24.02.2023 (aggiornamento)
Ucraina – L’Ucraina farà tutto ciò che è in suo potere per vincere. Lo ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky a un anno dall’inizio dell’invasione russa. Abbiamo resistito e non ci siamo lasciati sconfiggere, ha sottolineato il leader di Kiev nel suo messaggio. Zelensky si è dichiarato convinto che il 2023 sarà l’anno della vittoria e ha ringraziato tutti gli ucraini per il loro coraggio. Dal canto loro, i leader della NATO e dell’Unione Europea affermano che continueranno a sostenere l’Ucraina dal punto di vista politico, economico e militare, al fine di riconquistare la sua integrità territoriale, in conformità con i principi del diritto internazionale, condannando nel contempo la Russia non solo per il suo attacco all’Ucraina, ma anche per le sue irresponsabili minacce nucleari e per l’uso degli alimenti e dell’energia come armi della guerra ibrida. Gli esponenti della NATO chiedono alla Russia di fermare immediatamente la guerra e di ritirarsi dai territori occupati, in conformità con la risoluzione adottata giovedì dalle Nazioni Unite. La Reuters nota che, al momento, la guerra in Ucraina è diventata una guerra di logoramento e che entrambe le parti stanno subendo perdite sempre maggiori. La Russia controlla circa un quinto del territorio ucraino.
România Internațional, 24.02.2023, 18:58
Ucraina – L’Ucraina farà tutto ciò che è in suo potere per vincere. Lo ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky a un anno dall’inizio dell’invasione russa. Abbiamo resistito e non ci siamo lasciati sconfiggere, ha sottolineato il leader di Kiev nel suo messaggio. Zelensky si è dichiarato convinto che il 2023 sarà l’anno della vittoria e ha ringraziato tutti gli ucraini per il loro coraggio. Dal canto loro, i leader della NATO e dell’Unione Europea affermano che continueranno a sostenere l’Ucraina dal punto di vista politico, economico e militare, al fine di riconquistare la sua integrità territoriale, in conformità con i principi del diritto internazionale, condannando nel contempo la Russia non solo per il suo attacco all’Ucraina, ma anche per le sue irresponsabili minacce nucleari e per l’uso degli alimenti e dell’energia come armi della guerra ibrida. Gli esponenti della NATO chiedono alla Russia di fermare immediatamente la guerra e di ritirarsi dai territori occupati, in conformità con la risoluzione adottata giovedì dalle Nazioni Unite. La Reuters nota che, al momento, la guerra in Ucraina è diventata una guerra di logoramento e che entrambe le parti stanno subendo perdite sempre maggiori. La Russia controlla circa un quinto del territorio ucraino.
Romania-Ucraina – A un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, il presidente Klaus Iohannis ribadisce in un messaggio che la Romania continuerà a sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino per quanto tempo sarà necessario. Questa battaglia deve essere vinta dall’Ucraina e la Russia deve rispondere per i crimini commessi e per le vite distrutte. Cari ucraini, non siete soli! Avete nella Romania un amico affidabile, che vi sostiene in questa lotta ingiusta! È nostra responsabilità, di tutti, a contribuire alla vittoria e alla costruzione di un futuro migliore, in pace! La Romania si trova e resterà accanto all’Ucraina!, ha sottolineato il capo dello stato. Klaus Iohannis ha ringraziato tutti i cittadini romeni per la solidarietà e l’empatia dimostrate nei confronti dei loro vicini. Dal canto suo, il primo ministro Nicolae Ciucă ha dichiarato che, attaccati ai valori dell’Unione Europea e dell’Alleanza Nord Atlantica, i romeni continueranno a sostenere l’obiettivo di pace e libertà dell’Ucraina, diventata l’avamposto della lotta per la difesa del mondo democratico. Dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, ha visitato la base aerea Mihail Kogălniceanu nel sud-est della Romania. Romeni, americani, italiani e francesi si stanno addestrando insieme, compiono missioni insieme, mangiano insieme e condividono la loro cultura, tutto come in una grande famiglia. Un muro incrollabile che protegge la Romania e l’intero Fianco Orientale della NATO. Non accetteremo mai l’invasione di uno stato sovrano, ha sottolineato Marcel Ciolacu in un post sui social.
