Eurostat: leggera crescita economica in Romania
Le notizie preoccupanti arrivate dall’Eurostat sull’evoluzione economica nei Paesi Ue hanno superato persino le previsioni pessimistiche degli analisti, che anticipavano una contrazione dello 0,4% negli ultimi tre mesi del 2012.
România Internațional, 15.02.2013, 14:05
Le notizie preoccupanti arrivate dall’Eurostat sull’evoluzione economica nei Paesi Ue hanno superato persino le previsioni pessimistiche degli analisti, che anticipavano una contrazione dello 0,4% negli ultimi tre mesi del 2012.
Le stime preliminari rese note dall’Eurostat, indicano un calo del Pil nell’eurozna dello 0,6% tra ottobre e dicembre, rispetto al precedente trimestre, quando il declino era stato dello 0,1%.
L’Unione europea ha registrato una contrazione dello 0,5% nel quarto timestre, rispetto al precedente, dopo una lieve crescita dello 0,1% tra luglio e settembre. Complessivamente, nel 2012 il Pil è calato dello 0,5% nell’eurozona e dello 0,3% nell’Unione europea.
Gli esperti spiegano che si tratta del più severo declino dell’economia dell’Eurolandia negli ultimi quattro anni. Tutte le grandi economie della zona — Germania, Francia, Italia e Spagna — hanno registrato un calo alla fine dello scorso anno, e la tendenza si conferma negativa.
Invece, la Romania ha superato le aspettative, annoverandosi tra i pochi Paesi Ue, accanto alla Bulgaria, alla Slovacchia e agli stati baltici, ad aver registrato una leggera crescita economica.
L’Istituto nazionale di statistica ha indicato che la Romania è riuscita a evitare il ritorno alla recessione tecnica alla fine dello scorso anno. Negli ultimi tre mesi, il Pil è cresciuto dello 0,2% rispetto al terzo trimestre, e dello 0,1% rispetto al corrispondente periodo del 2011.
L’analista economico Aurelian Dochia valuta, però, che le cifre sono molto basse. Il 2013 non si contempla troppo diverso, cosicchè appare poco probabile un miglioramento del tenore di vita della popolazione.
“Le cifre di crescita sono talmente basse, che, praticamente, è impossibile vedere un miglioramento generale del tenore di vita. Ovviamente, ci saranno persone e categorie che vedranno una certa crescita, però, complessivamente, l’1% è quasi invisibile. Ho visto alcune crescite di rediti nominali nel 2012, pero, alla luce della crescita dei prezzi, che continuerà anche nel 2013, una parte dei redditi aumentati sarà annientata dalle impennate dei prezzi, per cui, in realtà, non ci sarà un miglioramento notevole”, ha detto Aurelian Dochia.
L’analista ha aggiunto che, alla luce del rallentamento delle esportazioni romene e di un contributo inferiore dell’industria rispetto al passato, il target di crescita pari all’1,6%, la stima ufficiale, per il 2013, sarebbe reso possibile solo da una buona annata agricola e da un rinvigorimento economico evidente nell’Eurolandia. (trad. Iuliana Anghel)