12.01.2023
România Internațional, 12.01.2023, 16:44
Schengen – L’adesione a Schengen rappresenta una delle principali priorità per la Romania. Lo ha affermato oggi a Bucarest il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, ricordando che la Romania conta sul sostegno della presidenza svedese dell’UE. In una conferenza stampa organizzata dall’ambasciata svedese, in occasione dell’assunzione, dal 1° gennaio, della presidenza del Consiglio Ue, il capo della diplomazia di Bucarest ha ricordato il modo in cui la Romania ha gestito la situazione creata dalla guerra in Ucraina, dimostrando di essere un guardiano de facto della sicurezza dell’UE. Dal canto suo, l’ambasciatrice svedese a Bucarest, Therese Hyden, ha precisato che il fascicolo Schengen si troverà sul tavolo di un incontro ufficiale, nel momento in cui le condizioni saranno favorevoli, ovvero quando l’Austria cambierà posizione nei confronti della Romania, mentre l’Olanda, nei confronti della Bulgaria. Sul tema, ieri, Aurescu ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo svedese, Tobias Billstrom. Secondo il MAE di Bucarest, Billstrom ha sottolineato che la Presidenza svedese è determinata di essere coinvolta e di compiere qualsiasi azione per raggiungere questo obiettivo, individuando soluzioni concrete, basate su un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte, nonché di sostenere gli sforzi della Romania per il completamento dell’adesione. L’8 dicembre scorso, nell’ambito del Consiglio GAI, la Romania non è stata ammessa nell’area Schengen, a causa dell’opposizione di Austria e Olanda. Gli austriaci hanno votato contro mentre gli olandesi hanno deciso di accettare l’adesione della Romania, ma non quella della Bulgaria, i due paesi essendo analizzati in un fascicolo comune
Romania – Ucraina – Romania e Ucraina avvieranno un processo di consultazioni relative alla legge sulle minoranze nazionali in Ucraina, documento recentemente adottato e promulgato a Kiev. In questo senso, i ministri degli Esteri dei due Paesi, Bogdan Aurescu e Dmytro Kuleba, hanno discusso al telefono, dopo il dialogo una settimana prima fa tra i presidenti Klaus Iohannis e Volodymyr Zelensky. La legge ha generato la preoccupazione delle autorità di Bucarest, perché i rappresentanti della comunità romena in Ucraina non sono stati consultati nel processo di stesura del documento, adottato senza il parere della Commissione di Venezia. Anche se la legge rappresenta una variante migliore rispetto alle precedenti analizzate nel Parlamento di Kiev, non viene garantito, tra l’altro, il diritto della minoranza romena all’istruzione nella propria lingua madre, afferma la diplomazia di Bucarest.
Agricoltura – Secondo i dati centralizzati dall’Istituto Nazionale di Statistica, nei primi nove mesi dell’anno scorso, la Romania ha esportato cereali e prodotti a base di cereali per quasi 3,78 miliardi di euro, in crescita del 41,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Le maggiori esportazioni sono state registrate a marzo e ammontano a poco più di 619 milioni di lei. Nel periodo gennaio-settembre 2022, invece, la Romania ha importato cereali e prodotti a base di cereali per 1,27 miliardi di euro (+23,5%). In questo senso, nei primi nove mesi, il surplus commerciale si è attestato a 2,5 miliardi di euro.
Influenza – In Romania, è salito a 15 il numero dei decessi dovuti all’influenza stagionale. Lo informa l’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità, secondo il quale, nella prima settimana dell’anno si sono verificate quasi il 40% in più di infezioni respiratorie rispetto alla settimana precedente. Nelle farmacie mancano ancora diversi medicinali antinfluenzali. Inoltre, dall’inizio dell’anno mancano anche sette farmaci per la cura dei malati di cancro, che vengono utilizzati da quasi la metà dei pazienti, richiamano l’attenzione i rappresentanti di coloro che soffrono di questa malattia. Il Ministero della Salute assicura che non c’è una crisi di medicinali in Romania e che le pillole si trovano nei depositi.
Capitale Europea della Cultura – La città di Timișoara, nella Romania occidentale, è diventata, dall’inizio dell’anno, la Capitale Europea della Cultura. Questa settimana, ad Atene, la città romena ha assunto il prestigioso titolo, insieme a Eleusi (Elefsina, Grecia) e Veszprém (Ungheria). Queste città si uniscono alle oltre 60 selezionate negli anni precedenti. Durante tutto l’anno, le Capitali europee della cultura celebrano la cultura attraverso eventi, mostre e spettacoli. A Timișoara, l’inizio ufficiale degli eventi avrà luogo tra il 17 e il 19 febbraio. Sibiu (centro) è stata la prima città romena designata Capitale Europea della Cultura nel 2007 – anno in cui la Romania è entrata nell’Unione Europea.
Aiuti Ucraina – Un trasporto umanitario americano per l’Ucraina è stato consegnato per la prima volta attraverso l’hub rumeno di Suceava (nord), annuncia l’Ambasciata degli Stati Uniti a Bucarest. Si tratta di circa 30 camion carichi di vestiti, scarpe, letti, prodotti per l’igiene del corpo, coperte o kit di emergenza, parte della campagna lanciata lo scorso marzo nello stato dello Utah. Finora qui sono state raccolte 40 tonnellate di beni materiali, per un valore di quasi un milione di dollari, oltre a 4 milioni di dollari in contanti.