto dal Governo di Bucarest con il Fondo Monetario Internazionale. A fine luglio, le autorità romene hanno concordato con il FMI e la Commissione Europea un accordo di tipo preventivo, dalla durata di due anni, per un valore di quattro miliardi di euro. L’accordo sarà discusso dal board del Fondo in autunno.
Intanto, una bozza della lettera di intenti che il Governo di Bucarest dovrà inviare a Washington è già arrivata nei media romeni. Il documento prevede tutti i dettagli concordati dalle parti.
In breve, il Governo potrebbe aumentare le tasse per le proprietà delle persone fisiche utilizzate a scopo commerciale, modificherà il Codice dell’insolvenza e il Codice civile, manterrà un deficit di bilancio stretto, riorganizzerà l’Agenzia Nazionale di Amministrazione Fiscale, accelererà la riforma nel settore sanitario, continuerà la liberalizzazione delle tariffe per energia e gas, quoterà in borsa pacchetti minoritari delle compagnie statali, e farà una serie di privatizzazioni, tra cui quella della Divisione Merci delle Ferrovie, che andrà avanti con la vendita del pacchetto di maggioranza, ai sensi degli impegni assunti dal Governo col FMI.
Previste iniziatlmente per il 2013, le grandi quotazioni in borsa sono state rinviate all’autunno del 2014. Un esempio è la compagnia Nuclearelectrica, che genera energia elettrica, termica e combustibile nucleare. Precisamente, lo Stato, che controlla circa il 90% delle azioni, lancierà un’offerta pubblica iniziale del 10% entro fine settembre 2014. In quanto alla Romgaz, il maggiore produttore di gas naturale del Paese, che si trova sotto l’autorità del Ministero dell’Economia, l’offerta del 15% sarà lanciata entro fine ottobre 2013.
Resta ancora da chiarire il trattamento fiscale ai valori mobiliari della compagnia, le cui transazioni vengono operate su una borsa all’estero, e sarà adottata anche la dovuta legislazione, se necessaria. Fino all’estate 2014 dovrebbe essere lanciata un’offerta iniziale anche per la compagnia Electrica, uno dei protagonisti del settore distribuzione, forniture e servizi energetici in Romania.
C’è da vedere come si procederà con cinque delle sei società regionali di manutenzione: almeno tre, ma possibilmente tutte, andrebbero separate da Electrica in vista di un’eventuale liquidazione. Infine, per Hidroelectrica, che si piazza al settimo posto nella classifica delle più valorose 100 compagnie di Romania, sarà adottato un decreto governativo per la quotazione del 10% delle azioni a fine giugno 2014.