01.12.2022
Festa Nazionale – La Romania celebra oggi il 104° anniversario della Grande Unione del 1° dicembre 1918. Nella capitale sfileranno oltre 1.500 militari del Ministero della Difesa Nazionale e del Ministero degli Affari Interni, nonché del SRI e del STS in una parata che si concluderà, in serata, con un ritiro con fiaccole. Secondo il Ministero della Difesa, nel blocco donore ci saranno soldati stranieri provenienti da Belgio, Francia, Macedonia del Nord, Repubblica di Moldova, Portogallo, Stati Uniti e Paesi Bassi e soldati in rappresentanza dei Paesi alleati che contribuiscono alle strutture della NATO sul territorio della Romania. I militari provenienti da Canada, Italia, Spagna e Stati Uniti parteciperanno allevento con aerei da combattimento. La bandiera nazionale è stata issata in tutte le istituzioni militari del Paese e a bordo delle navi marittime e fluviali. Inoltre, al di fuori del territorio nazionale, dove sono in missione soldati romeni, vengono organizzate cerimonie. Solo nelle due guerre mondiali del secolo scorso, il sacrificio dellesercito romeno è stato di oltre 1.230.000 soldati e ufficiali caduti in servizio, feriti, scomparsi e prigionieri. Manifestazioni dedicate alla Festa Nazionale della Romania si svolgono anche in altre città del Paese. Questa giornata viene celebrata anche fuori dai confini, dalle comunità romene, e lIstituto Culturale Romeno organizza per l’occasione, fino al 10 dicembre, 50 eventi in 31 città allestero. La festa nazionale della Romania si celebra dal 1990, dopo la rivoluzione anticomunista, il 1° dicembre, giorno in cui, nel 1918, lAssemblea Nazionale di Alba Iulia (al centro) adottò la risoluzione dellunione con la Romania delle province storiche abitate da romeni.
România Internațional, 01.12.2022, 16:52
Messaggi – Dimostriamo che il 1° dicembre è davvero il giorno della nostra unità, di tutti coloro i cui cuori sussultano davanti al tricolore, trasmette il primo ministro Nicolae Ciucă, in un messaggio in occasione della Festa Nazionale della Romania. “Anche adesso, come alla fine della prima guerra mondiale, i temi principali dellagenda nazionale sono la sicurezza, la stabilità e la modernizzazione della Romania. Rispetto al 1918, ora abbiamo a disposizione fondi europei per le riforme e lo sviluppo, oltre alla protezione offerta dalla NATO, lalleanza militare più forte della storia”, ha scritto oggi il premier sulla sua pagina Facebook. “A nome degli Stati Uniti dAmerica, mi congratulo con il popolo romeno per la celebrazione della Giornata della Grande Unione e auguro ai romeni una festa nazionale molto felice”, si legge nel messaggio inviato oggi dal Segretario di Stato Antony Blinken. L’esponente americano sottolinea che questanno è uno speciale, perché ricorrono 25 anni di partenariato strategico tra gli Stati Uniti e la Romania. Anche il Ministero degli Affari Esteri di Kiev ha inviato un messaggio congratulandosi con il popolo romeno e appellandosi all’unità per la pace e la solidarietà in Europa.
Consiglio OSCE – Il Ministro degli Affari Esteri romeno, Bogdan Aurescu, partecipa oggi alla sessione del Consiglio ministeriale dellOrganizzazione per la sicurezza e la Cooperazione in Europa, che si svolge a Lodz, in Polonia, nel contesto in cui il Paese ricopre al momento la presidenza dellOrganizzazione. Lincontro si svolge nel contesto della più grande crisi di sicurezza in Europa dalla seconda guerra mondiale, causata dallinvasione dellUcraina da parte della Russia. Il capo della diplomazia romena ribadirà la condanna, nei termini più duri, dellaggressione militare ingiustificata e non provocata della Russia. Puntualizzerà inoltre il sostegno della Romania agli sforzi internazionali per consegnare i colpevoli alla giustizia, afferma il Ministero degli Affari Esteri in un comunicato stampa. La piena solidarietà della Romania con lUcraina e il popolo ucraino è stata ribadita da Bogdan Aurescu alla riunione dei Ministri degli Esteri dei Paesi NATO conclusasi ieri a Bucarest. Egli ha dichiarato di aver ricordato il sostegno multidimensionale di Bucarest, con particolare attenzione al sostegno umanitario per gli oltre 2,9 milioni di cittadini ucraini che hanno attraversato i confini della Romania. Ha inoltre accennato allagevolazione del transito di grano e di altri prodotti agricoli, oltre 8,4 milioni di tonnellate di grano e altri prodotti agricoli dallUcraina.
