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04.06.2023

Pentecoste – Anche i cristiani ortodossi (maggioritari) e uniati in Romania hanno celebrato, oggi, la Pentecoste o Discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, che segna la fondazione della Chiesa cristiana. Secondo il Nuovo Testamento, i 12 Apostoli, riuniti in una casa, ricevettero lo Spirito Santo, che diede loro il potere di predicare in lingue che non avevano mai parlato. Dopo la predica dellapostolo Pietro, 3.000 persone furono battezzate e formarono la prima comunità cristiana. Oggi, nelle chiese i fedeli hanno ricevuto foglie di noce consacrate, simbolo delle fiamme che apparvero sopra le teste degli Apostoli, nel momento della Discesa dello Spirito Santo. Decine di migliaia di turisti passano il ponte di Pentecoste nelle località turistiche sulla Valle del Prahova (sud della Romania) o sul litorale romeno del Mar Nero (sud-est). Molti romeni hanno scelto di trascorrerlo, invece, allestero, soprattutto in Bulgaria e Grecia.

04.06.2023
04.06.2023

, 04.06.2023, 17:47



Premio al presidente romeno Klaus Iohannis – I diritti umani e la dignità umana sono elementi chiave per la costruzione di società caratterizzate da libertà, democrazia e solidarietà. Lo ha affermato, oggi, il presidente romeno Klaus Iohannis durante una cerimonia a Francoforte sul Meno, dove gli è stato conferito dal Centro contro le espulsioni il Premio Franz Werfel 2023 per i Diritti Umani. Il capo dello stato romeno ha mostrato che “per la Romania, le persone appartenenti alle minoranze nazionali rappresentano non solo un ricco patrimonio culturale e umano, ma anche un vero valore aggiunto per lintera società”. Nel corso della cerimonia, la Laudatio è stata pronunciata da Jean-Claude Juncker, ex presidente della Commissione Europea ed ex primo ministro del Granducato del Lussemburgo, che ha evidenziato i meriti del presidente Klaus Iohannis “nella lotta alla corruzione, nella promozione dello stato di diritto e della tutela delle minoranze». Ieri, sempre in Germania, il capo dello stato romeno ha ricevuto il Premio Civico tedesco, conferitogli dalla Fondazione Civica Bad Harzburg, a Dusseldorf. Nel suo discorso di accettazione, Klaus Iohannis ha ribadito lappartenenza della Romania ai valori europei, che legittima il desiderio dei cittadini di beneficiare dellintegrazione nellarea Schengen. Iohannis ha ricordato che la Romania soddisfa pienamente i criteri per lintegrazione, gestendo le frontiere esterne con responsabilità ed efficienza. La fondazione ha deciso di assegnargli il premio sulla base della valutazione dellintera carriera politica del capo dello stato romeno.



Romania – Regno Unito – Il re Carlo III del Regno Unito continua la sua visita privata in Romania. Ieri, il sovrano britannico ha camminato per le strade del villaggio di Valea Zălanului, nella provincia di Covasna (centro), dove possiede tre case. Vestito in modo casual, il re è stato accolto dalla gente del posto con fiori ed è stato applaudito. Re Carlo III ha parlato con gli abitanti del villaggio e con i turisti venuti apposta per vederlo e ha visitato alcuni luoghi pittoreschi della zona. Amo venire in Romania, ha detto il monarca. Carlo III è stato ricevuto, venerdì, al Palazzo Cotroceni, dal presidente romeno Klaus Iohannis. È la prima visita che un monarca britannico effettua in Romania, ma anche il primo viaggio allestero del sovrano dalla sua incoronazione, avvenuta il mese scorso. In qualità di principe ereditario, Carlo ha visitato la Romania diverse volte, la prima volta nel 1998 e si è dichiarato un ammiratore del paese. Si è implicato nella conservazione del patrimonio culturale romeno, acquistando e restaurando vecchie case in campagna, che ha salvato dalla distruzione. Nel 2017 la Presidenza romena gli ha conferito lOrdine Nazionale “Stella di Romania” nel Grado di Gran Croce.



