11.03.2023
Schengen – Il presidente romeno, Klaus Iohannis
effettua la prossima settimana una visita in Bulgaria per discutere in merito
all’adesione a Schengen con il suo omologo di Sofia, Rumen Radev. Iohannis ha
ripetutamente assicurato che la Romania non è né una fonte di migrazione né un
paese di transito. Intanto la Bulgaria si sta impegnando per mettere in
sicurezza il suo confine con la Turchia, in collaborazione non solo con le
autorità europee, ma anche con Ankara. Il ministro dell’Interno bulgaro, Ivan
Demergiev, ha spiegato che l’idea della costruzione di una barriera protettiva
non è stata accolta al Consiglio Europeo, ma che possono essere forniti
equipaggiamenti come droni o radar e che può essere aumentata anche la presenza FRONTEX. L’8 dicembre scorso, al
consiglio Giustizia e Affari Interni di Bruxelles, la Romania non è stata ammessa nell’Area Schengen,
a causa dell’opposizione di Austria e Olanda. Gli austriaci hanno votato contro,
mentre gli olandesi hanno deciso di accettare l’adesione della Romania, ma non
quella della Bulgaria. I due paesi sono analizzati in un fascicolo comune e rispettano
tutte le condizioni per aderire a Schengen.
România Internațional, 11.03.2023, 16:38
Schengen – Il presidente romeno, Klaus Iohannis
effettua la prossima settimana una visita in Bulgaria per discutere in merito
all’adesione a Schengen con il suo omologo di Sofia, Rumen Radev. Iohannis ha
ripetutamente assicurato che la Romania non è né una fonte di migrazione né un
paese di transito. Intanto la Bulgaria si sta impegnando per mettere in
sicurezza il suo confine con la Turchia, in collaborazione non solo con le
autorità europee, ma anche con Ankara. Il ministro dell’Interno bulgaro, Ivan
Demergiev, ha spiegato che l’idea della costruzione di una barriera protettiva
non è stata accolta al Consiglio Europeo, ma che possono essere forniti
equipaggiamenti come droni o radar e che può essere aumentata anche la presenza FRONTEX. L’8 dicembre scorso, al
consiglio Giustizia e Affari Interni di Bruxelles, la Romania non è stata ammessa nell’Area Schengen,
a causa dell’opposizione di Austria e Olanda. Gli austriaci hanno votato contro,
mentre gli olandesi hanno deciso di accettare l’adesione della Romania, ma non
quella della Bulgaria. I due paesi sono analizzati in un fascicolo comune e rispettano
tutte le condizioni per aderire a Schengen.
Economia – Nel 2022, gli investimenti netti nell’economia
romena sono ammontati a 150 miliardi di lei (oltre 30 miliardi di euro), in
aumento dell’8,5% rispetto all’anno precedente. Lo ha dichiarato il primo
ministro Nicolae Ciucă, precisando che ciò dimostra l’impatto positivo delle
misure adottate dal governo sull’economia reale. Gli investimenti nello
sviluppo, sostiene il premier, conserveranno posti di lavoro e genereranno
altri, nuovi, mentre a lungo termine contribuiranno a ottenere redditi
maggiori. Altri dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica
dimostrano il percorso positivo dell’economia romena nel 2022: l’aumento del
Prodotto Interno Lordo del 4,8%, investimenti diretti esteri per 11,3 miliardi
di euro, un assorbimento di fondi europei del 73% ed esportazioni per 85
miliardi di euro. D’altra parte, secondo i dati del Ministero delle Finanze, lo
scorso dicembre, il debito pubblico della Romania è sceso al 47,2% del PIL, dal
48,3% rilevato un mese prima e dal 48,9% nel 2021. La spesa per gli
investimenti pubblici nel 2023 è stimata a circa il 7,2% del PIL.
Sciopero Francia – La
Francia ha affrontato una nuova giornata di proteste contro i piani del governo
di riformare il sistema pensionistico. Gli scioperi hanno interessato raffinerie,
trasporti pubblici o servizi di raccolta dei rifiuti domestici. Una coalizione
dei sindacati francesi, in una rara dimostrazione di unità dall’inizio del movimento
di protesta, inziato alla fine di gennaio, spera di mantenere alta la pressione
sul governo per ritirare la riforma, la cui misura chiave è l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni entro
il 2030. Secondo i dati del ministero dell’Interno francese, fino a 1 milione
di persone hanno preso parte alle oltre 200 manifestazioni organizzate in tutto
il Paese, mentre il Senato continua a esaminare la riforma per votare il testo.
Secondo i sondaggi, oltre il 70% dei francesi è contrario all’innalzamento
dell’età di pensionamento.
Cultura – Il Governo di Bucarest ha approvato
l’apertura di una rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno a Tokyo. D’altra parte, il
portavoce dell’Esecutivo, Dan Cărbunaru, ha precisato che non sono stati
approvati posti di lavoro aggiuntivi per altri istituti culturali romeni
all’estero. Secondo un comunicato del Governo, l’apertura dell’Istituto
Culturale Romeno a Tokyo, capitalizzando l’istituzione del Partenariato Strategico bilaterale, conferirà una maggiore la visibilità della Romania nello spazio
giapponese, e svilupperà gli scambi culturali e scientifici tra i due
Paesi, promuovendo l’informazione sulla vita culturale e accademica della
Romania. Attualmente, l’unica rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno nel
sud-est asiatico opera dal 2015 a Pechino, in Cina.
Film – La seconda edizione del Festival Nuovo Cinema
Italiano in Romania prosegue stasera al Cinema del Museo del Contadino Romeno
di Bucarest con Esterno Notte di Marco Bellocchio. Saranno Milano Calibro 9
di Fernando di Leo e La voglia matta di Luciano Salce a chiudere domani la
rassegna nella Capitale. Organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di
Bucarest, dall’Ambasciata d’Italia e da ICE Romania, con il sostegno di Italian
Screens e del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, il festival
si sposterà dal 21 al 26 marzo a Cluj-Napoca e dal 30 marzo al 2 aprile a Timişoara,
Capitale Europea della Cultura nel 2023.