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22.02.2023 (aggiornamento)

Bucarest 9 – Alla
presenza del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e del segretario generale
della NATO, Jens Stoltenberg, i leader del formato Bucarest 9 (B9) hanno
adottato a Varsavia una dichiarazione congiunta a un anno dall’invasione
dell’Ucraina. La Russia ha calcolato male invadendo l’Ucraina e minando
l’ordine internazionale basato sulle regole. Siamo più forti e più uniti che
mai, hanno affermato i leader dei paesi alleati posizionati sul Fianco
Orientale della NATO. Secondo il comunicato, la Russia rappresenta la minaccia
più importante e diretta alla sicurezza dell’Alleanza e, al fine di proteggere
i suoi cittadini e il suo territorio, gli alleati sono impegnati ad aumentare
il livello della presenza militare nei Paesi del Fianco Orientale. Del Formato
B9 fanno parte Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia,
Romania, Slovacchia e Ungheria. Presente all’incontro, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha sottolineato la necessità di continuare a sostenere
l’Ucraina. Iohannis ha ribadito che la Romania sostiene l’adesione dell’Ucraina
nella NATO, nel momento in cui saranno soddisfatte le condizioni. Nel contesto
delle crescenti sfide alla sicurezza, l’aumento della resilienza della Moldova risulta
essenziale e la Romania continuerà ad agire come un alleato affidabile, ha
affermato ancora Klaus Iohannis. Il vertice ha avuto come obiettivo la continuazione del coordinamento tra gli
alleati del Fianco Orientale della NATO con gli Stati Uniti. Ieri, nello stesso
giorno in cui il presidente russo Vladimir Putin ha pronunciato il suo discorso
sullo stato della nazione, Joe Biden ha assicurato, da Varsavia, che
l’Occidente sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario. Joe Biden è arrivato in
Polonia lunedì dopo la visita a sorpresa effettuata a Kiev.

22.02.2023 (aggiornamento)
22.02.2023 (aggiornamento)

, 22.02.2023, 18:43

Bucarest 9 – Alla
presenza del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e del segretario generale
della NATO, Jens Stoltenberg, i leader del formato Bucarest 9 (B9) hanno
adottato a Varsavia una dichiarazione congiunta a un anno dall’invasione
dell’Ucraina. La Russia ha calcolato male invadendo l’Ucraina e minando
l’ordine internazionale basato sulle regole. Siamo più forti e più uniti che
mai, hanno affermato i leader dei paesi alleati posizionati sul Fianco
Orientale della NATO. Secondo il comunicato, la Russia rappresenta la minaccia
più importante e diretta alla sicurezza dell’Alleanza e, al fine di proteggere
i suoi cittadini e il suo territorio, gli alleati sono impegnati ad aumentare
il livello della presenza militare nei Paesi del Fianco Orientale. Del Formato
B9 fanno parte Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia,
Romania, Slovacchia e Ungheria. Presente all’incontro, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha sottolineato la necessità di continuare a sostenere
l’Ucraina. Iohannis ha ribadito che la Romania sostiene l’adesione dell’Ucraina
nella NATO, nel momento in cui saranno soddisfatte le condizioni. Nel contesto
delle crescenti sfide alla sicurezza, l’aumento della resilienza della Moldova risulta
essenziale e la Romania continuerà ad agire come un alleato affidabile, ha
affermato ancora Klaus Iohannis. Il vertice ha avuto come obiettivo la continuazione del coordinamento tra gli
alleati del Fianco Orientale della NATO con gli Stati Uniti. Ieri, nello stesso
giorno in cui il presidente russo Vladimir Putin ha pronunciato il suo discorso
sullo stato della nazione, Joe Biden ha assicurato, da Varsavia, che
l’Occidente sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario. Joe Biden è arrivato in
Polonia lunedì dopo la visita a sorpresa effettuata a Kiev.

