04.12.2022 (aggiornamento)
Schengen — Mancano solo pochi giorni alla decisione del Consiglio Giustizia e Affari Interni in merito alladesione della Romania, ma anche della Bulgaria e della Croazia, allarea Schengen. Serve un voto unanime, ma dallAustria arrivano informazioni scoraggianti. Il ministro dellInterno austriaco, Gerhard Gartner, ha rilasciato una nuova dichiarazione respingendo lingresso di Romania e Bulgaria nello spazio europeo di libera circolazione. In unintervista per la testata “Curier”, egli ha affermato che per il suo Paese, al momento, ha senso solo linclusione della Croazia nello spazio europeo di libera circolazione. I romeni e i bulgari continuerebbero ad avere problemi con la protezione delle frontiere esterne, il respingimento dei richiedenti asilo e la loro distribuzione. Questa settimana, infatti, lAustria ha chiesto che il voto per ladesione di Romania e Bulgaria a Schengen non sia messo allordine del giorno del Consiglio Giustizia e Affari Interni dell8 dicembre. LAustria è rimasta lunico stato membro dellUnione Europea che si oppone allingresso di Romania e Bulgaria nell’area Schengen. Il governo olandese ha annunciato venerdì che il parlamento dellAia darà il proprio consenso alladesione di Romania e Croazia. Tuttavia, ha obiezioni per quanto riguarda la Bulgaria a causa della corruzione e dei problemi relativi al mancato rispetto dello stato di diritto. Anche la Svezia si è pronunciata a favore delladesione della Romania. A Bruxelles, la Commissione Europea ha chiesto al Consiglio di prendere senza indugio le decisioni necessarie per consentire la piena adesione di Romania, Bulgaria e Croazia allarea Schengen.
Misure fiscali – Il Ministero delle Finanze di Bucarest ha pubblicato lordinanza che contiene le principali misure fiscali e di bilancio che entreranno in vigore il 1° gennaio 2023. Il documento è in dibattito pubblico fino all8 dicembre. La legge prevede laumento degli stipendi dei pubblici dipendenti del 10%, senza superare, però, la scala salariale. Il valore del punto pensione è aumentato del 12,5%. I pensionati con redditi inferiori a 3.000 lei (circa 600 euro) beneficeranno di un aiuto concesso in due rate, a gennaio e a ottobre. Chi ha pensioni inferiori a 2.000 lei (400 euro) riceverà un ulteriore aiuto per pagare le bollette dell’energia. Sono invece sospese fino al 2024 le pensioni speciali per gli eletti locali. Altre misure contenute nella bozza di ordinanza riguardano la concessione di un assegno per disabili, laumento dello stipendio minimo a 3.000 lei e il congelamento della multa.
Agricoltura — La Romania registrerà, questanno, la più bassa produzione di mais dal 2007 ad oggi, in quanto la siccità pedologica ha ridotto il raccolto di circa il 40-50% rispetto agli anni precedenti – ha affermato il ministro dellAgricoltura, Petre Daea. Il ministro ha precisato però che la produzione ottenuta assicurerà il consumo interno e che ci sarà anche una disponibilità per lexport. Per quanto riguarda i semi di girasole, il ministro Daea ha sottolineato che ne è stata ottenuta una quantità di oltre 2 milioni di tonnellate, il doppio di quanto necessario per il consumo della Romania. Nonostante le difficili condizioni meteorologiche questanno, è stato possibile raccogliere e immagazzinare oltre 9 milioni di tonnellate di grano. La Romania si piazzava, lanno scorso, al primo posto nellUnione Europea per la produzione di mais, e al quarto posto per quella di grano. Dal 2015 la Romania è costantemente al primo posto nellUnione in termini di produzione di girasole e il potenziale di esportazione di semi è significativo.
Petrolio russo — LUnione Europea applica da domani un tetto di 60 dollari al barile per il petrolio russo. Il massimale è stato stabilito dallUE, dai Paesi del G7 e dallAustralia al fine di ridurre il più possibile le entrate ottenute da Mosca dalle vendite di petrolio, nel contesto della guerra generata dalla Russia in Ucraina. Il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, ha qualificato la decisione come poco seria, visto che attualmente il prezzo di un barile di petrolio russo è di 65 dollari. Gli ucraini sostengono che il prezzo dovrebbe essere ridotto a 30 dollari al barile. Molti esperti ritengono, tuttavia, che una tale decisione avrebbe potuto portare a una destabilizzazione del mercato petrolifero mondiale e a un aumento incontrollato dei prezzi. Il Cremlino ha già avvertito che non consegnerà più petrolio ai Paesi che impongono massimali tariffari, scrivono le agenzie di stampa.
