26.04.2023
Schengen – La situazione della migrazione nell’UE, in particolare il rafforzamento delle frontiere e la prospettiva dell’adesione della Romania a Schengen sono stati i temi principali esaminati a Bucarest, dai ministri dell’Interno romeno, Lucian Bode, e austriaco, Gerhard Karner. L’Austria non può fornire una data certa per l’adesione della Romania a Schengen, ha detto Karner, riprendendo le stesse cifre con le quali ha motivato il voto contro l’ingresso della Romania nell’area di libera circolazione. Lo scorso anno in Austria sono entrate illegalmente oltre 110.000 persone, di cui 80.000 non registrate, e il sistema di protezione delle frontiere non è ancora funzionale., ha detto il ministro austriaco. Gerhard Karner ha trasmesso ai romeni di rendersi conto delle loro aspettative, del fatto che le autorità hanno ottenuto progressi nel rafforzamento dei confini e nella gestione della migrazione, ma che resta ancora lunga strada da percorrere. Dal canto suo, Lucian Bode ha dichiarato che per la Romania non è normale avere solo obblighi, senza beneficiare dei diritti che le spettano. Alla fine dello scorso anno, al Consiglio Giustizia e Affari Interni, la Romania non è stata ammessa a Schengen, a causa dell’opposizione dell’Austria. Gli austriaci hanno votato contro, mentre gli olandesi hanno deciso di accettare l’adesione della Romania, ma non anche quella della Bulgaria. Per la stessa occasione, la Croazia ha ricevuto il via libera per aderire a Schengen.
România Internațional, 26.04.2023, 16:52
Schengen – La situazione della migrazione nell’UE, in particolare il rafforzamento delle frontiere e la prospettiva dell’adesione della Romania a Schengen sono stati i temi principali esaminati a Bucarest, dai ministri dell’Interno romeno, Lucian Bode, e austriaco, Gerhard Karner. L’Austria non può fornire una data certa per l’adesione della Romania a Schengen, ha detto Karner, riprendendo le stesse cifre con le quali ha motivato il voto contro l’ingresso della Romania nell’area di libera circolazione. Lo scorso anno in Austria sono entrate illegalmente oltre 110.000 persone, di cui 80.000 non registrate, e il sistema di protezione delle frontiere non è ancora funzionale., ha detto il ministro austriaco. Gerhard Karner ha trasmesso ai romeni di rendersi conto delle loro aspettative, del fatto che le autorità hanno ottenuto progressi nel rafforzamento dei confini e nella gestione della migrazione, ma che resta ancora lunga strada da percorrere. Dal canto suo, Lucian Bode ha dichiarato che per la Romania non è normale avere solo obblighi, senza beneficiare dei diritti che le spettano. Alla fine dello scorso anno, al Consiglio Giustizia e Affari Interni, la Romania non è stata ammessa a Schengen, a causa dell’opposizione dell’Austria. Gli austriaci hanno votato contro, mentre gli olandesi hanno deciso di accettare l’adesione della Romania, ma non anche quella della Bulgaria. Per la stessa occasione, la Croazia ha ricevuto il via libera per aderire a Schengen.
Bucarest 9 – A Varsavia, il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, ha copresieduto, insieme al suo omologo polacco, Mariusz Blaszczak, la riunione dei ministri della Difesa dei Paesi membri del Formato Bucarest 9. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa di Bucarest, la riunione ha rappresentato un’opportunità per armonizzare le posizioni degli stati membri del B9 collocati sul Fianco Orientale dell’Alleanza al fine di promuovere e riflettere gli interessi di sicurezza comuni dell’agenda alleata, anche in prospettiva del prossimo Vertice della NATO a Vilnius. Inoltre, sono stati affrontati aspetti riguardanti le sfide contro la sicurezza generati dagli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina, gli effetti regionali ed euro-atlantici, nonchè la necessità di continuare a sostenere i partner più vulnerabili, soggetti a minacce ibride da parte della Russia: Moldova, Georgia e Bosnia Erzegovina.
Esercitazioni – Nel campo di addestramento militare di Capu Midia, in provincia di Constanța, si sono svolte le esercitazioni EAGLE SHIELD e EAGLE ROYAL, guidate dai soldati francesi del Battle Group NATO schierato in Romania. Alle due sequenze di addestramento hanno partecipato militari romeni, americani, lussemburghesi e olandesi. Dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, la Francia ha schierato a Capu Midia un sistema di difesa aerea MAMBA, in grado di colpire obiettivi posizionati fino a 100 km di distanza.
Caro energia – Secondo i dati pubblicati dall’Eurostat, i prezzi medi dell’energia elettrica per i consumatori domestici nell’UE hanno continuato l’aumento nella seconda metà del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, da 23,5 euro/100 kWh fino a 28,4 euro/100 kWh. La Romania, paese membro dell’Unione Europea, ha registrato gli aumenti più significativi, espressi in valuta nazionale (112%), seguita da Repubblica Ceca, Danimarca, Lituania e Lettonia. Anche i prezzi medi del gas naturale sono aumentati nel secondo semestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, da 7,8 euro/100 kWh a 11,4 euro/100 kWh. L’incremento più significativo, espresso in valuta nazionale, è stato registrato nella Repubblica Ceca (231%) seguita da Romania (165%), Lettonia (157%), Lituania (112%) e Belgio (102%).
