Consumo: i romeni spendono per cibo, utilità e tasse
România Internațional, 09.01.2013, 12:44
I romeni spendono quasi tutto quanto guadagnano, e i soldi vanno in primo luogo a cibo, beni, utilità e tasse, mentre per gli investimenti resta quasi nulla. Sono le conclusioni del più recenti dati resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica, relativi ai mesi di luglio, agosto e settembre 2012.
I dati indicano che, complessivamente, nel semestre analizzato, le spese medie dei romeni sono ammontate a circa 2.200 lei alla famiglia, cioè meno di 600 euro, rappresentando il 90% dei redditi totali.
Negli ambienti urbani, i redditi salariali rappresentano il 64%. In quelli rurali, invece, la produzione agricola genera il 38%, mentre i salari solo il 30%. I soldi sono andati principalmente all’acquisto di generi alimentari e non alimentari, ma anche a servizi, tasse e contributi.
I generi alimentari e le bevande analcoliche si aggiudicano circa il 42% del consumo totale di una famiglia; il 19% va alle utilità — energia elettrica, riscaldamento ecc. I romeni hanno speso anche per il cibo dei propri animali, lavori agricoli o servizi veterinari.
Invece, hanno riservato solo l’1% agli investimenti, compersi quelli per abitazioni e terreni, destinando meno dell’1% per alloggiare in alberghi o andare a caffè o ristoranti, e solo lo 0,3% per l’istruzione.
Negli ambienti urbani i romeni hanno speso di più rispetto a quelli rurali, anche se la differenza sfiora solo gli 80 euro. La spiegazione consiste nel fatto che la gente che vive negli ambienti rurali si avvale di più delle risorse proprie per il consumo. (traduzione – Iuliana Anghel)