Mali: 10 militari romeni in missione addestramento Ue
Dieci militari romeni si affiancheranno alla missione dell’Unione europea che addestrerà le forze armate del Mali, che si confronta da parecchie settimane con una ribellione islamista. Lo ha deciso il Consiglio Supremo di Difesa, sottolineando che il contributo della Romania, che invierà istruttori militari, è in accordo con i suoi impegni derivanti dalla membership comunitaria e con il sostegno agli iter dell’Unione di por fine alle attività terroristiche e di criminalità organizzata.
Ştefan Stoica, 06.02.2013, 14:30
Dieci militari romeni si affiancheranno alla missione dell’Unione europea che addestrerà le forze armate del Mali, che si confronta da parecchie settimane con una ribellione islamista. Lo ha deciso il Consiglio Supremo di Difesa, sottolineando che il contributo della Romania, che invierà istruttori militari, è in accordo con i suoi impegni derivanti dalla membership comunitaria e con il sostegno agli iter dell’Unione di por fine alle attività terroristiche e di criminalità organizzata.
La missione dell’Ue in Mali, che coinvolgerà 500 persone di 15 stati, potrebbe diventare pienamente operativa da metà marzo, dichiarava di recente il ministro della Difesa francese. Nel primo anno, saranno addestrati 650 militari di Mali. Parigi ha lanciato l’operazione militare in Mali l’11 gennaio, per bloccare un’offensiva verso il sud dei gruppi armati islamisti, che controllavano il nord del Paese da oltre nove mesi. Da allora sono state riconquistate le grandi città del nord. A Kidal (nord-est), i militari francesi controllano l’aeroporto, mentre la città è protetta da 1.800 militari del Ciad.
Un primo bilancio dei combattimenti, reso noto dalle autorità francesi, indica centinaia di morti nelle prime tre settimane di interventi militari. Parigi prevede un inizio del ritiro militare a marzo, se le evoluzioni sul campo lo consentiranno. La Francia, che ha deciso di impegnare circa 4.000 militari in Mali, sostiene che spetta alle truppe africane il compito di garantire la sicuirezza, l’integrità territoriale e la sovranità di questo stato. La forza africana dovrebbe contare alla fine circa 6.000 militari, di cui solo 2.000 sono già in Mali.
La prima tappa delle operazioni francesi è stata condotta in maniera efficace, nel senso che sono stati bloccati i gruppi terroristici e sono state riconquistate le città del nord, ricordano le autorità di Parigi, senza minimizzare, però. i rischi che permangono nella regione.
Partecipando alla missione dell’Ue, la Romania ribadisce l’impegno assunto nella lotta al terrorismo e nel fornire sicurezza internazionale, accanto ai suoi partner europei ed euro-atlantici. Gli eventi tragici avvenuti a gennaio hanno dimostrato una volta in più che il terrorismo può colpire ovunque nel mondo, quindi i suoi focolai vanno spenti sempre ovunque. Decine di stranieri che lavoravano a un sito petrolifero in Algeria, tra cui anche due romeni, sono stati vittime di un’ampia presa di ostaggi organizzata da un gruppo terrorista, come rappresaglie all’intervento francese in Mali. (trad. Iuliana Anghel)