Emergenza aflatossina: il ministro dell’Agricoltura rassicura, latte contaminato ritirato
Le allerte alimentari che fanno sorgere degli interrogativi tra i consumatori romeni sembrano non finire. Dopo l’allerta sulla carne di cavallo etichettata come carne di manzo, della carne di turchino con residui antibiotici e dello scombro con parassiti, è scattata l’emergenza aflatossina nel latte. Gli specialisti affermano che la principale causa della presenza dell’aflatossina nel latte sono i foraggi contaminati, in seguito alle condizioni inadeguate di immagazzinaggio durante la stagione fredda. La prima dichiarazione sul latte contaminato è stata fatta circa due settimane fa dal ministro romeno dell’Agricoltura, Daniel Constantin. Il ministro ha affermato, in quella occasione, che una quantità di latte contenente aflatossina è stata scoperta e ritirata dal mercato. Ulteriormente, l’Autorità Nazionale Sanitaria-Veterinaria e per la Sicurezza Alimentare ha annunciato di aver fermato i rifornimenti di latte crudo dalla rispettiva fattoria e di aver disposto verifiche in tutto il Paese, presso produttori e unità di lavorazione del latte. Sono poche le fattorie in cui è stata segnalata la presenza dell’aflatossina e il latte contaminato non è giunto sugli scaffali, ha rassicurato, martedì, il ministro dell’Agricoltura.
“Non esiste alcun pericolo immediato per la salute pubblica, nè a lungo termine, perchè non c’è la possibilità che siano stati consumati per un lungo periodo latte o prodotti lattiero caseari contaminati. D’altra parte, c’è una controversia, a livello mondiale, sulla concentrazione di aflatossina. Non è stato dimostrato scientificamente finora che rappresenti un pericolo immediato o a lungo termine per la salute umana”, ha detto il ministro Daniel Constantin.
D’altra parte, il ministro dell’Agricoltura ha valutato che, ultimamente, c’è stata, probabilmente, ciò che ha definito un’isteria alimentata sull’argomento, ed ha espresso la preoccupazione per i farmer, che corrono il rischio di registrare notevoli perdite. Dal canto loro, alcuni farmer ritengono che di mezzo ci sia una vera guerra tra le multinazionali. Il presidente dell’Associazione dei Produttori di Latte della Provincia di Cluj, Calin Fogaciu, ritiene che questi scandali alimentari siano stati inventati da chi desidera eliminare dal mercato i concorrenti romeni.
“La premessa è economica, è chiaro. Si tratta delle vendite sul mercato. Faccio un esempio: l’Olanda produce 11 milioni di ettolitri di latte e ne consuma un milione. Dieci milioni di ettolitri li deve vendere”, ha spiegato Fogaciu.
Stando ad un sondaggio, la fiducia dei romeni nel latte venduto nei negozi è calata in seguito all’intensa mediatizzazione della questione del latte contaminato con aflatossina.
Leyla Cheamil, 20.03.2013, 12:25
Le allerte alimentari che fanno sorgere degli interrogativi tra i consumatori romeni sembrano non finire. Dopo l’allerta sulla carne di cavallo etichettata come carne di manzo, della carne di turchino con residui antibiotici e dello scombro con parassiti, è scattata l’emergenza aflatossina nel latte. Gli specialisti affermano che la principale causa della presenza dell’aflatossina nel latte sono i foraggi contaminati, in seguito alle condizioni inadeguate di immagazzinaggio durante la stagione fredda. La prima dichiarazione sul latte contaminato è stata fatta circa due settimane fa dal ministro romeno dell’Agricoltura, Daniel Constantin. Il ministro ha affermato, in quella occasione, che una quantità di latte contenente aflatossina è stata scoperta e ritirata dal mercato. Ulteriormente, l’Autorità Nazionale Sanitaria-Veterinaria e per la Sicurezza Alimentare ha annunciato di aver fermato i rifornimenti di latte crudo dalla rispettiva fattoria e di aver disposto verifiche in tutto il Paese, presso produttori e unità di lavorazione del latte. Sono poche le fattorie in cui è stata segnalata la presenza dell’aflatossina e il latte contaminato non è giunto sugli scaffali, ha rassicurato, martedì, il ministro dell’Agricoltura.
“Non esiste alcun pericolo immediato per la salute pubblica, nè a lungo termine, perchè non c’è la possibilità che siano stati consumati per un lungo periodo latte o prodotti lattiero caseari contaminati. D’altra parte, c’è una controversia, a livello mondiale, sulla concentrazione di aflatossina. Non è stato dimostrato scientificamente finora che rappresenti un pericolo immediato o a lungo termine per la salute umana”, ha detto il ministro Daniel Constantin.
D’altra parte, il ministro dell’Agricoltura ha valutato che, ultimamente, c’è stata, probabilmente, ciò che ha definito un’isteria alimentata sull’argomento, ed ha espresso la preoccupazione per i farmer, che corrono il rischio di registrare notevoli perdite. Dal canto loro, alcuni farmer ritengono che di mezzo ci sia una vera guerra tra le multinazionali. Il presidente dell’Associazione dei Produttori di Latte della Provincia di Cluj, Calin Fogaciu, ritiene che questi scandali alimentari siano stati inventati da chi desidera eliminare dal mercato i concorrenti romeni.
“La premessa è economica, è chiaro. Si tratta delle vendite sul mercato. Faccio un esempio: l’Olanda produce 11 milioni di ettolitri di latte e ne consuma un milione. Dieci milioni di ettolitri li deve vendere”, ha spiegato Fogaciu.
Stando ad un sondaggio, la fiducia dei romeni nel latte venduto nei negozi è calata in seguito all’intensa mediatizzazione della questione del latte contaminato con aflatossina.