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22.11.2022

Romania-Lituania-Lettonia – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, inizia domani una visita ufficiale in Lettonia e Lituania. Venerdì, il presidente partecipa a un vertice insieme ai suoi omologhi di Lituania, Lettonia e Polonia, nonché a un simposio internazionale. Secondo lAmministrazione Presidenziale, durante la visita in Lettonia, che si svolge nellanno del centenario dallavvio delle relazioni diplomatiche romeno-lettoni, Iohannis avrà consultazioni con il suo omologo Egils Levits, nonché incontri con il primo ministro, Krisjanis Karins e con il Presidente del Parlamento, Edvards Smiltens. In Lituania, la visita ufficiale prevede consultazioni con lomologo Gitanas Nauseda nonchè un incontro con il presidente del Legislativo, Viktorija Cmilyte-Nielsen. Nellambito dei colloqui in Lettonia e Lituania sarà esaminato il consolidamento delle relazioni bilaterali nonchè temi inclusi nellagenda europea e internazionale. La cooperazione nella NATO e il rafforzamento del Fianco Orientale occuperanno un posto importante nelle discussioni, dato il peggioramento della situazione della sicurezza causato della guerra di aggressione lanciata dalla Russia contro lUcraina.

22.11.2022
22.11.2022

, 22.11.2022, 16:49

Romania-Lituania-Lettonia – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, inizia domani una visita ufficiale in Lettonia e Lituania. Venerdì, il presidente partecipa a un vertice insieme ai suoi omologhi di Lituania, Lettonia e Polonia, nonché a un simposio internazionale. Secondo lAmministrazione Presidenziale, durante la visita in Lettonia, che si svolge nellanno del centenario dallavvio delle relazioni diplomatiche romeno-lettoni, Iohannis avrà consultazioni con il suo omologo Egils Levits, nonché incontri con il primo ministro, Krisjanis Karins e con il Presidente del Parlamento, Edvards Smiltens. In Lituania, la visita ufficiale prevede consultazioni con lomologo Gitanas Nauseda nonchè un incontro con il presidente del Legislativo, Viktorija Cmilyte-Nielsen. Nellambito dei colloqui in Lettonia e Lituania sarà esaminato il consolidamento delle relazioni bilaterali nonchè temi inclusi nellagenda europea e internazionale. La cooperazione nella NATO e il rafforzamento del Fianco Orientale occuperanno un posto importante nelle discussioni, dato il peggioramento della situazione della sicurezza causato della guerra di aggressione lanciata dalla Russia contro lUcraina.


Romania-Spagna – Il primo ministro romeno Nicolae Ciucă partecipa domani, insieme ai membri del Gabinetto, a Castellón de la Plana, alla prima riunione congiunta dei governi di Romania e Spagna. Secondo un comunicato, il Ministro degli Affari Esteri, Bogdan Aurescu, il Ministro della Difesa – Angel Tîlvăr, il Ministro dello Sviluppo – Attila Cseke, il Ministro del Lavoro – Marius Budai, il Ministro della Salute – Alexandru Rafila e il Ministro dellAgricoltura – Petre Daea accompragneranno il capo dellEsecutivo. Si tratta del primo incontro intergovernativo congiunto che anticipa lanniversario, nel 2023, di 10 anni dallistituzione del partenariato strategico romeno-spagnolo. La Spagna è anche un grande amico della Romania – si legge ancora nel comunicato del governo romeno. Tra Romania e Spagna esiste un dialogo politico sostanziale, una cooperazione economica e settoriale dinamica e diversificata, nonché punti di vista simili nellUE e nella NATO. I rapporti bilaterali sono stretti anche grazie alla comunità molto forte, ben integrata e molto attiva di quasi 1 milione di romeni in Spagna.


Pensioni – La coalizione di governo in Romania ha deciso di aumentare le pensioni contributive del 12,5%, a partire dal prossimo 1° gennaio. La percentuale è valida per tutti i pensionati, a prescindere dal quantum della pensione, ma le persone con redditi bassi riceveranno, in più, un aiuto dallo Stato, pagato in due rate. Gli assegni per i figli e le indennizzazioni per veterani e vedove di guerra saranno aggiornati secondo il tasso dellinflazione mentre i disabili riceveranno la tredicesima, hano deciso i rappresentanti dellalleanza PSD, PNL e UDMR.


Proteste- Il Blocco Sindacale Nazionale (BNS) e la Federazione Sindacale Nazionale “Ambulanza” (FNSAR), che rappresenta tutti i servizi pubblici di ambulanza, hanno organizzato oggi una manifestazione a Bucarest, alla quale hanno partecipato circa un migliaio di sindacalisti. I manifestanti hanno protestato davanti al Ministero degli Affari Interni/la sede del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza e il Governo della Romania. La principale insoddisfazione è legata alla differenza di dotazioni tra i servizi di ambulanza e quelli di SMURD. Questo nelle condizioni in cui, dicono i manifestanti, solo la metà delle ambulanze in Romania sono state dotate di attrezzature mediche più di 10 anni fa, mentre più della metà del parcheggio SMURD è quasi nuovo. Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha qualificato come “almeno dispregiative e false” le affermazioni relative al sabotaggio da parte del DSU dei servizi di ambulanza. Secondo Arafat, negli ultimi quattro anni, i servizi di ambulanza hanno beneficiato di 821 ambulanze mentre il comune di Bucarest ha anche acquistato 106 ambulanze per lambulanza di Bucarest. Nello stesso periodo, SMURD ha ricevuto 386 ambulanze.