Sudan – Due cittadini romeni sono stati evacuati dal Sudan lunedì, con un volo organizzato dalle autorità svedesi in direzione Gibuti – informa il Ministero degli Esteri di Bucarest. Inoltre, un cittadino romeno ha viaggiato da solo dal Sudan verso l’Egitto dove ha chiesto assistenza consolare all’Ambasciata di Romania al Cairo. Altri 8 cittadini romeni e un familiare sudanese, evacuati a Gibuti, hanno lasciato questo stato ieri con un volo militare organizzato dalle autorità greche verso Atene. Il MAE fornisce il sostegno necessario per il loro rimpatrio in Romania. Bucarest precisa che sta seguendo anche la situazione di altri 14 cittadini romeni e 2 familiari sudanesi, che dovrebbero essere evacuati dal Sudan. Il MAE ricorda che l’allerta di viaggio per il Sudan è salita al livello 8 su 9 e raccomanda a tutti i cittadini romeni che si trovano in questo paese di abbandonarlo immediatamente. Il Sudan si trova in una situazione caotica dal 15 aprile, in seguito ai scontri violenti tra esercito e forze paramilitari.
Istruzione – A Bucarest sono stati ripresi i dibattiti sui ddl relativi alla legge sull’istruzione. A causa numero alto di emendamenti, la votazione in plenaria potrebbe essere rimandata di una settimana. I socialdemocratici (parte della coalizione al governo) hanno proposto una serie di emendamenti con impatto sul bilancio, come la concessione di pensioni di invalidità nel caso del personale docente che perde l’abilità al lavoro in seguito a una malattia professionale. Bocciato invece un emendamento dell’USR (all’opposizione) riguardante la retribuzione degli insegnanti.
Proteste – I sindacalisti dell’Istruzione hanno protestato ieri davanti alla sede del Governo contro il livello retributivo nel sistema, nonchè contro le intenzioni dell’Esecutivo di limitare le spese con il personale ai livelli del 2022. Il 10 maggio, nella Capitale, è programmato un importante corteo di protesta – il più grande degli ultimi anni – al quale dovrebbero partecipare circa 15.000 persone. Nel caso in cui le rivendicazioni non saranno risolte, i sindacati minacciano con lo sciopero generale.
Moldova – Mosca ha una politica ostile nei confronti della Repubblica di Moldova. Lo ha affermato il ministro degli Esteri del governo filo-occidentale di Chisinau, Nicu Popescu, commentando il divieto di ingresso in Russia imposto contro alcuni funzionari moldavi. Per anni, la Russia ha ricorso a una politica ostile nei confronti della Moldova. Ha sostenuto il separatismo, ha imposto un embargo, e le truppe dell’esercito russo si trovano sul territorio della nostra repubblica. La Federazione Russa continua ad essere contro la Repubblica di Moldova, ha sottolineato Popescu. In precedenza, il primo segretario dell’Ambasciata della Repubblica di Moldova a Mosca, Valeriu Manea, è stato dichiarato persona non grata in Russia, come risposta a una simile decisione adottata da Chisinau nei confronti di un diplomatico russo.
Cinema – Il Gala dei Premi Gopo – il più importante evento dedicato al cinema romeno – ha premiato ieri sera i migliori film del 2022. La pellicola Metronome si è aggiudicata il maggior numero di riconoscimenti, mentre il premio del pubblico è andato a Teambuilding. La cerimonia dei Premi Gopo è stata caratterizzata da momenti speciali, come l’omaggio reso al grande cineasta al quale è intitolato il Gala – Ion Popescu Gopo, dalla cui nascita ricorre il centenario. Gopo (1923-1989) si è affermato, attraverso le sue creazioni artistiche, come una grande personalità del cinema romeno, vincendo nel 1957 la Palma d’oro al Festival Internazionale del Cinema di Cannes.
Pallamano – Nel penultimo incontro del 4° girone di qualificazione agli EHF EURO 2024 di pallamano maschile, la nazionale romena è stata sconfitta dall’Austria a Bucarest, con il punteggio di 30-35. Nella partita decisiva, la Romania scende in campo comenica contro l’Ucraina e, in caso di vittoria, può qualificarsi per la fase finale del torneo, in Germania. Nella classifica del girone, gli austriaci si trovano al primo posto (10 punti) e sono seguiti dai romeni (4 punti). Le Isole Faroe e l’Ucraina hanno due punti. Le prime due classificate di ogni girone assieme alle migliori quattro classificate al 3° posto guadagnano la qualificazione agli Europei. La nazionale romena ha partecipato per l’ultima volta a un campionato europeo nel 1996.