16.01.2023 (aggiornamento)
România Internațional, 16.01.2023, 19:41
Occupazione – La Romania ha iscritto nel Registro
Generale dei Lavoratori 6,7 milioni di contratti di lavoro, un livello record
negli ultimi 10 anni, il 16% in più rispetto allo scorso anno. Anche il numero
dei dipendenti è il più alto dell’ultimo decennio, quasi 5,8 milioni, annuncia
il ministro del Lavoro, Marius Budai. Il maggior numero di dipendenti, oltre un
milione, è impegnato nei settori manifatturiero e commerciale, seguiti dall’edilizia,
trasporti e magazzinaggio, con circa 500.000 ciascuno.
Influenza – L’ondata di infezioni
respiratorie potrebbe raggiungere il suo apice questa settimana. Secondo le
stime degli specialisti un numero più alto di casi di contagio potrebbe essere segnalato
entro il 10 febbraio, dopodiché seguirà una diminuzione. Gli ultimi dati del
Ministero della Salute indicano oltre 100.000 casi di infezioni respiratorie
rilevate dai medici nella prima settimana di quest’anno. Il numero è molto più
alto del valore rilevato nell’intervallo precedente e quasi il doppio rispetto
al periodo anteriore alla pandemia. I medici hanno confermato, negli ultimi
giorni, anche alcuni casi di infezioni multiple, con il virus dell’influenza e
con il coronavirus.
Energia – Secondo i dati pubblicati dall’Istituto
Nazionale di Statistica, nei primi 11 mesi dello scorso anno, i romeni hanno
consumato quasi il 10% in meno di energia. Nel settore industriale, il consumo
è stato inferiore di circa il 6%, ma non sullo sfondo di una riduzione della
crescita economica, fatto che potrebbe indicare una migliore prestazione
energetica. Anche in queste condizioni, le statistiche ufficiali rilevano che
la Romania ha dovuto importare una quantità considerabile di energia, petrolio
o altre fonti primarie, nelle condizioni di una diminuzione della produzione da
parte delle centrali idroelettriche a causa della siccità. Il calo è stimato a
quasi il 20%, con riduzioni della produzione rilevate anche nel caso delle
centrali termoelettriche e di quelle nucleari. In aumento, invece, la
produzione generata da impianti eolici e fotovoltaici.
Profughi – In Romania sono stati stanziati finora oltre
565 milioni di euro per la gestione della crisi umanitaria dei profughi dall’Ucraina.
Tra questi, 200 milioni sono stati consegnati da partner internazionali. Lo rileva
un rapporto del governo di Bucarest sulle azioni nel campo dell’assistenza
umanitaria, secondo il quale, finora, degli oltre tre milioni di cittadini
ucraini che hanno attraversato il confine con la Romania, 100.000 si sono
stabiliti temporaneamente, mentre altri 4.000 hanno chiesto asilo.
Romania-Portogallo – Il ministro degli Esteri romeno,
Bogdan Aurescu, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo portoghese,
Joao Gomez Cravinho, durante il quale i due hanno espresso il loro
apprezzamento per l’ottima collaborazione tra Romania e Portogallo, in tutti i settori.
Il capo della diplomazia di Bucarest ha ringraziato per il costante e attivo
sostegno del Portogallo al raggiungimento dell’obiettivo della Romania di
aderire all’area Schengen, mentre il ministro portoghese ha riconfermato il
fermo e attivo sostegno in questo senso da parte del Portogallo. I due ministri
hanno affrontato anche la situazione della sicurezza nella regione, nel
contesto della brutale aggressione della Russia contro l’Ucraina. Per l’occasione,
Aurescu ha ringraziato per il coinvolgimento sostanziale del Portogallo alle
azioni per il rafforzamento della positzione di deterrenza e difesa sul Fianco
Orientale, anche attraverso la presenza dell’esercito portoghese in Romania.
NATO – La NATO trasferirà in Romania alcuni dei
suoi aerei di sorveglianza, per essere più vicini alla guerra in corso tra la Russia
e l’Ucraina. Tre velivoli AWACS dovrebbero arrivare a Bucarest domani per
sostenere la presenza dell’Alleanza nella regione nonche per monitorare
l’attività militare russa. Inoltre, presso la base di Otopeni, vicino a
Bucarest, saranno stanziati anchr 180 militari, impegnati nella manutenzione
degli apparecchi di volo. La portavoce dell’Alleanza, la romena Oana Lungescu,
ha sottolineato che gli AWACS possono rilevare aerei da una distanza di
centinaia di chilometri, trattandosi di uno strumento chiave della posizione di
deterrenza e difesa della NATO.
Schengen – La Grecia ha deciso di seguire la sua
propria iniziativa dedicata all’accoglienza a Schengen di Romania e Bulgaria.
Dopo i colloqui avuti a Vienna con il cancelliere e con il suo omologo austriaco,
il ministro dell’Interno greco, Notis Mitarakis, ha programmati questa
settimana colloqui a Sofia e Bucarest sul coordinamento delle politiche migratorie
e per la protezione dei confini esterni. Atene ritiene che l’adesione dei due
Paesi all’area Schengen porterà benefici diretti anche alla Grecia, visto che
l’area sarà unificata per il trasporto stradale e commerciale, stimolando
l’attività economica e rafforzando la sicurezza dei confini esterni dell’UE. Il
Ministero greco delle Migrazioni e dell’Asilo ricorda che, mentre la domanda di
adesione a Schengen della Croazia è stata accolta dal Consiglio GAI di
Bruxelles dell’8 dicembre scorso, Romania e Bulgaria si sono scontrate con
l’opposizione di Austria e Paesi Bassi, pur concludendo con successo le
procedure di valutazione per accederte all’area di libera circolazione.
Romania-Corea del Sud – Il ministro della Salute,
Alexandru Rafila, ha annunciato che la Romania riceverà dalla Corea del Sud una
donazione in attrezzature mediche e informatiche per un valore di circa otto
milioni di dollari. Si tratta di apparecchiature molto complesse per il
controllo dell’acqua, del tabacco e delle sostanze contenute nel tabacco, nonchè
per la sorveglianza e il controllo delle malattie trasmissibili, ha precisato il Ministro Rafila, in una
conferenza stampa congiunta con l’ambasciatore del la Repubblica di Corea in
Romania, Rim Kap-soo. Secondo il Rafila, il gesto della Corea del Sud arriva in
‘contropartita’ con la donazione di vaccini contro il nuovo coronavirus fatta
dalla Romania.