Schengen – Il Consiglio Giustizia e Affari Interni dell8-9 dicembre ha inserito allordine del giorno temi di attualità legati all’area Schengen. Più precisamente, i ministri della Giustizia e dellInterno dellUnione Europea discuteranno l8 dicembre della piena applicazione dellacquis di Schengen in Romania, Bulgaria e Croazia, che aspirano ad entrare nellarea di libera circolazione. Allo stesso tempo, i ministri dellUE si prefiggono di adottare decisioni al riguardo – secondo lordine del giorno pubblicato sul sito del Consiglio dellUE. La Romania aspira a entrare a far parte di Schengen da oltre 10 anni. Gli esperti della Commissione europea hanno valutato che Bucarest rispetta tutte le norme europee in termini di sicurezza delle frontiere. Per entrare a far parte dello spazio di libera circolazione delle persone e delle merci è necessario il voto unanime. Ladesione della Romania allarea Schengen sarà benefica per la sicurezza europea, non un pericolo per gli Stati membri – assicura più volte Bucarest ai pochissimi Paesi ancora restii.
Romania-Grecia — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, effettua, venerdì e sabato, una visita di lavoro in Grecia. Avrà incontri con il suo omologo greco, Katerina Sakellaropoulou, e con il primo ministro Kyriakos Mitsotakis. Secondo un comunicato stampa dellamministrazione presidenziale di Bucarest, la visita si svolge nel contesto di un dialogo ad alto livello e di uno stretto coordinamento tra Romania e Grecia su questioni di attualità. Si discuterà delle potenzialità di sviluppo delle relazioni bilaterali nel campo delleconomia e degli investimenti, ma anche nei settori della cultura, dellistruzione, della protezione civile e del turismo. Un accento particolare sarà posto sui progetti infrastrutturali e di interconnessione, anche in campo energetico, volti a ridurre la dipendenza dal gas russo e ad aumentare la sicurezza energetica di Romania e Grecia. Verranno inoltre affrontate la situazione della sicurezza generata dallaggressione militare illegale della Russia contro lUcraina, nonché le conseguenze di questa guerra su vari piani.
Statistica – Secondo uno studio condotto da Google su come i romeni allestero utilizzano la tecnologia per rimanere in contatto con il Paese, per 9 su 10 romeni della diaspora è importante rimanere in contatto con la Romania attraverso contenuti multimediali dal Paese/in romeno. Oltre il 70% di loro guarda frequentemente contenuti romeni, almeno 2-3 volte a settimana. Secondo lo studio, i romeni della diaspora ascoltano musica romena (il 57%), guardano i social network (56%), i canali televisivi romeni – via cavo o online (53%), leggono pubblicazioni online romene (51%) o ascoltano radio romene (26%). La ricerca è stata condotta su una popolazione di romeni, donne e uomini di oltre 18 anni, residenti in Germania, Spagna, Italia e Gran Bretagna, utenti internet. I dati sono stati raccolti nel periodo 11 – 16 novembre 2022.
Camicia tradizionale – Il Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, riunitosi a Rabat, in Marocco, ha deciso di inserire il dossier “Larte della camicia ricamata tradizionale – elemento di identità culturale in Romania e nella Repubblica di Moldova” nel Lista del Patrimonio Immateriale dellUmanità. Lo ha annunciato oggi la deputata Ana-Maria Cătăuţă, presidente della Commissione permanente mista della Camera e del Senato per i rapporti con lUNESCO. “La camicia ricamata tradizionale, la ie come è conosciuta da tutti, rappresenta uneredità tramandata, per amore e con amore, di generazione in generazione. Indossata da ragazze e donne, dipinta e cantata in versi, promossa assiduamente, con orgoglio, anche dalla Regina Maria e dalla Famiglia Reale di Romania, la camicia ricamata tradizionale è uno degli elementi identitari che ci danno forza e potere, afferma la deputata Ana-Maria Cătăuță in un comunicato.