28.12.2022 (aggiornamento)
Misure – Via libera dal governo romeno al
disegno di legge sulla riforma delle pensioni speciali concesse a determinate
categorie professionali, come quella dei magistrati, militari, diplomatici o
degli impiegati della Corte dei Conti. Il ministro del lavoro, Marius Budăi, ha
spiegato che i principali provvedimenti mirano ad adeguare la percentuale di
calcolo dall’80 al 65% del reddito, riportando solo il reddito permanente,
nonche seguire il principio che nessuna pensione deve superare il reddito di
calcolo. A seconda di ciascuna categoria, l’anzianità minima richiesta nel
settore di attività può essere aumentata o il periodo minimo di contribuzione
può essere pari a quello del sistema pubblico. Il ministro ha assicurato che il
dialogo sul tema proseguirà sia con la Banca Mondiale che con i partner
europei, di modo che, nel momento in cui il documento entrerà al dibattito
parlamentare, all’inizio di febbraio, tutti i provvedimenti siano molto chiari.
La riforma delle pensioni speciali è uno degli impegni assunti dalla Romania
attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con scadenza alla fine
dell’anno. Sempre oggi, il governo ha annunciato che imporrà tasse aggiuntive
alle società energetiche che hanno realizzato guadagni sostanziali nel contesto
della recente crisi. La normativa sovraccarica del 60% gli altissimi profitti
realizzati quest’anno dalle aziende nei settori del petrolio, gas naturale o
carbone. Il segretario di Stato al Ministero delle Finanze, Mihai Diaconu, ha
spiegato che la base imponibile è rappresentata da quello che supera di oltre
il 20% gli utili medi degli ultimi quattro anni.
România Internațional, 28.12.2022, 18:49
Misure – Via libera dal governo romeno al
disegno di legge sulla riforma delle pensioni speciali concesse a determinate
categorie professionali, come quella dei magistrati, militari, diplomatici o
degli impiegati della Corte dei Conti. Il ministro del lavoro, Marius Budăi, ha
spiegato che i principali provvedimenti mirano ad adeguare la percentuale di
calcolo dall’80 al 65% del reddito, riportando solo il reddito permanente,
nonche seguire il principio che nessuna pensione deve superare il reddito di
calcolo. A seconda di ciascuna categoria, l’anzianità minima richiesta nel
settore di attività può essere aumentata o il periodo minimo di contribuzione
può essere pari a quello del sistema pubblico. Il ministro ha assicurato che il
dialogo sul tema proseguirà sia con la Banca Mondiale che con i partner
europei, di modo che, nel momento in cui il documento entrerà al dibattito
parlamentare, all’inizio di febbraio, tutti i provvedimenti siano molto chiari.
La riforma delle pensioni speciali è uno degli impegni assunti dalla Romania
attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con scadenza alla fine
dell’anno. Sempre oggi, il governo ha annunciato che imporrà tasse aggiuntive
alle società energetiche che hanno realizzato guadagni sostanziali nel contesto
della recente crisi. La normativa sovraccarica del 60% gli altissimi profitti
realizzati quest’anno dalle aziende nei settori del petrolio, gas naturale o
carbone. Il segretario di Stato al Ministero delle Finanze, Mihai Diaconu, ha
spiegato che la base imponibile è rappresentata da quello che supera di oltre
il 20% gli utili medi degli ultimi quattro anni.
Sondaggio – Il piu recente sondaggio,
realizzato da INSCOP, sull’evoluzione dei partiti politici romeni rileva che
due dei tre partiti al governo, PSD e PNL, hanno perso punti percentuali a
dicembre, mentre, all’opposizione, AUR (nazionalista) ha guadagnato il 2 %.
Secondo lo studio sociologico, il Psd perde quasi il 5% e raggiunge il 31,5%,
restando al primo posto nelle intenzioni di voto. Il PNL occupa il secondo
posto, con il 20,2%, seguito da AUR con il 18,1%. L’ Unione Salvate Romania
(opposizione) è accreditato con il 10,9% delle opzioni di voto.L’UDMR, Junior
Partner della coalizione governativa, rimane intorno alla sua quota abituale
del 5%, che gli consente di raggiungere la soglia parlamentare. Gli specialisti
dell’istituto hanno precisato che i dati sono stati raccolti sia prima che dopo
la bocciatura, avvenuta l’8 dicembre, della candidatura della Romania per
l’ammissione all’area Schengen. Il direttore INSCOP, Remus Ştefureac, sostiene
che i dati rilevano un’evoluzione a zig-zag dei partiti, senza che emerga per
il momento una tendenza chiara e prevedibile, nella prospettiva del 2024,
quando in Romania si svolgeranno elezioni presidenziali, politiche,
amministrative ed europee.