România Internațional, 04.12.2022, 18:40
Schengen — Mancano solo pochi giorni alla decisione del Consiglio Giustizia e Affari Interni in merito alladesione della Romania, ma anche della Bulgaria e della Croazia, allarea Schengen. Serve un voto unanime, ma dallAustria arrivano informazioni scoraggianti. Il ministro dellInterno austriaco, Gerhard Gartner, ha rilasciato una nuova dichiarazione respingendo lingresso di Romania e Bulgaria nello spazio europeo di libera circolazione. In unintervista per la testata “Curier”, egli ha affermato che per il suo Paese, al momento, ha senso solo linclusione della Croazia nello spazio europeo di libera circolazione. I romeni e i bulgari continuerebbero ad avere problemi con la protezione delle frontiere esterne, il respingimento dei richiedenti asilo e la loro distribuzione. Questa settimana, infatti, lAustria ha chiesto che il voto per ladesione di Romania e Bulgaria a Schengen non sia messo allordine del giorno del Consiglio Giustizia e Affari Interni dell8 dicembre. LAustria è rimasta lunico stato membro dellUnione Europea che si oppone allingresso di Romania e Bulgaria nell’area Schengen. Il governo olandese ha annunciato venerdì che il parlamento dellAia darà il proprio consenso alladesione di Romania e Croazia. Tuttavia, ha obiezioni per quanto riguarda la Bulgaria a causa della corruzione e dei problemi relativi al mancato rispetto dello stato di diritto. Anche la Svezia si è pronunciata a favore delladesione della Romania. A Bruxelles, la Commissione Europea ha chiesto al Consiglio di prendere senza indugio le decisioni necessarie per consentire la piena adesione di Romania, Bulgaria e Croazia allarea Schengen.
Misure fiscali – Il Ministero delle Finanze di Bucarest ha pubblicato lordinanza che contiene le principali misure fiscali e di bilancio che entreranno in vigore il 1° gennaio 2023. Il documento è in dibattito pubblico fino all8 dicembre. La legge prevede laumento degli stipendi dei pubblici dipendenti del 10%, senza superare, però, la scala salariale. Il valore del punto pensione è aumentato del 12,5%. I pensionati con redditi inferiori a 3.000 lei (circa 600 euro) beneficeranno di un aiuto concesso in due rate, a gennaio e a ottobre. Chi ha pensioni inferiori a 2.000 lei (400 euro) riceverà un ulteriore aiuto per pagare le bollette dell’energia. Sono invece sospese fino al 2024 le pensioni speciali per gli eletti locali. Altre misure contenute nella bozza di ordinanza riguardano la concessione di un assegno per disabili, laumento dello stipendio minimo a 3.000 lei e il congelamento della multa.
Agricoltura — La Romania registrerà, questanno, la più bassa produzione di mais dal 2007 ad oggi, in quanto la siccità pedologica ha ridotto il raccolto di circa il 40-50% rispetto agli anni precedenti – ha affermato il ministro dellAgricoltura, Petre Daea. Il ministro ha precisato però che la produzione ottenuta assicurerà il consumo interno e che ci sarà anche una disponibilità per lexport. Per quanto riguarda i semi di girasole, il ministro Daea ha sottolineato che ne è stata ottenuta una quantità di oltre 2 milioni di tonnellate, il doppio di quanto necessario per il consumo della Romania. Nonostante le difficili condizioni meteorologiche questanno, è stato possibile raccogliere e immagazzinare oltre 9 milioni di tonnellate di grano. La Romania si piazzava, lanno scorso, al primo posto nellUnione Europea per la produzione di mais, e al quarto posto per quella di grano. Dal 2015 la Romania è costantemente al primo posto nellUnione in termini di produzione di girasole e il potenziale di esportazione di semi è significativo.
Petrolio russo — LUnione Europea applica da domani un tetto di 60 dollari al barile per il petrolio russo. Il massimale è stato stabilito dallUE, dai Paesi del G7 e dallAustralia al fine di ridurre il più possibile le entrate ottenute da Mosca dalle vendite di petrolio, nel contesto della guerra generata dalla Russia in Ucraina. Il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, ha qualificato la decisione come poco seria, visto che attualmente il prezzo di un barile di petrolio russo è di 65 dollari. Gli ucraini sostengono che il prezzo dovrebbe essere ridotto a 30 dollari al barile. Molti esperti ritengono, tuttavia, che una tale decisione avrebbe potuto portare a una destabilizzazione del mercato petrolifero mondiale e a un aumento incontrollato dei prezzi. Il Cremlino ha già avvertito che non consegnerà più petrolio ai Paesi che impongono massimali tariffari, scrivono le agenzie di stampa.