Enel Romania – Il gruppo italiano ENEL intende lasciare la Romania nel 2023. Il direttore generale Francesco Starace ha presentato a Milano la strategia del Gruppo per i prossimi anni, che prevede la vendita parziale o totale degli asset in Russia, Cile, Perù, Brasile o Argentina. Enel, che potrebbe cedere anche il portafoglio gas detenuto in Spagna, si propone di raggiungere un livello di indebitamento di 51-52 miliardi di euro, del totale di 69 rilevato a fine settembre. ENEL opera in Romania dal 2005 ed è uno dei principali investitori privati ​​nel settore energetico. Enel gestisce reti per una lunghezza di circa 128.000 chilometri in tre importanti aree del Paese e copre un terzo del mercato della distribuzione. Il Presidente del Consiglio per la Concorrenza di Bucarest, Bogdan Chiriţoiu, ha affermato che luscita di ENEL dal mercato romeno non deve essere vista come una tragedia ed ha precisato che i clienti non subiranno effetti negativi.


BUCAREST – La Romania ospiterà, per la prima volta, il 29 e 30 novembre, una riunione dei ministri degli Esteri della Nato. Levento si svolgerà in quattro sessioni legate allattuazione delle decisioni prese al vertice NATO di Madrid, alla guerra in Ucraina, alla sicurezza energetica e ai partner. Ucraina, Moldova, Georgia e Bosnia-Erzegovina, assieme a Finlandia e Svezia sono state invitate a partecipare allincontro di Bucarest. È la prima volta che la Moldova (paese ex-sovietico, a maggioranza romenofona) partecipa a una riunione ministeriale della Nato. Inoltre, al vertice dellAlleanza di Madrid, i leader hanno annunciato una serie di misure per sostenere Moldova, Georgia e Bosnia-Erzegovina nel contesto del cambiamento del contesto europeo di sicurezza. Allincontro di Bucarest, i ministri degli Esteri dei tre Paesi dovrebbero esaminare,tra laltro, il rafforzamento della capacità di difesa e resilienza. Allincontro di Bucarest partecipa anche il ministro degli Affari esteri dellUcraina, Dmitro Kuleba.La riunione dei ministri degli Esteri di Bucarest invia, tra laltro, anche un messaggio relativo al mantenimento dellunità dellAlleanza Nord Atlantica, ha affermato la portavoce della NATO, Oana Lungescu.


Parigi – Romania, Francia e Germania hanno deciso di concedere una nuova tranche di aiuti alla Moldova, per aiutarla ad affrontare le sfide di un inverno segnato dalla crisi energetica. I rappresentanti dei tre Stati si sono incontrati a Parigi in occasione della terza Conferenza Ministeriale della Piattaforma di sostegno per Chisinau, lanciata da Bucarest, Berlino e Parigi nella primavera di questanno. La Moldova riceverà un nuovo aiuto internazionale di oltre 100 milioni di euro, per essere in grado di far fronte alle conseguenze della guerra in Ucraina, tra cui la crisi energetica e lafflusso di profughi, ma anche per continuare le riforme avviate in vista delladesione al Ue, ha annunciato il presidente francese, Emmanuel Macron. Per loccasione, il capo della diplomazia di Bucarest ha precisato che la Romania intende versare, entro la fine di questanno, una prima rata di 25 milioni di euro detinata alla realizzazione di progetti nei settori dellistruzione, sviluppo regionale e servizi di pubblica utilità.


Auto – La Romania si trova al sesto posto nella produzione di autoveicoli nellUe, con una media di oltre 40mila auto al mese. Lultimo rapporto dellAssociazione dei Produttori Automobilistici Europei rileva che, in questo periodo, a livello mondiale sono state prodotte quasi 50 milioni di auto. La Cina occupa il primo posto, con 16,3 milioni auto seguita dagli Stati Uniticon 5,3 milioni. NellUe sono state prodotte 7,96 milioni di auto, in crescita del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2021. La Germania è al primo posto con 2,4 milioni auto, ma ben al di sotto della produzione del 2019, che era stata di 3,4 milioni. In Romania, unico Paese in cui la produzione di questanno è stata superiore a quella del 2019, sono state prodotte 376.000 auto, di cui circa il 60% Dacia e il 40% Ford. Recentemente, lAssociazione dei Produttori di Automobili in Romania ha annunciato che la produzione nazionale nei primi dieci mesi di questanno è aumentata del 27,7%, rispetto allo stesso periodo dellanno scorso.




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