07.09.2022 (aggiornamento)
Romania-Ungheria – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato, oggi, dopo lincontro con il suo omologo ungherese, Katalin Novák, che è fondamentale che i progetti di interesse vengano attuati in Romania solo con laccordo di Bucarest, che non siano discriminatori su criteri etnici e che rispettino il diritto romeno, europeo e internazionale. Iohannis ha sottolineato che la Romania vuole avere unistruzione di alta qualità, indipendentemente dalla lingua madre, e che tutte le minoranze nazionali nel nostro Paese hanno un rappresentante nel Parlamento. Dal canto suo, Katalin Novák ha dichiarato che la Romania può contare sullappoggio dellUngheria per entrare nellArea Schengen. La presidente ungherese ha sottolineato che si auspica la riduzione delle tensioni tra i due stati e che sebbene, a volte, Bucarest e Budapest non possano raggiungere una posizione comune in tutte le questioni, resta importante il dialogo. “Con la mia visita ufficiale a Bucarest, ho aperto un nuovo capitolo della nostra collaborazione” ha affermato la presidente ungherese, ricordando che Romania e Ungheria sono interessate ad avere un rapporto bilaterale “positivo e pragmatico”. Katalin Novák effettua una visita ufficiale in Romania su invito del presidente Klaus Iohannis. In programma anche incontri con il Primo Ministro, Nicolae Ciucă, e con i Presidenti delle due Camere del Parlamento. Nellambito della visita ufficiale in Romania, la Novak ha incontrato anche la presidente ad interim del Senato, Alina Gorghiu. Tra gli argomenti affrontati, il consolidamento della cooperazione, laggressione della Russia contro lUcraina e il sostegno dellUngheria alladesione della Romania allarea Schengen.
România Internațional, 07.09.2022, 18:41
Romania-Ungheria – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato, oggi, dopo lincontro con il suo omologo ungherese, Katalin Novák, che è fondamentale che i progetti di interesse vengano attuati in Romania solo con laccordo di Bucarest, che non siano discriminatori su criteri etnici e che rispettino il diritto romeno, europeo e internazionale. Iohannis ha sottolineato che la Romania vuole avere unistruzione di alta qualità, indipendentemente dalla lingua madre, e che tutte le minoranze nazionali nel nostro Paese hanno un rappresentante nel Parlamento. Dal canto suo, Katalin Novák ha dichiarato che la Romania può contare sullappoggio dellUngheria per entrare nellArea Schengen. La presidente ungherese ha sottolineato che si auspica la riduzione delle tensioni tra i due stati e che sebbene, a volte, Bucarest e Budapest non possano raggiungere una posizione comune in tutte le questioni, resta importante il dialogo. “Con la mia visita ufficiale a Bucarest, ho aperto un nuovo capitolo della nostra collaborazione” ha affermato la presidente ungherese, ricordando che Romania e Ungheria sono interessate ad avere un rapporto bilaterale “positivo e pragmatico”. Katalin Novák effettua una visita ufficiale in Romania su invito del presidente Klaus Iohannis. In programma anche incontri con il Primo Ministro, Nicolae Ciucă, e con i Presidenti delle due Camere del Parlamento. Nellambito della visita ufficiale in Romania, la Novak ha incontrato anche la presidente ad interim del Senato, Alina Gorghiu. Tra gli argomenti affrontati, il consolidamento della cooperazione, laggressione della Russia contro lUcraina e il sostegno dellUngheria alladesione della Romania allarea Schengen.
Diplomazia – Il ministro degli Esteri ceco, Jan Lipavsky, ha suggerito al suo omologo romeno, Bogdan Aurescu, la partecipazione di Finlandia e Svezia, come ospiti, al Formato Bucarest 9. La proposta è stata fatta in occasione dellintervento di Lipavsky alla Riunione annuale della diplomazia romena. Egli ha sottolineato che la sicurezza nella regione del Mar Nero “è peggiorata drasticamente” e che la Moldova e la Georgia sono diventate “molto vulnerabili”. Il ministro ceco ha salutato la concessione dello status di Paese candidato allUE alla Repubblica di Moldova, il percorso europeo per la Georgia e lavvio dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e lAlbania. Dal canto suo, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha salutato lidea della partecipazione di Svezia e Finlandia, come ospiti, al Formato B9.
Voli cancellati – LEsecutivo di Bucarest ha approvato lo stanziamento di 5 milioni di lei (1 milione di euro) dal fondo di riserva per portare in patria i cittadini romeni bloccati negli aeroporti allestero a causa della cancellazione dei voli da parte delloperatore privato Blue Air. Il Ministero dei Trasporti e la compagnia di bandiera Tarom sono responsabili dellutilizzo dei fondi. Circa 2.100 cittadini romeni hanno fatto appello ai servizi consolari per essere rimpatriati. La Blue Air ha sospeso tutti i voli nazionali e internazionali fino a lunedì 12 settembre, dopo che il Ministero dellAmbiente ha bloccato i suoi conti, per un debito di oltre 28 milioni di lei (5,6 milioni di euro). Il blocco dei conti della compagnia aerea romena Blue Air non giustifica in alcun modo limmediata sospensione dei voli, ha affermato il ministro dellAmbiente, Tánczos Barna. Nel frattempo, lAmministrazione del Fondo per lAmbiente ha deciso di sospendere il blocco degli attivi della Blue Air e il pagamento scaglionato del debito in 12 mesi.
Economia – Secondo i dati presentati dallIstituto Nazionale di Statistica, nel secondo trimestre di questanno, leconomia romena ha ottenuto una crescita del 5,3%, rispetto allo stesso periodo del 2021. Nei primi sei mesi del 2022, il PIL è aumentato del 5,8% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Alla crescita hanno contribuito il commercio, le autoufficine, i servizi di trasporto e di deposito, lattività alberghiera e di ristorazione, linformazione e le comunicazioni. Inoltre, laumento è dovuto anche alle spese per i consumi della popolazione, aumentate del 7,6%. Secondo i dati dellINS, a rallentare la crescita economica sono stati lindustria, il cui volume di attività è diminuito nel periodo indicato, e il rapporto negativo tra importazioni ed esportazioni di beni e servizi.
Mozione energia – La plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest ha bocciato la mozione semplice inoltrata dallUSR (opposizione) contro il ministro liberale dellEnergia, Virgil Popescu. A favore del documento hanno votato 85 deputati, rappresentanti dellUSR, dellAur (opposizione nazionalista) e del partito la Forza della Destra, formazione liberale guidata dallex primo ministro Ludovic Orban. Contro la mozione semplice hanno votato 191 deputati. Lopposizione ha criticato il ministro dellEnergia per la mancanza di investimenti nelle capacità produttive e per il tetto ai prezzi e la compensazione dei prezzi dellelettricità e del gas naturale. Dal canto suo, Popescu ha respinto le accuse e ha qualificato lazione dellUSR populista. Il ministro dellEnergia ha sottolineato che il nuovo meccanismo relativo alle bollette energetiche scoraggerà la speculazione.