Turchia – Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, si è congratulato, a nome della Romania, con Recep Tayyip Erdogan per la sua riconferma alla presidenza della Turchia e gli ha augurato successo nelladempimento del suo nuovo mandato, durante la cerimonia di investitura che si è svolta ieri. Allevento hanno partecipato capi di stato e di governo, ministri degli Esteri, nonché rappresentanti del corpo diplomatico accreditato ad Ankara, tra cui il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Quest’ultimo si trova in Turchia anche per colloqui volti a risolvere le obiezioni dellAmministrazione di Ankara in merito alla ratifica della richiesta della Svezia di adesione alla Nato. Secondo il ministero romeno degli Esteri, la partecipazione del ministro Aurescu alla cerimonia riflette il desiderio della Romania di rafforzare il partenariato strategico bilaterale, basato su un dialogo politico consistente e una stretta cooperazione in unampia gamma di settori. Per la Romania, la Turchia è il secondo partner commerciale extra UE e la prima destinazione delle esportazioni romene fuori dallUnione. Lo scorso anno l’interscambio è ammontato a quasi 9,6 miliardi di dollari. Recep Tayyip Erdogan è stato insediato per la terza volta come presidente del Paese. Il 28 maggio, al secondo turno di votazioni, ha sconfitto il candidato dellopposizione unita, Kemal Kilicdaroglu. Il leader turco ha dominato la politica del Paese per 20 anni, prima come primo ministro, poi come presidente, ma i critici lo accusano di autoritarismo e cattiva gestione delleconomia.



Sciopero istruzione – A Bucarest, i sindacati dellistruzione hanno annunciato che lo sciopero nell’intero settore proseguirà martedì, dopo il ponte per la Giornata mondiale dell’Infanzia e la Pentecoste ortodossa. Le autorità chiedono agli insegnanti di tornare in classe per la fine dellanno scolastico e affermano che lordinanza d’urgenza del Governo risponde alle loro richieste. Latto normativo prevede che lo stipendio del personale docente e ausiliario aumenti di 1.000 lei lordi mensili (200 euro), rispettivamente di 400 lei (circa 80 euro) lordi per il personale non docente. I sindacati ritengono insufficienti tali aumenti e allo stesso tempo respingono la proposta del Governo di introdurre gradualmente i futuri aumenti, entro un massimo di 3 anni dallentrata in vigore della nuova legge sui salari. Il presidente romeno Klaus Iohannis, che si era mostrato disponibile a dare il via libera a un accordo politico volto a porre fine allo sciopero, ritiene che il Governo abbia offerto ai dipendenti dellistruzione tutto ciò che hanno chiesto e che non avrebbero più motivi per protestare. Iohannis ha chiesto agli insegnanti di mettere in difficoltà gli esami nazionali. Parallelamente allo sciopero, si sono svolte proteste di piazza sia nella capitale che in numerose città della Romania. I sindacati chiedono un aumento del 25% dei redditi di tutti i dipendenti, e per il personale esordiente lo stipendio pari a quello medio lordo, cioè quasi 4.000 lei (circa 800 euro).



Pensioni speciali – I parlamentari romeni riprenderanno i dibattiti sul progetto di legge sulla riforma delle pensioni speciali, dopo che i leader della coalizione di governo hanno presentato degli emendamenti. Il documento, passato dal Senato e che è ora allattenzione della Camera dei Deputati per il voto finale, rappresenta un obiettivo del Piano nazionale di ripresa. Uno degli emendamenti prevede unimposta del 30% sulle pensioni in pagamento, solo sullimporto che supera il salario medio lordo. Inoltre, fino a gennaio 2034, lanzianità minima sarà aumentata a 25 anni per diverse categorie di dipendenti. Un altro emendamento mira a ridurre il numero dei beneficiari delle pensioni di servizio, escludendo alcune categorie. Allo stesso tempo, letà pensionabile standard aumenterà a 65 anni entro il 2035 per i militari, i diplomatici e il personale ausiliario dei tribunali. Lopposizione ha criticato le modifiche proposte dalla coalizione. Secondo il Governo, la spesa annuale per le pensioni speciali – di servizio e militari – ha raggiunto i 12 miliardi di lei (2,41 miliardi di euro). I beneficiari sono circa 190.000 persone, la maggior parte delle quali sono nellesercito (quasi 180.000).

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