Ucraina – Il ministro dell’Economia, Florin
Spataru, ha respinto le affermazioni relative alla consegna di armi romene alla
confinante Ucraina, invasa dalle truppe russe. Spataru ha affermato che presso
il ministero che dirige non ci sono contratti in corso con Kiev per la
fornitura di equipaggiamenti o munizioni prodotte in Romania. Queste
dichiarazioni relative alla potenziale consegna di tali prodotti (…), dal mio
punto di vista, non sono adeguatamente comprovate – ha detto Spataru,
rispondendo a una domanda relativa alle dichiarazioni di alcuni esponenti russi
in merito alla consegna di armi romene all’Ucraina. La Romania ci
sostiene molto attivamente nella lotta contro l’aggressore, la Romania sostiene
l’idea della formazione di un tribunale internazionale e ci sostiene anche nel
nostro percorso verso il futuro – ha dichiarato, il mese scorso, il
premier ucraino, Denis Şmihal, in occasione dell’inaugurazione del nuovo valico
di frontiera: Vicovul da Sus (Romania) – Krasnoilsk (Ucraina). Si tratta del
primo punto di confine aperto tra l’Ucraina e uno stato membro dell’Unione
Europea dopo l’inizio, il 24 febbraio scorso, dell’invasione russa. In
questi momenti speciali che l’Ucraina sta attraversando, momenti tragici
generati dall’aggressione da parte della Federazione Russa, dobbiamo mostrare
solidarietà e unità – ha dichiarato, dal canto suo, il Primo Ministro
romeno, Nicolae Ciucă. Ciuca ha precisato che, per l’Ucraina, la mobilità delle
persone e delle merci, in questi momenti, acquista una rilevanza vitale, dato
che l’aggressione illegale, premeditata e non provocata della Federazione Russa
produce effetti e conseguenze disastrose per i cittadini ucraini.
Deficit – Secondo i dati presentati dal
Ministero delle Finanze, nei primi 11 mesi dell’anno, il deficit di bilancio
della Romania ha raggiunto il 4,2% del PIL. Rispetto allo stesso periodo del
2021, il deficit di bilancio è diminuito di 0,5 punti percentuali nel periodo
gennaio-novembre.L’obiettivo di deficit per l’anno in corso è di 5,8% del PIL.
Energia – La Mass Global Energy Rom, con sede
in Giordania, è diventata proprietaria della centrale termoelettrica di Mintia,
in provincia di Hunedoara, dopo aver pagato la somma rimasta in sospeso, ovvero
oltre 80 milioni di euro, stabilita dopo aver vinto la gara organizzata ad
Agosto. Il nuovo proprietario ha promesso che, nel prossimo triennio, la
centrale termica subirà un ampio processo di sviluppo, che comporterà
investimenti per oltre un miliardo di euro nonchè la creazione di nuovi posti
di lavoro.
Ucraini Scomparsi – Uno dei due cittadini
ucraini scomparsi nelle montagne del Maramureş, nel nord-ovest della Romania, è
stato trovato morto da un abitante della zona. Ieri, le forze della polizia di
frontiera e i soccorritori alpini erano stati costretti a interrompere le
ricerche a causa delle condizioni meteorologiche. Sabato, alla vigilia di
Natale, un gruppo di sei ucraini ha chiamato il 112,sostenendo di essere
bloccato a quota 1.800 metri. I sei volevano attraversare le montagne che
separano l’Ucraina dalla Romania. Quattro di loro sono stati recuperati dai
soccorritori romeni. Per il momento non si sa nulla del sesto. Dopo l’invasione
russa dell’Ucraina il 24 febbraio scorso, le autorità di Kiev hanno decretato
la mobilitazione generale e istituito la legge marziale, che vieta agli uomini
di età compresa tra i 18 e i 60 anni di lasciare il paese, quindi alcuni di
loro tentano di abbandonare l’Ucraina illegalmente.