22.06.2023 (aggiornamento)
Maltempo, aiuti governativi – Il Governo romeno ha approvato, nella riunione odierna, la concessione di aiuti demergenza a sostegno della popolazione colpita da alluvioni, frane e fenomeni meteorologici pericolosi, fino a 7 milioni di lei (1,4 milioni di euro). Lo ha trasmesso il ministro del Lavoro e della Solidarietà Sociale, Marius Budai. Le famiglie del centro, del sud-ovest e del sud del Paese sono state colpite questo mese da forti piogge e altri fenomeni meteorologici, che hanno richiesto il supporto e lintervento dei vigili del fuoco militari per contrastare gli effetti negativi del maltempo.
Colectiv – Cristian Popescu Piedone potrà tornare a ricoprire la carica di sindaco del quinto settore di Bucarest dopo che la Prefettura della Capitale ha firmato lordinanza riguardante la mancanza di motivi che giustifichino il mantenimento della cessazione del suo mandato. Il sindaco ha lasciato ieri il penitenziario di Jilava, dopo che lAlta Corte di Cassazione e Giustizia ha ammesso in via definitiv il ricorso per cassazione nel Fascicolo Colectiv e ne ha ordinato la scarcerazione. Cristian Popescu Piedone aveva già scontato un anno e un mese dei quattro anni a cui era stato condannato dalla Corte dAppello di Bucarest. Tuttavia, la Corte Suprema ha respinto i ricorsi degli altri condannati nel caso. I proprietari del locale, i pirotecnici che hanno azionato i fuochi dartificio e i vigili del fuoco hanno controllato il locale, ma non hanno disposto misure di sicurezza antincendio hanno ricevuto tra i 6 e i 12 anni di carcere. 64 giovani sono morti e decine sono rimasti gravemente feriti nellincendio scoppiato il 30 ottobre 2015 durante un concerto rock nel club Colectiv nel quarto settore della Capitale. Luso di fuochi dartificio in condizioni inadeguate e il sovraffollamento hanno reso questo levento più tragico in Romania dalla Rivoluzione del 1989.
BEI, fondi per la Romania – La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha annunciato, oggi, un nuovo finanziamento per la Romania, di 675 milioni di euro, per i trasporti, lo sviluppo urbano e le piccole imprese. Limporto destinato ai trasporti, 600 milioni di euro, sarà un cofinanziamento con i fondi Ue per la ripresa e la resilienza. Il Gruppo BEI e la Romania festeggiano 30 anni di partnership. La Banca Europea per gli investimenti ha concesso finora alla Romania oltre 17 miliardi di euro per oltre 170 progetti finanziati da quando ha iniziato a operare nel Paese. “Dati i progressi compiuti dalleconomia romena negli ultimi 30 anni, sono orgogliosa che il Gruppo BEI, come banca dellUE, sia stato in grado di sostenere la Romania fornendo finanziamenti per scuole, ospedali, infrastrutture pubbliche, università e trasporti migliori e appoggiando azioni per il clima e le piccole imprese”, ha affermato la vicepresidente della BEI, Lilyana Pavlova, durante un evento che si è svolto a Bucarest. Dal canto suo, Marjut Falkstedt, direttrice esecutiva del Fondo europeo per gli investimenti, ha sottolineato che il Fondo ha concesso finora sostegno finanziario a oltre 56.000 imprese romene. “Il nostro impegno in Romania è un vero successo, dimostrando ciò che possiamo ottenere attraverso unefficace collaborazione tra attori locali, nazionali ed europei”, ha aggiunto la direttrice esecutiva.
Prezzi – I prezzi di alcuni prodotti alimentari di base in Romania potrebbero diminuire nel prossimo periodo, ha annunciato il primo ministro Marcel Ciolacu dopo lodierna riunione dellesecutivo. Egli ha annunciato di aver ricevuto la risposta delle grandi catene di negozi in merito allo schema per la diminuzione delle aggiunte commerciali agli alimenti di base. Si tratta di un elenco che contiene prodotti essenziali, come pane, latticini, carne, uova, farina, burro, olio, verdura e frutta. Nel prossimo periodo, il governo romeno continuerà a discutere di questo schema di diminuzione delle aggiunte commerciali con i produttori e i distributori di alimenti. Allo stesso tempo, i ministri hanno esaminato in prima lettura lo schema di aiuti di Stato per i produttori romeni di materiali da costruzione, grazie al quale si auspica che sul mercato interno appaiano più materiali prodotti nel Paese, a prezzi competitivi e, in questo modo, siano diminuite le importazioni. Attualmente oltre il 70% dei materiali utilizzati viene importato e Bucarest vuole ridurre questa percentuale. Il budget per questanno dello schema di aiuto potrebbe essere di 150 milioni di euro, ma la decisione spetta al Ministero delle Finanze.
Energia – Lo sviluppo di nuove capacità di produzione di energia rinnovabile è molto importante per la Romania, anche per il raggiungimento degli obiettivi ambientali che si è assunta. Lo ha dichiarato il segretario di stato presso il Ministero dellEnergia romeno, Pavel Niţulescu, il quale ha affermato che esistono due strumenti di finanziamento per i progetti in questo campo – uno attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e laltro attraverso il Fondo per la modernizzazione – e ha sottolineato limportanza degli investimenti sia nelle infrastrutture energetiche che nelle capacità di stoccaggio. Se ciò avrà successo, la Romania “sarà persino in grado di essere un fornitore regionale di sicurezza energetica”, è del parere Niţulescu. Il segretario di stato ha inoltre ricordato che entro il 2030 saranno messe in funzione capacità di produzione di energia da combustibile nucleare, a Doiceşti, nonché impianti di cogenerazione ad alto rendimento, che utilizzano come combustibile il gas metano, presso il Complesso Energetico Oltenia, Iernut e Mintia.
