17.03.2023
Schengen – Il successo della rimozione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica deve concludersi quest’anno con la meritata adesione della Romania a Schengen. Lo ha affermato il presidente Klaus Iohannis, all’incontro annuale con i capi delle missioni diplomatiche accreditate in Romania. Il capo dello stato ha precisato che Bucarest è preparata sotto tutti i profili, assicurando che saranno presi provvedimenti a tutti i livelli per ottenere una decisione favorevole. La Romania è certamente una parte importante della soluzione alle sfide di sicurezza che affrontiamo a livello europeo, abbiamo contribuito e stiamo contribuendo in modo consistente al rafforzamento della sicurezza dell’Unione, ha sottolineato il capo dello stato. Nel contempo, Iohannis ha ribadito che la Romania ha gestito in modo esemplare la situazione senza precedenti al confine dell’UE e della NATO, generata dalla guerra in Ucraina, dimostrando che il profilo della Romania è aumentato in modo esponenziale a livello regionale, europeo e globale.
România Internațional, 17.01.2023, 16:39
NATO – Sono atterrati in Romania i primi aerei radar della NATO tipo AWACS, specializzati nella sorveglianza aerea. Gli AWACS hanno la base permanente in Germania e sono trasferiti in Romania nell’ambito delle misure volte a rafforzare la capacità difensiva dell’Alleanza nella regione del Mar Nero. Dall’invasione dell’Ucraina, gli aerei AWACS hanno effettuato pattugliamenti periodici nell’Europa Orientale e nella regione del Mar Baltico per identificare gli apparecchi russi in volo vicino ai confini della NATO. Tre aerei saranno schierati presso la base aerea di Otopeni (vicino a Bucarest), insieme a un distaccamento di 180 soldati e piloti NATO. La missione dovrebbe durare diverse settimane. I velivoli non trasportano alcun tipo di arma. Si tratta di aerei Boeing 707 dotati di apparecchiature elettroniche per il monitoraggio dello spettro radio e dello spazio aereo. L’AWACS ha un raggio di ricognizione di 400 chilometri a 360 gradi quando l’aereo si trova ad alta quota.
Recovery – Il primo ministro romeno Nicolae Ciucă ha presieduto la riunione straordinaria del Comitato Interministeriale di Coordinamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, durante la quale è stata analizzata la fase della sua applicazione dopo la presentazione delle prime due richieste di pagamento. Ciucă ha sottolineato che il coinvolgimento del denaro europeo rappresenta un opportunità per il futuro della Romania, sottolineando che l’anno scorso è stato il periodo migliore da quando il Paese ha avuto accesso a questo tipo di finanziamento, superando il livello di 11,3 miliardi di euro. Il capo del governo ha chiesto ai partecipanti di fare in modo che vengano rispettati gli impegni assunti nella terza richiesta di pagamento, che dovrà essere presentata alla Commissione Europea entro la fine di marzo.
Manodopera – La Romania ha quasi 6,7 milioni di contratti di lavoro iscritti nel Registro Generale dei Dipendenti, un livello record per gli ultimi 10 anni, del 16% in più rispetto allo scorso anno. Anche il numero dei dipendenti è il più elevato dell’ultimo decennio, con 5,8 milioni di persone, secondo quanto annunciato dal ministro del Lavoro nel governo PSD-PNL-UDMR, il socialdemocratico Marius Budăi.
Cultura – Il 2023 sarà un anno di importanti eventi culturali romeni, ha annunciato a Radio Romania il ministro della Cultura, Lucian Romaşcanu. Il 17 febbraio avrà luogo l’apertura del programma culturale Timişoara 2023, Capitale Europea della Cultura, con oltre 50 eventi in programma nella città collocata nella parte occidentale del Paese. Romașcanu ha precisato che, sempre a Timişoara, si svolgeranno alcuni dei concerti del Festival Internazionale di musica classica George Enescu. Il ministro ha precisato che alla 26/a edizione del Festival, in programma tra agosto e settembre, parteciperanno alcune tra le più importanti orchestre a livello mondiale. Il ministro Romașcanu ha menzionato anche altri eventi culturali: la 30/a edizione del Festival Internazionale del Teatro di Sibiu (centro) o il Festival Nazionale del Teatro di Bucarest. Lucian Romaşcanu ha annunciato che intende attrarre il maggior numero possibile di giovani, anche attraverso la promozione della cultura sui canali digitali, annunciando finanziamenti consistenti per gli eventi indipendenti.