18.01.2023
OSCE – La Romania ha assunto la Presidenza del Comitato di Sicurezza dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), uno degli organi sussidiari del Consiglio Permanente dell’OSCE, mandato che adempirà nel 2023. Tra le attribuzioni di questo Comitato si annovera la discussione degli aspetti non militari e politici relativi alla sicurezza. Più precisamente, la Romania sosterrà il conseguimento degli obiettivi OSCE in settori come la lotta al traffico di esseri umani, la gestione delle frontiere e la lotta al terrorismo. In collaborazione con la Presidenza dell’Organizzazione, detenuta quest’anno dalla Macedonia del Nord, la Romania presterà maggiore attenzione al rispetto degli impegni assunti da tutti gli stati partecipanti, agevolando il consolidamento delle azioni internazionali per combattere le minacce alla sicurezza transnazionale. La Romania ha già ricoperto la presidenza del Comitato per la Sicurezza dell’OSCE nel 2015 e nel 2016.
România Internațional, 18.01.2023, 16:53
Politica estera – Nel 2023, la Romania mantiene le sue coordinate generali di politica estera, miranti al rafforzamento della sua posizione e del suo ruolo nella NATO e nell’UE, nonchè allo sviluppo dell’alleanza strategica con gli Stati Uniti. Lo ha affermato il presidente Klaus Iohannis davanti agli ambasciatori stranieri accreditati a Bucarest. Il capo dello stato ha precisato che la Romania ha gestito in modo esemplare la situazione senza precedenti creata ai confini dell’UE e della NATO e generata dalla guerra lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina. D’altra parte, il successo del completamento del Meccanismo di Cooperazione e Verifica deve essere completato quest’anno con la meritata adesione della Romania a Schengen, ha sottolineato il presidente Iohannis.
NATO – Per la prima volta, aerei di sorveglianza AWACS (Airborne Warning and Control System), avendo la base permanente in Germania, opereranno dalla Romania in missioni di ricognizione e sorveglianza nell’area orientale dell’Alleanza Nord Atlantica. Gli aerei sono in grado di localizzare e identificare altri apparecchi di volo a una distanza di oltre 400 chilometri. La missione NATO dei militari tedeschi in Romania rappresenta un segnale importante per la solidarietà transatlantica ed europea, ha affermato, per l’occasione, l’ambasciatore tedesco a Bucarest, Peer Gebauer.
Esecutivo Misure – Via libera dal governo di coalizione romeno a un contratto di finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, per il valore di 50 milioni di euro, destinato alla realizzazione di investimenti nel campo della sicurezza stradale in Romania. Il contratto è stato firmato a Bucarest e Lussemburgo lo scorso dicembre. I soldi serviranno per costruire cavalcavia, sottopassaggi e rotatorie, oltre opere di segnaletica. Sempre oggi il Governo ha approvato la Strategia nazionale in materia di educazione Ambientale e mutamenti climatici per il periodo 2023 – 2030. Il documento stabilisce azioni per laumento del livello di educazione e sensibilizzazione della giovane generazione in materia di sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente
Schengen – Il ministro per la Migrazione e l’Asilo greco, Notis Mitarachi, è atteso a Bucarest, nell’ambito delle azioni che la Grecia sta compiendo per l’accoglienza di Romania e Bulgaria a Schengen. In precedenza, l’esponente di Atene ha incontrato, a Sofia, il ministro dell’Interno e vice primo ministro bulgaro, Ivan Demergiev. Secondo Mitarachi, la Grecia ritiene che l’estensione dell’area Schengen invierà un forte segnale di unità in un momento in cui l’Europa sta attraversando la più grande crisi dalla Seconda Guerra Mondiale. Inoltre, l’allargamento Schengen porterà benefici a tutti i paesi dell’Unione Europea, ma anche dei Balcani, perché agevolerà il trasporto commerciale stradale e il turismo. Il ministro greco ha sottolineato che Romania e Bulgaria hanno già soddisfatto tutti i criteri di adesione, motivo per il quale, Atene resta in contatto diretto con la Svezia, paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, nonchè con la Commissione Europea.
Romania-Moldova – Le commissioni Affari giuridici del Senato romeno e del Parlamento della Moldova si riuniranno in seduta congiunta dal 19 al 22 gennaio a Pitesti, dopo gli incontri di Chisinau e Iasi. Secondo un comunicato del Senato di Bucarest, l’incontro rappresenta una continuazione del dialogo politico parlamentare tra i membri delle due commissioni, iniziato nel 2022. L’incontro ha lo scopo di avvicinare i due i due organismi legislativi dalla doppia prospettiva di affermazione delle comuni radici identitarie e del sostegno fornito dalla Romania all’integrazione nell’Unione Europea della Moldova, precisato ancora il comunicato stampa.
Influenza – Stando agli specialisti, l’attuale stagione influenzale in Romania può estendersi fino in primavera, raccomandando la continuazione della vaccinazione. La somministrazione del siero è ora più facile – il Collegio dei Farmacisti annunciando che può essere fatta in quasi 100 farmacie di tutto il Paese, autorizzate in questo senso dal Ministero della Salute nell’ambito di un programma pilota. L’elenco delle farmacie che partecipano al programma è pubblicato sul sito del Ministero della Salute. In Romania, il numero di infezioni respiratorie è aumentato significativamente nella prima settimana dopo l’inizio delle scuola, il 9 gennaio..
Cultura – È stata inaugurata ieri, presso la sede dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, la mostra ‘Artisti romeni sulla mappa del mondo’, dedicata ad alcuni creatori di arti visive che si sono affermati soprattutto all’estero. Si tratta di 51 artisti che hanno vissuto o vivono ancora in tutto il mondo, veri e propri ambasciatori culturali della Romania, le cui opere sono esposte non sono solo nelle collezioni dei musei e nelle case d’asta in Romania, ma in tutta Europa. Lo abbiamo considerato un gesto simbolico- quello di costruire un ponte tra la Romania e la diaspora artistica, ma anche di dare un segnale all’intera rete di rappresentanze dell’ICR che è importante considerare anche gli artisti romeni che creano all’estero, ha dichiarato il presidente dell’ICR, Liviu Jicman, annunciando che il progetto espositivo di Bucarest sarà trasferito anche all’estero.