FMI: verso nuovo accordo con Romania
Le autorità romene hanno avviato i negoziati per un nuovo accordo di tipo preventivo con la delegazione congiunta del Fondo Monetario Internazionale (FMI), della Commissione Europea e della Banca Mondiale, che incontrerà, come al solito, a Bucarest, anche i rappresentanti dei partiti politici, dei sindacati, della comunità imprenditoriale, delle banche e delle organizzazioni della società civile.
România Internațional, 17.07.2013, 15:26
Le autorità romene hanno avviato i negoziati per un nuovo accordo di tipo preventivo con la delegazione congiunta del Fondo Monetario Internazionale (FMI), della Commissione Europea e della Banca Mondiale, che incontrerà, come al solito, a Bucarest, anche i rappresentanti dei partiti politici, dei sindacati, della comunità imprenditoriale, delle banche e delle organizzazioni della società civile.
Le discussioni si concentreranno sugli sviluppi economici recenti e sulle priorità per la continuazione delle riforme. L’ultimo programma economico concordato con i creditori internazionali si è concluso con successo a fine giugno, nonostante la Romania abbia ricevuto una serie di deroghe per alcuni criteri inadempiuti.
La Romania presenta ritardi di sviluppo in aree come la ristrutturazione e l’efficienza delle imprese pubbliche e questo rimarrà, sicuramente, un fattore-chiave del futuro accordo, ha sottolineato il direttore generale del FMI, Christine Lagarde.
Nella sua prima visita in Romania, che ha preceduto l’arrivo della delegazione del Fondo, la Lagarde ha incontrato il capo dello Stato romeno ed il premier, e ha pronunciato un discorso presso la sede della Banca Centrale.
Il direttore del FMI ha apprezzato i notevoli progressi compiuti dalla Romania nel campo fiscale, della sanità e nel settore energetico durante gli ultimi due accordi con il Fondo Monetario Internazionale, ma considera che le riforme strutturali devono continuare.
“E’ stato realizzato un consolidamento fiscale notevole, è stata mantenuta la vigilanza e la solidità del sistema finanziario. Alcune riforme strutturali-chiave sono state attuate, e sto pensando al settore dell’energia e del gas, dove sono state decise e votate riforme sostanziali, ma c’è ancora molto da fare. Quando si tratta delle aziende di proprietà dello Stato, ci vuole un sacco di lavoro per valorizzare il capitale disponibile, che non offre la produttività che potrebbe avere”, ha precisato Christine Lagarde.
Secondo il direttore del Fondo Monetario Internazionale, il prossimo accordo di tipo preventivo con la Romania si svolgerà su due piani: consolidamento di bilancio e riforme strutturali. A suo parere, la Romania ha il vantaggio di uno straordinario capitale umano, di preziose risorse energetiche, non ancora sfruttate, ma anche dei fondi europei resi disponibili dall’UE, che, però vanno utilizzati meglio e in modo più efficiente.
Christine Lagarde considera che le esportazioni, la domanda interna e gli investimenti sono le tre locomotive che dovrebbero alimentare la crescita economica della Romania.
L’accordo di tipo preventivo col FMI, per un valore di 3,5 miliardi di euro, ultimato a giugno dalla Romania, ha fatto seguito a un’intesa di di tipo stand-by di circa 13 miliardi euro, firmata nel 2009 e portata a termine nel 2011. (trad. Oana Avram)