Romania-Usa: Festa dell’Indipendenza celebrata anche a Bucarest

“La Romania e gli Stati Uniti hanno relazioni eccellenti, perchè condividono valori, obiettivi ed aspirazioni comuni”. Lo ha affermato l’incaricato d’affari dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Bucarest, Duane Butcher, in occasione del ricevimento per la Festa dell’Indipendenza americana del 4 luglio. Butcher ha ringraziato la Romania per il suo contributo militare in Afghanistan, Irak e Kosovo. Allo stesso tempo, il diplomatico americano ha sottolineato che la stabilità di una democrazia si misura a seconda della stabilità e indipendenza delle sue istituzioni e dell’impegno per lo stato di diritto. Duane Butcher ha precisato che dalla crisi politica del 2012, in Romania, la principale preoccupazione della parte americana è stata la tutela delle istituzioni democratiche della Romania e il sostegno allo stato di diritto. Molte compagnie americane hanno investito in Romania, creando migiliaia di posti di lavoro, ha aggiunto Duane Butcher, e una parte di queste compagnie possono contribuire all’indipendenza energetica del Paese.

România Internațional, 04.07.2013, 13:49

Dal canto suo, il premier romeno Victor Ponta, presente al ricevimento presso l’ambasciata, ha menzionato le compagnie energetiche americane, che, nella sua opinione, possono aiutare la Romania a sfruttare il suo potenziale non ancora scoperto. Il capo del governo romeno ha parlato anche dell’attuale situazione politica in Romania. Il Paese è stabile e può dimostrare di essere un partner prevedibile degli Stati Uniti, ha sottolineato il premier.

D’altra parte, per quanto riguarda la questione dei visti, l’esponente americano ha precisato che impiegherà ancora qualche tempo per essere risolta e che i cittadini romeni potranno viaggiare senza l’obbligo di visto negli Stati Uniti il più probabilmente “fra qualche anno”. Sebbene la Casa Bianca sostenga la semplificazione delle regole d’ingresso nel programma Visa Waver, le procedure durano, in quanto occorre un consenso nel Senato americano, ha spiegato Duane Butcher. Il tasso di respingimento delle domande di visto da parte dei cittadini romeni è calato considerevolmente negli ultimi anni, fino al 17% nel 2012, e il 3% che andrebbe raggiunto in conformità alla legislazione attuale potrebbe essere cambiato tramite l’adozione di modifiche appoggiate dall’Amministrazione di Washington.

Due settimane fa, il ministro romeno degli Esteri, Titus Corlatean, dichiarava che l’inclusione del nostro Paese nel programma Visa Waiver è una questione politica per Bucarest, e il fatto che i romeni debbano ancora fare la fila per ottenere il visto d’ingresso negli Usa non è un trattamento corretto per un paese-partner strategico. Corlatean ha ricordato l’impegno del presidente Barack Obama, nella dichiarazione del 2011 sul partenariato strategico con la Romania, di sostegno dell’amministrazione americana all’abrogazione dei visti per i cittadini romeni. Tale impegno “va onorato dalla parte americana”, ha ricordato, di recente, il capo della diplomazia romena.