Finanziaria: manovra bis del Governo romeno
Dopo la luce verde del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea, il Governo di Bucarest, presieduto dal leader socialdemocratico Victor Ponta, ha dato il via libera alla manovra bis, dal momento che le previsioni di crescita economica sono state riviste al rialzo, al 2%.
Mihai Pelin, 31.07.2013, 12:34
Dopo la luce verde del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea, il Governo di Bucarest, presieduto dal leader socialdemocratico Victor Ponta, ha dato il via libera alla manovra bis, dal momento che le previsioni di crescita economica sono state riviste al rialzo, al 2%.
Se i Ministeri della Salute, dello Sviluppo Regionale e la Direzione Nazionale Anticorruzione riceveranno fondi supplementari, quelli del Lavoro e dei Trasporti, insieme al Segretariato Generale del Governo, subiranno dei tagli.
Gli analisti spiegano che la misura non è sorprendente, però lascia dei punti interrogativi sulla performance economica degli ultimi mesi, in quanto il Governo non ha fatto nessun riferimento a maggiori entrate alle casse dello stato.
Gli stessi analisti richiamano l’attenzione sul fatto che il deficit di bilancio aumenterà, per cui serve una crescita della spesa pubblica per rinvigorire complessivamente l’economia.
Per un miglior impiego del pubblico denaro, il governo Ponta ha deciso anche la riduzione dell’Iva per il pane dal 24 al 9%, a partire dal 1 settembre. Se avrà successo, la misura potrebbe essere estesa anche ad altre categorie di generi alimentari di base.
L’iniziativa può costituire un passo importante nella riduzione dell’evasione fiscale, ritiene il premier, spiegando che serve anche la collaborazione dei produttori.
Siccome diminuisce la pressione fiscale, il governo si augura che una tassa minore determinerà più imprese a pagare le tasse, quindi così aumenteranno anche le entrate di bilancio.
Per compensare le perdite immediate al bilancio, il Governo ha stanziato 100 milioni di lei (22 milioni di euro), approvando anche la crescita delle accise per alcol e la loro introduzione per i beni di lusso come le auto dalla cilindrata superiore ai 3.000 mc, gli yacht, ma anche per oggetti d’oro, orologi e armi.
Ne saranno esentate le fedi, mentre per gli altri gioielli saranno applicate accise pari a un euro al grammo. I proprietari di auto dalla cilindrata superiore ai 3.000 mc dovranno pagare un euro per ogni centimetro che supera questa capacità.
Invece, le accise per gli yacht partono dai 4.000 euro per un’imbarcazione lunga 8 metri, e aumentano di 500 euro per ogni metro lineare. Una successiva manovra di bilancio è già prevista per fine ottobre.