14.12.2022 (aggiornamento)
UE — Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, partecipa domani, a Bruxelles, alla riunione dei capi di Stato e di governo dellUnione Europea. Sul tavolo, tra l’altro, la situazione in Ucraina e i progressi ottenuti in campo energetico. Sempre da Bruxelles, dove partecipa al vertice Ue – Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean), Iohannis ha dichiarato che inserirà nellagenda del Consiglio Europeo il tema delladesione della Romania allarea Schengen, anche se un nuovo voto in questo senso potrà essere dato solo nel prossimo Consiglio Giustizia e Affari Interni. Lunico modo per risolvere il problema delladesione della Romania a Schengen è la diplomazia, ha affermato Iohannis. Il capo dello stato ha dichiarato che ladesione della Romania allarea di libera circolazione è possibile l’anno prossimo, precisando di non sostenere un disaccoppiamento di Bucarest da Sofia nel caso e che non contesterà alla Corte di Giustizia Europea la decisione dei ministri degli interni europei. La scorsa settimana, nell’ambito del Consiglio Giustizia e Affari Interni, lAustria si è opposta alladesione di Romania e Bulgaria a Schengen.
România Internațional, 14.12.2022, 18:46
UE — Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, partecipa domani, a Bruxelles, alla riunione dei capi di Stato e di governo dellUnione Europea. Sul tavolo, tra l’altro, la situazione in Ucraina e i progressi ottenuti in campo energetico. Sempre da Bruxelles, dove partecipa al vertice Ue – Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean), Iohannis ha dichiarato che inserirà nellagenda del Consiglio Europeo il tema delladesione della Romania allarea Schengen, anche se un nuovo voto in questo senso potrà essere dato solo nel prossimo Consiglio Giustizia e Affari Interni. Lunico modo per risolvere il problema delladesione della Romania a Schengen è la diplomazia, ha affermato Iohannis. Il capo dello stato ha dichiarato che ladesione della Romania allarea di libera circolazione è possibile l’anno prossimo, precisando di non sostenere un disaccoppiamento di Bucarest da Sofia nel caso e che non contesterà alla Corte di Giustizia Europea la decisione dei ministri degli interni europei. La scorsa settimana, nell’ambito del Consiglio Giustizia e Affari Interni, lAustria si è opposta alladesione di Romania e Bulgaria a Schengen.
OCSE — Il primo ministro, Nicolae Ciucă, effettua domani una visita di lavoro a Parigi, per partecipare alla sessione speciale del Consiglio dellOCSE dedicata alla Romania. Per l’occasione, Bucarest presenterà anche il memorandum iniziale relativo alladesione allOrganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Prima della sessione straordinaria del Consiglio dellOCSE, il capo dellEsecutivo di Bucarest parteciperà alla Conferenza di Parigi dellInternational Economic Forum of the Americas (IEFA) – Tackling Growing Disruption e incontrerà il Segretario Generale dellOCSE, Mathias Cormann. Il Primo Ministro parteciperà anche allinaugurazione della piazza George Enescu a Parigi. Durante la visita, Nicolae Ciucă incontrerà, tra l’altro, i rappresentanti della comunità romena in Francia.
Legge di Bilancio 2023 – Con 251 voti favorevoli e 115 contrari il Parlamento di Bucarest ha dato il via libera alla Legge di Bilancio per il 2023. I rappresentanti della maggioranza PSD-PNL-UDMR hanno imposto un ritmo rapido al dibattito nelle commissioni specializzate, ma anche nella plenaria e, praticamente, in soli tre giorni, il documento è arrivato al voto finale. Dopo ladozione nel Legislativo, il primo ministro Nicolae Ciucă ha sottolineato che è la prima volta che la Romania dispone della Legge di Bilancio per lanno successivo dalla prima metà di dicembre. Ciucă ha assicurato che si tratta di un bilancio realistico ed equilibrato. Dal canto suo, lopposizione ha criticato il documento, ritenuto senza visione e basato su entrate sopravvalutate.
Inflazione – La Romania ha registrato, a novembre, un tasso di inflazione annuo record di quasi il 17%, il più alto degli ultimi 20 anni, superiore alle previsioni per la fine dellanno, del 16,3 per cento, annunciate dalla Banca Centrale. I maggiori aumenti di prezzo sono stati registrati per il cibo. Nellultimo anno, lelettricità è quasi raddoppiata mentre i prezzi per il gas sono aumentati di quasi il 38%. Incrementi di circa il 20 per cento regitrati anche per energia termica e combustibili.
Eurostat – La produzione industriale nellUE e nella zona euro ha registrato un calo superiore nel mese di ottobre, rispetto a settembre 2022, rispettivamente dell1,9%, e del due percento. Secondo Eurostat, Romania e Slovenia sono stati i Paesi dellUe dove la produzione industriale ha registrato il calo più basso da un mese allaltro, rispettivamente dello 0,4% e dello 0,3%. Gli Stati membri con le diminuzioni più importanti della produzione industriale sono stati Irlanda, Lussemburgo e Repubblica Ceca. Daltra parte, gli unici Paesi Ue in cui la produzione industriale è aumentata sono stati Slovacchia, Lituania, Grecia e Austria – rileva Eurostat.
Rivoluzione 1989 – A Timişoara, città della Romania occidentale, sono iniziate le manifestazioni dedicate al 33° anniversario della Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989. Al Museo “Memoriale della Rivoluzione” è stata inaugurata una mostra in collaborazione con lAssociazione “Gli orrori del comunismo” ” Domani, in diverse scuole, si svolgeranno proiezioni di cortometraggi sulla Rivoluzione. Il 16 dicembre sono previsti momenti di silenzio e marce alla memoria degli eroi. Il 17 dicembre, a Tmimisoara, sarà giorno di lutto cittadino alla memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà. Le manifestazioni si concluderanno il 20 dicembre, quando, sulla facciata del Teatro dellOpera, si terrà uno spettacolo di video-mapping con immagini del periodo della Rivoluzione. La rivolta contro il regime guidato dal dittatore Nicolae Ceauşescu è scoppiata a Timișoara il 16 dicembre 1989 per estendersi, dal 21 dicembre, a Bucarest e in altre città del Paese. Oltre 1.000 persone hanno perso la vita e circa 3.000 sono rimaste ferite nei combattimenti che hanno avuto luogo in Romania, lunico Paese dellEuropa orientale dove il cambio di regime è avvenuto in modo violento.
Proteste – La Federazione dei Sindacati Liberi dellIstruzione romena ha organizzato una manifestazione di protesta davanti alla sede del Parlamento. Allazione hanno partecipato circa 600 persone, in rappresentanza del personale non docente delle istituzioni educative di Bucarest e altre città. Le contestazioni riguardano la mancata concessione degli incentivi per le condizioni di lavoro e il mancato pagamento delle ore di straordinario. I sindacalisti sono insoddisfatti anche per la mancanza di unindicizzazione salariale in grado di coprire il tasso di inflazione.