04.01.2022
România Internațional, 04.01.2023, 16:47
Censimento -
Secondo i dati del Censimento 2022, la popolazione della Romania è diminuita di
oltre un milione di persone e si attesta ora a poco più di 19 milioni di
abitanti. Quasi tutte le provincie hanno perso abitanti, ma le maggiori
riduzioni si sono verificate nella parte meridionale del Paese. Secondo i dati
ufficiali, circa la metà della popolazione vive nell’ambiente urbano e ha un
livello medio di istruzione. D’altra parte, il processo di invecchiamento della
popolazione si è intensificato. Il numero di persone di età pari o superiore ai
65 anni è aumentato di quasi mezzo milione mentre la percentuale è salita dal
16,1% al 19,6% della popolazione residente. La popolazione attiva, cioè quella
delle persone abili al lavoro o disoccupate, rappresenta poco più di 8 milioni.
PNRR – Il
ministero romeno dello Sviluppo, dei Lavori Pubblici e dell’Amministrazione finanzierà
quest’anno 123 nuovi investimenti, in 111 località della Romania, attraverso il
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, annuncia il ministro Cseke Attila. I progetti,
per un valore complessivo di oltre 352 milioni di lei, sono stati presentati nelle
componenti Renovation Wave e Local Fund del PNRR. In questo senso, nell’ambito
della Renovation Wave, sono stati approvati 17 progetti, per un valore
complessivo di oltre 111 milioni di lei, inoltrati da 14 amministrazioni locali
per opere di efficientizzazione energetica e garanzia della sicurezza
antisismica presso alcune istituzioni pubbliche ed edifici residenziali. Per la
componente Local Fund sono stati approvati 106 progetti, per un valore
complessivo di quasi 241 milioni di lei, presentati da 97 amministrazioni
locali, per la riabilitazione e l’aumento dell’efficienza energetica di alcune
istituzioni pubbliche. La Romania beneficia di uno stanziamento di 29,18
miliardi di euro per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il governo di Bucarest assumendo il raggiungimento di 151 obiettivi e
tappe fondamentali.
Covid- La
stragrande maggioranza degli Stati membri dell’Unione Europea ritiene che i
test COVID sono necessari per tutti i viaggiatori in arrivo dalla Cina. La
misura è inclusa nelle raccomandazioni formulate dal comitato di esperti
sanitari e sarà discussa in una riunione convocata dalla presidenza svedese
dell’Unione. L’UE deciderà una risposta congiunta degli Stati membri
all’esplosione di casi che la Cina sta affrontando, dopo l’abbandono della
politica zero COVID. Senza attendere una reazione ufficiale da
Bruxelles, 3 paesi dello spazio comunitario, Italia, Spagna e Francia, hanno
già deciso di richiedere un tampone negativo alle persone in arrivo dalla Cina.