Romania-Moldova – La Romania esprime di nuovo la sua solidarietà nei confronti della confinante Repubblica di Moldova (paese a maggioranza romenofona) di fronte alle minacce ibride lanciate dalla Russia. Minacce che, secondo gli analisti, si sono intensificate in seguito alla mancanza dei risultati attesi sul campo di battaglia. La presidente Maia Sandu ha effettuato una visita a Bucarest per colloqui con il suo omologo, Klaus Iohannis, nel corso dei quali sono stati esaminati i rapporti bilaterali e i progetti congiunti. La presidente Sandu ha ringraziato la Romania per il suo costante sostegno, mentre il presidente Iohannis ha evocato le preoccupazioni causate dalle minacce esterne senza precedenti rivolte contro l’ordine democratico nella Repubblica di Moldova.
ONU – Nell’ambito della sessione straordinaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha dichiarato che Bucarest auspica la pace per l’Ucraina, ma che, al momento, c’è un livello di ostilità allarmante, senza segni di mitigazione, con sofferenze inimmaginabili per la popolazione civile e con conseguenze drastiche di lunga durata. Secondo un comunicato del MAE romeno, Aurescu ha affermato che la guerra ibrida proliferata da Mosca – intensificata da fake news, disinformazioni e influenze maligne – mira non solo a destabilizzare la regione e gli stati più vulnerabili, ma anche a indebolire la loro unità, fiducia reciproca e solidarietà. Il ministro Aurescu ha ricordato che la Romania sostiene l’istituzione di un tribunale speciale per il reato di aggressione contro l’Ucraina. Il capo della diplomazia di Bucarest ha accolto con favore l’adozione, a stragrande maggioranza, della risoluzione Principi che portano a una pace globale, giusta e durevole in Ucraina con la quale l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite condanna la Russia per l’invasione dell’Ucraina, chiedendo la cessazione dei combattimenti e il ritiro delle truppe.
Protezione civile – Durante l’incontro avuto a Bucarest con Janez Lenarcic, commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, il primo ministro romeno Nicolae Ciucă ha espresso il suo apprezzamento per l’eccellente cooperazione tra la Romania e la Commissione Europea nell’ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile. Nelle discussioni è stata sottolineata l’eccellente cooperazione per la gestione dei rifugiati ucraini e degli aiuti umanitari consegnati al paese confinante e confermata la necessità dello sviluppo della capacità di resistenza alle catastrofi, nonchè delle capacità di protezione civile sia a livello dell’UE che degli stati vicini. Il Commissario Europeo partecipa a Bucarest alla tavola rotonda ministeriale dal tema ‘Comprendere e comunicare i rischi esistenti e futuri: garantire una comunicazione basata sulle evidenze e prevenzione della disinformazione’, organizzata dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza.
Cultura – A un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il violinista Alexandru Tomescu, il violoncellista Răzvan Suma e la pianista Sînziana Mircea, insieme alle Orchestre e ai Cori della Radio pubblica, si esibiscono, domani alla Sala Radio di Bucarest nel concerto La vita in una valigia. Sul palcoscenico salirà anche la flautista ucraina Mariia Velia, studentessa presso l’Università Nazionale della Musica di Bucarest. Il concerto, organizzato da Radio Romania Cultural, vuole cogliere il dramma attraversato da milioni di persone che hanno dovuto abbandonare il proprio Paese, portando con loro solo una valigia. Sempre in occasione del compimento di un anno dell’inizio della guerra nel paese confinante, nell’atrio della Sala concerti di Radio Romania è stata inaugurata una mostra fotografica firmata da Ilie Pintea, inviato speciale di Radio Romania in Ucraina. La mostra Ucraina – volti della guerra resta aperta fino al 31 marzo.