01.06.2022 (aggiornamento)
1 giugno – Attività sportive e creative, spettacoli di teatro, concerti o flashmob hanno celebrato in Romania la Giornata Internazionale del Bambino. A Bucarest, il Palazzo del Parlamento ha aperto i battenti ai piccoli e ai loro accompagnatori, per visitare le aule del Senato e della Camera dei Deputati, ma anche per partecipare alle attività all’aperto ospitate dai giardini dell’edificio amministrativo più grande del mondo, dopo il Pentagono. A dilettare i piccoli sono stati super eroi e principesse, un simulatore di volo, uno spettacolo di magia o la fanfara militare. Sempre a Bucarest, oltre 500 ragazzini hanno partecipato alla Giornata dei Bambini Atleti, organizzato dal Ministero dello Sporto allo Stadio Arco di Trionfo, che ha incluso workshop e allenamenti professionali. I bambini hanno avuto modo di imparare le prime nozioni di pallavolo, tiro con l’arco, rugby, calcio, tennis, scherma, tennistavolo, lotta, arti marziali, judo, kempo, pugile o teqball. A Oradea (ovest), la Filarmonica di Stato ha preparato un concerto speciale con musiche dai cartoni animati, mentre a Costanza (sud-est), i bambini sono invitati a spettacoli di marionette, magia e face painting.
România Internațional, 01.06.2022, 18:53
Sostegno per la Romania – Al via, da oggi, all’emissione dei voucher elettronici previsti nel programma governativo Sostegno per la Romania, che arriveranno il prima possibile ai beneficiari. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Marius Budăi. Dal valore nominale di 250 lei (circa 50 euro), i voucher sono destinati alle persone in grande difficoltà materiale o a rischio povertà, rientrando, per numero di beneficiari, nell’iniziativa più importante del genere svoltasi finora in Romania. Oltre 2,5 milioni di romeni – pensionati dal sistema pubblico, persone con disabilità gravi, accentuate o medie, famiglie con almeno due figli o monoparentali, riceveranno dei voucher per acquistare generi alimentari. La novità consiste nelle fonti di finanziamento del programma – sia dal bilancio di stato che da fondi europei non rimborsabili.
Incontri – PPE – A margine del Congresso del Partito Popolare Europeo di Rotterdam, il premier romeno, Nicolae Ciucă, in veste di presidente del Partito Nazionale Liberale, ha avuto bilaterali con le presidenti della Commissione Europea e del Parlamento Europeo, Ursula von der Leyen e Roberta Metsola, nonchè con la presidente della Moldova, Maia Sandu. Nicolae Ciucă ha incontrato anche il neo eletto presidente del PPE, Manfred Weber. Nel corso dell’incontro con Ursula Von der Leyen, il leader liberale romeno ha espresso l’apprezzamento per l’impegno costante dell’istituzione europea nel garantire il coordinamento e l’unità dell’Unione. Inoltre, il premier romeno ha espresso il sostegno per la rapida attuazione del sesto pacchetto di sanzioni contro la Federazione Russia, e ha condannato fermamente la guerra di aggressione avviata da Vladimir Putin contro l’Ucraina. Il futuro del PPE, l’agenda corrente dell’UE, nonchè l’allargamento dell’Area Schengen sono stati i temi affrontati nel corso dell’incontro con la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. Il premier Ciucă ha ribadito, anche in questa occasione, che l’ingresso della Romania a Schengen è una priorità per le autorità di Bucarest.
Euro – La Romania non soddisfa i requisiti per passare all’euro. E’ la conclusione della Commissione Europea, in seguito alla valutazione relativa alla compatibilità giuridica e ai criteri di convergenza, tenendo in considerazione fattori rilevanti supplementari, come indica un comunicato pubblicato oggi dall’Esecutivo comunitario. Il rapporto segnala, in particolare, che la legislazione romena non è pienamente compatibile con l’obbligo di conformità previsto dall’articolo 131 del Trattato sul funzionamento dell’UE, e che la Romania non soddisfa i criteri relativi alla stabilità dei prezzi, alle finanze pubbliche, al tasso di cambio e alla convergenza dei tassi di interesse a lungo termine. La conclusioone è presentata nel Rapporto sulla convergenza per il 2022, che valuta i progressi compiuti Bulgaria, R. Ceca, Croazia, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia in riferimento al passaggio all’euro. Si tratta dei sette stati membri che non fanno parte dell’eurozona e che si sono impegnati giuridicamente a passare alla moneta unica.
Profughi – La Polizia di Frontiera romena riferisce che, ieri, in Romania sono entrati 11.862 cittadini ucraini, in crescita del 20% rispetto al giorno precedente. Dall’inizio della crisi ucraina, il 24 febbraio, in Romania sono entrati circa 1.088.000 ucraini. Dal 10 febbraio, quindi sin dal periodo antecedente al conflitto, nel nostro Paese sono arrivati più di 1.122.000 rifugiati.
Cinema – La terza edizione del Festival del Film Romeno a Washington, il più grande evento promozionale del cinema nazionale nel Nordamerica, partirà il 3 giugno al Miracle Theatre, uno dei cinema storici della capitale americana. Nel 2022, il festival è dedicato al 25/o anniversario dell’avvio del Partenariato Strategico tra la Romania e gli USA, un importante riferimento nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Lo riferisce l’Ambasciata di Romania negli Stati Uniti. All’insegna del motto già riconosciuto Reinventing Realism – New Cinema from Romania, il pubblico americano è invitato fino al 19 giugno a vedere alcuni dei film romeni recenti più notevoli e a incontrare attori e registi gettonati.
USA – embargo UE Russia – Gli Stati Uniti hanno salutato l’embargo al petrolio russo deciso nei giorni scorsi dall’UE, per interrompere, in questo modo, il finanziamento della guerra avviata dalla Russia in Ucraina, come riferisce l’AFP. Il portavoce della diplomazia americana, Ned Price, ha salutato gli sforzi europei volti a diversificare l’approvvigionamento con energia e a sviluppare le fonti rinnovabili, per ridurre la dipendenza da Mosca a lungo termine, precisando che Washington ha già annunciato un divieto su tutte le importazioni di idrocarburi russi. Intanto, il Cremlino ammonisce che le sanzioni europee imposte alle importazioni di petrolio russo lederanno il mercato energetico globale, precisando che Mosca reindirizzerà le esportazioni per limitare i propri danni, riferisce la Reuters. Nei giorni scorsi, i leader degli stati UE hanno convenuto una diminuzione del 90% delle importazioni di petrolio dalla Russia entro fine anno, nonchè altre sanzioni, compresa l’eliminazione della Sberbank dal sistema SWIFT. Più di un quarto del petrolio utilizzato dall’Europa lo scorso anno è provenuto dalla Russia. Nell’UE è arrivata quasi la metà delle esportazioni russe di greggio e prodotti petroliferi, secondo i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia. Mosca ha già cominciato a reindirizzare le forniture destinate inizialmente all’Europa, in seguito alle sanzioni, ha annunciato il Cremlino. Tra i paesi che fanno grosse acquisizioni di greggio russo, ad un prezzo più basso, si annoverano l’India e la Cina.