10.06.2022 (aggiornamento)
Bucarest 9 – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che al Vertice B9, ospitato, oggi, dalla capitale romena Bucarest, cè stato uno scambio di opinioni “sostanzioso” tra i leader partecipanti sulle recenti evoluzioni di sicurezza. Iohannis ha sottolineato che è necessario che lAlleanza “sia capace di difendere ciascun centimetro” del suo territorio. Il capo dello stato romeno ha, inoltre, affermato che il futuro concetto strategico della Nato deve riflettere nel più adeguato e realistico modo possibile i nuovi parametri di sicurezza, concedere priorità alla difesa collettiva, definire la Russia come minaccia e consolidare lAlleanza su tutti i livelli. Iohannis ha parlato anche di una presenza rafforzata della Nato sul Fianco orientale, soprattutto al Mar Nero, “il più esposto alle minacce della Russia”. Il presidente polacco, Andrzej Duda, ha dichiarato, dal canto suo, che i Paesi partecipanti si auspicano “una presenza avanzata rafforzata della Nato” nella regione, che sia “una difesa avanzata” e alla quale siano aggiunte Bulgaria, Ungheria e Slovacchia. Desideriamo che i battle group siano innalzati a livello di brigata nei Paesi sul Fianco Orientale, cosicchè il numero delle truppe inviate sia molto maggiore. Ė, inoltre, auspicabile una presenza militare americana anche a livello della Nato e a livello bilaterale, ha precisato Andrzej Duda. In un post su Twitter, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha trasmesso ai partecipanti che gli Usa “si impegnano a difendere il Fianco Est della Nato, a consolidare la sicurezza energetica della regione e a lavorare insieme agli altri per sostenere lUcraina”. Al vertice di Bucarest sono stati presenti i presidenti della Polonia, Estonia, Ungheria, Lituania, Lettonia e Bulgaria, mentre quelli della Repubblica Ceca e Slovacchia hanno avuto interventi online, come anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
România Internațional, 10.06.2022, 18:59
Diplomazia — Il presidente francese Emmanuel Macron effettuerà, martedì, una visita in Romania per incontrarsi con le truppe francesi di stanza nel nostro Paese. Nel giorno successivo si recherà in Repubblica di Moldova, per ribadire il suo sostegno a questo Paese colpito dalla guerra in Ucraina. Lo ha annunciato, oggi, l’Eliseo. Parigi ha precisato che il presidente Macron effettuerà una visita anche in Ucraina, in una data ancora da stabilire, in un momento in cui essa sarà “utile al presidente Zelensky”.
Economia – Il Fondo Monetario Internazionale ha migliorato le stime di crescita economica per la Romania a circa il 3,5% – 4,5% per il 2022 e il 2023. Lo ha annunciato, oggi, il capo della missione del Fondo in Romania, Jan Kees Martijn, in una conferenza stampa. Jan Kees Martijn ha menzionato che lincertezza associata a questa previsione è alta, a causa dei rischi di escalation delle guerra in Ucraina, e di sospensione delle forniture di gas russe, che porterà a unimpennata dei prezzi dellenergia e a un calo dellinterscambio tra i partner europei. Jan Kees Martijn ha pure aggiunto che il Pil ha toccato, nella prima metà del 2021, il livello precedente la crisi, poi si è ripreso rapidamente nel primo trimestre del 2022, dopo londata di Covid dello scorso autunno. Secondo i dati preliminari pubblicati il 7 giugno, dallIstituto Nazionale di Statistica, il PIL della Romania ha registrato una crescita del 6,5% nel primo trimestre dellanno, rispetto allo stesso periodo del 2021. Stando agli aggiustamenti stagionali, il PIL stimato per il primo trimestre del 2021 è stato di 341,805 miliardi di lei – prezzi correnti.
Ponte crollato – Avviate due inchieste penali in Romania, in seguito al crollo di un ponte sul fiume Siret, nel villaggio Luţca, in provincia di Neamţ (nord-est), mentre era attraversato da un camion di grande stazza e da un autocarro. I due autisti sono rimasti feriti. Il ponte era stato riaperto al traffico lo scorso novembre e gli inquirenti devono stabilire adesso come è stato ristrutturato e perchè è crollato a soli sei mesi dalla messa in servizio. Lo scorso autunno, il presidente del Consiglio Provinciale Neamţ, Ionel Arsene (PSD, partner di governo), annunciava la ripresa del traffico in sicurezza. Le informazioni ufficiali rilevano, però, che legalmente ciò non era ancora possibile. Il Ministero dello Sviluppo ha annunciato che lobiettivo dellinvestimento non era stato ancora raggiunto, in quanto non era stato redatto il verbale di consegna al termine dei lavori, e i rappresentanti dellIspettorato di Stato per le Costruzioni sono stati inviati sul posto per fare la propria inchiesta. Lo scorso aprile, Arsene è stato condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione, per corruzione, ma resta in carica, in quanto la sentenza non è definitiva.
OCSE — Il Governo romeno ha salutato l’adozione della Roadmap per l’Adesione (Accession Roadmap) della Romania all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, nell’ambito della riunione ministeriale di Parigi. Secondo un comunicato, il documento stabilisce i termini, i requisiti e le tappe del processo di adesione della Romania all’organizzazione e persegue l’allineamento della legislazione, delle politiche e pratiche interne a quelle dell’OCSE. Citato nel comunicato, il premier romeno, Nicolae Ciucă, ha affermato che l’adozione della Roadmap per l’adesione rappresenta un segnale incoraggiante e un riconoscimento del potenziale della Romania di convergenza con gli stati con economie consolidate.
Romania-Moldova – Il premier romeno, Nicolae Ciucă, e la sua collega di Chişinău, Natalia Gavriliţa, hanno discusso, oggi, a Bucarest, dellottimizzazione del traffico al confine con lUcraina e la Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona). Secondo il portavoce dellEsecutivo, Dan Cărbunaru, i due premier hanno avuto uno scambio di opinioni per trovare le migliori soluzioni, nel contesto di una forte pressione ad alcuni dei valichi di confine, come quello di Galaţi (sud-est). Il Ministero della Difesa romeno invierà un traghetto in più a Isaccea (sud-est), mentre al confine nord saranno aperti due nuovi valichi.
Sanzioni contro Russia – Le compagnie in Romania controllate da entità russe nel mirino delle sanzioni internazionali potranno continuare lattività senza il blocco dei conti se accetteranno di sottopporsi a un sistema di vigilanza da parte dello stato romeno. La decisione è stata presa, ieri, dal Governo romeno, tramite ordinanza durgenza al fine di salvaguardare i posti di lavoro dei romeni, rispettando, allo stesso tempo, le sanzioni europee.