Gas – La direttrice della compagnia OMV Petrom, Christina Verchere, ha dichiarato, oggi, che nel 2027 verranno estratte le prime quantità di gas attraverso il progetto Neptun Deep e che la Romania diventerà il più grande produttore di gas naturale dellUnione Europea. Le dichiarazioni sono state fatte presso la sede del Governo romeno, in occasione dellannuncio delle compagnie OMV Petrom e Romgaz in merito allo sviluppo del progetto Neptun Deep, il più grande progetto di sfruttamento del gas naturale nelle acque territoriali romene del Mar Nero. Il progetto durerà circa due decenni e le entrate al bilancio statale sosterranno lo sviluppo della società, ha affermato Christina Verchere. “La produzione stimata è circa 30 volte superiore alla domanda annua, che copre 4,3 milioni di famiglie. Le entrate stimate dello stato romeno sarebbero di 20 miliardi di euro. Neptun Deep è un passo molto importante per la nostra strategia 2030, che mira a sostenere la transizione energetica della Romania e della regione”, ha precisato Christina Verchere.
Romania-Moldova – La cooperazione economica e la gestione delle crisi causate dalla guerra della Russia in Ucraina sono state sullagenda dei colloqui svolti, mercoledì, a Chisinau, dai primi ministri della Romania, Marcel Ciolacu, e della Repubblica di Moldova, Dorin Recean. Il premier moldavo ha ringraziato Bucarest per il sostegno concesso alla Repubblica di Moldova nel processo di adesione allUnione Europea. Allo stesso tempo, egli ha ricordato che i rapporti bilaterali vanno rafforzandosi sempre di più attraverso la costruzione di ponti, strade e reti energetiche. Nella visita a Chisinau, Marcel Ciolacu è stato accompagnato dal presidente del Senato, Nicolae Ciucă.
Ucraina – Gli Stati Uniti concederanno ulteriori aiuti, per un valore di 1,3 miliardi di dollari, alleconomia ucraina, soprattutto per le sue infrastrutture essenziali – ha annunciato il segretario di stato Usa, Antony Blinken, durante la Conferenza internazionale sulla ricostruzione dellUcraina a Londra. Dal canto suo, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha promesso la creazione di un fondo di 50 miliardi di euro per Kiev nei prossimi quattro anni. Allincontro partecipano decine di leader politici e imprenditori di tutto il mondo. La Romania vi è rappresentata dalla neo ministra degli Esteri, Luminiţa Odobescu.
Ucraina – Il Ministero degli Esteri di Bucarest condanna fermamente le dichiarazioni del cosiddetto rappresentante di Mosca a Kherson, regione ucraina occupata illegalmente dalla Russia, che ha minacciato che lesercito russo colpirà il ponte di Giurgiulesti, al confine tra la Romania e la Repubblica di Moldova. Il MAE romeno ritiene inaccettabili tali dichiarazioni rivolte alla Repubblica di Moldova e che riguardano anche parte del territorio della Romania, alleata della NATO, e precisa che “colpire le infrastrutture civili è un crimine di guerra”. Lambasciatore russo a Chisinau è stato convocato presso il Ministero degli Esteri moldavo per fornire spiegazioni in merito alle dichiarazioni del cosiddetto governatore russo di Kherson. Le minacce di quest’ultimo sono arrivate dopo che oggi le truppe ucraine hanno attaccato con missili il ponte Ciongar che collega le parti controllate dai russi della regione di Kherson con la penisola di Crimea, occupata dai russi dal 2014.
Bandiera romena – A partire da oggi, sulla bandiera romena non possono essere aggiunte altre scritte o simboli se non quelli approvati dalla legge o dai regolamenti militari, secondo i provvedimenti adottati dal Parlamento di Bucarest. Il documento stabilisce, inoltre, che, mentre si canta linno nazionale, “Risvegliati, romeno!”, i presenti devono rimanere in silenzio se non scelgono di cantare. La legge prevede pure che, nei luoghi in cui sventola la bandiera romena possano essere aggiunte anche le bandiere dellUnione Europea e della NATO. Il mancato rispetto delle disposizioni relative allalzabandiera, al suo uso in uno stato improprio o in una forma diversa da quella consentita dalla legge è sanzionato con multe da 500 a 5.000 lei (da 100 a 1.000 euro).
Marea nera sul Danubio – Londata di inquinamento formatasi sul Danubio nella zona di Čelarevo in Serbia, a seguito di un incidente, è stata fermata prima di raggiungere il confine con la Romania, ha comunicato lEnte nazionale “Acque romene”. Listituzione sottolinea che sebbene linquinamento non abbia alcun impatto transfrontaliero, per motivi di sicurezza, le sue squadre continueranno a monitorare le acque del Danubio nellarea di Bazias, allingresso nel Paese, per altre 24 ore. 35 tonnellate di prodotti petroliferi sono fuoriuscite da una nave battente bandiera bulgara sul corso principale del Danubio, vicino alla città serba di Čelarevo. Le autorità di Belgrado hanno adottato misure per limitare linquinamento e hanno persino installato una diga galleggiante di protezione per isolare la marea nera.
România Internațional, 22.06.2023, 19:40