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01.09.2023

Deficit – La prima visita ufficiale del primo ministro Marcel Ciolacu a Bruxelles, dalla posizione di capo dell’Esecutivo romeno, è iniziata con lincontro con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il quale ha riconfermato il suo pieno sostegno all’adesione della Romania allArea Schengen. Michel ha ringraziato Bucarest anche per il forte sostegno fornito allUcraina e alla Repubblica di Moldova. Dal canto suo, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha riconosciuto gli enormi sforzi finanziari e logistici compiuti dalla Romania per sostenere i due stati confinanti – ha annunciato il primo ministro dopo l’incontro con lesponente europea. Roberta Metsola è anche una delle più grandi sostenitrici dell’adesione di Bucarest a Schengen, ha aggiunto il premier. La Romania vuole ottenere laccordo di Bruxelles per superare un deficit del 5% per il prossimo anno e, in questo senso, il primo ministro propone una serie di misure fiscali, tra cui la riduzione a due delle aliquote IVA, nonchè l’eliminazione di alcune agevolazioni. Ciolacu sostiene la necessità di un deficit di bilancio superiore al 5%, nel contesto in cui la Romania appoggia l’Ucraina, paese colpito dalla guerra. Prima di partire per Bruxelles, Ciolacu ha discusso con il presidente Klaus Iohannis sul tema dell’IVA. Secondo il capo dello stato, la soluzione per colmare il deficit di bilancio non è laumento dell’IVA, bensì la crescita delle entrate derivanti. Iohannis ritiene che l’obiettivo del deficit verrà superato, ma non crede che ci sia il rischio che la Romania perda i fondi europei.

01.09.2023
01.09.2023

, 01.09.2023, 17:36

Deficit – La prima visita ufficiale del primo ministro Marcel Ciolacu a Bruxelles, dalla posizione di capo dell’Esecutivo romeno, è iniziata con lincontro con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il quale ha riconfermato il suo pieno sostegno all’adesione della Romania allArea Schengen. Michel ha ringraziato Bucarest anche per il forte sostegno fornito allUcraina e alla Repubblica di Moldova. Dal canto suo, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha riconosciuto gli enormi sforzi finanziari e logistici compiuti dalla Romania per sostenere i due stati confinanti – ha annunciato il primo ministro dopo l’incontro con lesponente europea. Roberta Metsola è anche una delle più grandi sostenitrici dell’adesione di Bucarest a Schengen, ha aggiunto il premier. La Romania vuole ottenere laccordo di Bruxelles per superare un deficit del 5% per il prossimo anno e, in questo senso, il primo ministro propone una serie di misure fiscali, tra cui la riduzione a due delle aliquote IVA, nonchè l’eliminazione di alcune agevolazioni. Ciolacu sostiene la necessità di un deficit di bilancio superiore al 5%, nel contesto in cui la Romania appoggia l’Ucraina, paese colpito dalla guerra. Prima di partire per Bruxelles, Ciolacu ha discusso con il presidente Klaus Iohannis sul tema dell’IVA. Secondo il capo dello stato, la soluzione per colmare il deficit di bilancio non è laumento dell’IVA, bensì la crescita delle entrate derivanti. Iohannis ritiene che l’obiettivo del deficit verrà superato, ma non crede che ci sia il rischio che la Romania perda i fondi europei.



Schengen – Sta nell’interesse nazionale dell’Ungheria che la Romania aderisca il più presto possibile all’Area Schengen. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, sollecitando fermamente all’Austria di non bloccare l’ingresso della Romania nello spazio di libera circolazione quest’autunno. L’esponente di Budapest ha sottolineato che la decisione sull’adesione adesione deve essere presa in base ai fatti. La Romania è il terzo mercato di esportazione dell’Ungheria, nonchè un importante luogo di investimento per il capitale ungherese, ha affermato Peter Szijjarto, ricordando che sul territorio dell’Ungheria si trova una minoranza di romeni, e che una minoranza ungherese vive in Romania. Lo scorso dicembre, l’Austria ha bloccato l’adesione della Romania e della Bulgaria allo spazio Schengen, invocando la mancata funzionalità dell’area di libera circolazione.


Diplomazia – La diplomazia romena continuerà a sostenere e promuovere partenariati e relazioni solide, basate sui valori democratici, sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, della giurisprundenza e dell’ordine internazionale basato sulle regole. Lo ha ribadito la Ministra degli Affari Esteri, Luminiţa Odobescu nel messaggio inviato in occasione della Giornata della diplomazia romena. La Odobescu ha ricordato che ci troviamo in un contesto regionale difficile e complesso, il quale, insieme agli sviluppi globali accelerati, impone più che mai un’attuazione prevedibile, coerente, dinamica e anticipativa. Riferendosi alle priorità della diplomazia romena, la ministra ha sottolineato la crescita del ruolo e dell’influenza della Romania nell’Unione Europea e nella NATO, nonchè lo sviluppo e l’approfondimento del Partenariato strategico con gli Stati Uniti. Non sarà trascurata nemmeno la dimensione dello sviluppo dei servizi consolari per i cittadini romeni che si trovano all’estero – ha precisato il capo della diplomazia romena.


Aiuti sinistrati – Le persone ferite nelle esplosioni di Crevedia e le loro famiglie riceveranno aiuti dallo Stato. Lo ha annunciato il primo ministro Marcel Ciolacu, precisando che saranno pagati 2.000 euro al mese alle persone che accompagnano i feriti ricoverati all’estero e 2.000 lei (400 euro) a coloro che li accompagnano negli ospedali di Romania. Ciolacu ha precisato che le persone le cui abitazioni sono state danneggiate saranno aiutate con somme che vanno da 2.500 lei (500 euro) fino a 10.000 lei (2.000 euro) per famiglia, a seconda dei danni. Il primo ministro ha annunciato anche l’inizio di controlli dei distributori di carburanti a livello nazionale, con particolare attenzione alle 1.300 stazioni di gas di petrolio liquefatto. Il capo dell’Esecutivo ha sollecitato alle istituzioni coinvolte nei controlli di applicare la legge e di adottare misure ferme laddove riscontrano irregolarità.



Cereali Ucraina – Un gruppo di esperti della Commissione Europea si trovea in Romania per esaminare le possibilità di aumento della capacità di esportazione di cereali ucraini sul Danubio. I rappresentanti europei visiteranno il porto di Galati (sud-est, sul Danubio) e incontreranno i rappresentanti dell’Amministrazione del Basso Danubio. Il team di esperti si recherà anche nel porto di Costanza (sul Mar Nero) dove hanno previsti incontri con i rappresentanti del Governo e delle autorità portuali e doganali. Inoltre, la delegazione incontrerà rappresentanti degli operatori, dei trasportatori e dei commercianti di cereali del porto di Costanza, ha annunciato la Commissione Europea.









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