Romania-Russia – Il ministero degli Esteri romeno ha annunciato la sospensione dell’attività del Centro Russo per la Cultura e la Scienza in Romania. L’ambasciatore russo a Bucarest, Valery Kuzmin, è stato convocato presso la sede del Ministero degli Affari Esteri per essere informato in merito alla decisione delle autorità romene. Al diplomatico russo sono state ricordate le ripetute situazioni in cui il Centro si è deliberatamente impegnato in azioni di presentazione distorta della realtà e della verità storica a livello dell’opinione pubblica romena. Secondo il MAE, gli slittamenti si sono intensificati dopo l’invasione illegale dell’Ucraina. Attraverso le azioni svolte, il centro si è irremediabilmente allontanato dagli obiettivi naturali di rafforzare i legami culturali trasformandosi, purtroppo, in uno strumento di propaganda, disinformazione e scagionamento dei crimini di guerra della Federazione Russa in Ucraina, ha informato il MAE romeno. La sospensione dell’attività del Centro dovrà essere portata a termine entro il 20 agosto, data fino alla quale dovranno essere concluse le procedure amministrative comportate dalla decisione.

Romania-Moldova – La presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, inizia domani una visita di lavoro a Bucarest, su invito del suo omologo, Klaus Iohannis. Secondo l’Amministrazione Presidenziale, saranno affrontati aspetti riguardanti i progetti congiunti di interesse strategico nei settori dell’energia, trasporti, sanità, istruzione o della società informazionale, con particolare attenzione alle iniziative volte a collegare la Moldova con lo spazio dell’UE. Nel contempo, sarà esaminato lo stadio e il sostegno della Romania al percorso europeo dello stato confinante. Inoltre, i due presidenti avranno uno scambio di opinioni sulle sfide alla sicurezza, nonché sulle modalità di gestire gli effetti economici, sociali e umanitari dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. D’altra parte, il 1° marzo, anche il primo ministro di Chisinau, Dorin Recean, effettuerà una visita a Bucarest, il primo viaggio ufficiale all’estero dal suo insediamento.

Agricoltura – Più di 400 specialisti da 13 Paesi partecipano a Bucarest all’evento internazionale Romanian Agri Trade Summit. In un intervento online, il primo ministro Nicolae Ciucă ha affermato che l’accesso sui mercati interni ed internazionali dei prodotti agroalimentari romeni deve rappresentare un obiettivo strategico del programma di governo. Ciucă ha sottolineato che gli agricoltori e gli operatori agroalimentari romeni sono percepiti come un fattore estremamente importante per lo sviluppo a medio e lungo termine della Romania. Nicolae Ciucă ha aggiunto che il Paese dispone di un importante vantaggio logistico, che deve essere massimizzato, per consentire un orientamento più applicato all’esportazione verso altre aree, come il Nord Africa, il Medio Oriente o l’Asia. Il Romanian Agri Trade esamina temi di attualità urgenti per l’agribusiness, in grado di creare il quadro necessario per un dialogo complesso tra analisti, autorità e gli altri attori importanti del mercato agricolo locale e internazionale, precisa un comunicato degli organizzatori.

Prevenzione sismica – Le istituzioni educative in Romania che presentano rischio in caso di terremoto saranno prioritarie in un processo di consolidamento e riabilitazione attuato attraverso un programma governativo. Lo ha stabilito, ieri, il comitato interministeriale per l’analisi del rischio sismico, coordinato dal primo ministro Nicolae Ciucă. Secondo un comunicato del Governo, è stato deciso che entro venerdì 24 febbraio il Ministero dell’Istruzione offra sostegno alle autorità locali nell’individuare le soluzioni per il trasferimento in spazi sicuri dei bambini che studiano in edifici classificati come prima categoria di rischio sismico. Rientrano in questa categoria 39 edifici appartenenti a istituzioni scolastiche. Attività scolastiche sono attualmente in corso in 21 di esse.

Sicurezza stradale – La Romania continua ad avere più alto tasso di mortalità per incidenti stradali dell’Unione Europea, con 86 morti per il milione di abitanti, contro, ad esempio, i 21 in Svezia. Secondo i dati preliminari dello scorso anno pubblicati dalla Commissione Europea, la media a livello di Unione è di 46 vittime. A livello dell’intera Unione Europea, lo scorso anno a causa hanno perso la vita in inciedenti stradali 260.000 persone, un aumento del 3% rispetto al 2021. Nell’aprile dello scorso anno, il Ministero dei Trasporti di Bucarest ha lanciato la Strategia Nazionale di Sicurezza Stradale 2022-2030, che prevede, tra l’altro, un sistema automatico di multa attuato attraverso 300 radar e 500 videocamere, oltre a un rating di sicurezza stradale.

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